Sniper Elite 3: torna il simulatore di cecchinaggio

Sniper Elite 3: torna il simulatore di cecchinaggio

Rebellion sposta il suo cecchino Karl Fairburne dal contesto europeo e prettamente urbano del precedente capitolo al fronte africano di questo Sniper Elite 3. Grandi spazi aperti, sabbia e calura sono i protagonisti di quello che promette di diventare la simulazione di cecchinaggio più accurata.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Ricostruzione storica

Ci è stato concesso di testare solo una missione del nuovo SE: Halfaya Pass, il terzo livello della campagna. In questa fase, Fairburne – sempre all’inseguimento dei gerarchi nazisti da fermare – dovrà eliminare delle postazioni di artiglieria Flak 88 per consentire allo squadrone che ha al seguito, di attraversare indenne la vallata collegata all’Halfaya Pass.

E’ evidente il richiamo a fatti bellici reali, visto che il passo in questione è stato davvero teatro di numerosi scontri durante la campagna africana. In particolare, gli Alleati lo soprannominarono “Hellfire Pass” (e Fairburne, nell’introduzione al livello, non mancherà di ricordarlo) perché nei suoi spazi angusti avvenne una delle prime intuizioni di Rommel: la ‘Volpe del Deserto’, infatti, ad Halfaya cominciò (con enorme successo) ad utilizzare i cannoni antiaerei Flak 88 come armi anticarro (ed ecco il supporto di realismo alla missione di Fariburne).

Sempre a proposito di una credibile contestualizzazione del gioco, spicca, tra i titoli degli altri livelli di gioco, l’assiedo di Tobruk che, però, non ci è stato mostrato.

La precisione di Rebellion – ci è stato spiegato – è figlia di una stretta collaborazione con storici della Seconda Guerra Mondiale e, per quanto concerne il modello di tiro, con veri e propri cecchini della SAS.

Ciliegina sulla torta sono gli equipaggiamenti a disposizione di Fariburne, che pescano coerentemente a piene mani in tutto l’arsenale dell’epoca. Anche le ricche customizzazioni che si renderanno possibili attraverso l’acquisizione di punti esperienza in-game (direttamente proporzionali alla pulizia del nostro operato) risponderanno primariamente alle esigenze del realismo storico.

 
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