Come Gamemag affronta il problema dell'oggettività nelle valutazioni

Come Gamemag affronta il problema dell'oggettività nelle valutazioni

In questo editoriale torniamo ad affrontare la questione dell'oggettività nella valutazione delle opere di intrattenimento e riepiloghiamo il funzionamento del sistema di valutazione di Gamemag.

di pubblicato il nel canale Videogames
 
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34 Commenti
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Marcus238917 Marzo 2014, 15:39 #21
Originariamente inviato da: 29Leonardo
Vorrei avere una risposta in merito a questo, come fa un gioco come rome total war 2 uscito palesemente in alpha (ma se ci fosse una lettera prima della A userei quella) a ricevere 4,5 ovvero mezza stella in meno del massimo come giocabilità se quest'ultima è appunto minata da bug nell'IA, interfaccia , mappa e quant'altro?

Mi concentro su quest'aspetto sorvolando sui voti degli altri parametri in quanto prima di tutto un gioco,secondo me, va valutato sul fattore giocabilità in quanto il resto è meno importante per la godibilità dello stesso.


Ciao Leonardo, sono l'autore della recensione di Rome 2. Ho avuto modo di giocare per circa una ventina di ore alla beta di Rome 2 fornitaci da Creative Assembly prima di stilare la recensione e tutt'ora gioco a Rome 2 abbastanza frequentemente. La versione beta fornitaci da CA risaliva a circa 2-3 mesi (se la memoria non mi inganna) prima che venisse rilasciato il gioco.

Ti rispondo in merito alla giocabilità nonostante molti altri aspetti del gioco sarebbero da discutere e sui quali mi sembra che Cfranco mi abbia chiamato in causa (a cui risponderò tra poco). Nel momento in cui ho giudicato la giocabilità di Rome 2 sono partito con due mini-analisi : il paragone tra la giocabilità di Rome 2 e quella di altri RTS sul mercato (quindi un giudizio più generale sugli strumenti a disposizione del giocatore e sulle effettive modalità di gioco/scelte/varietà nel gameplay) e il paragone tra la giocabilità di Rome 2 e quella di altri titoli di Creative Assembly, in particolare l'ultimo titolo prima di Rome 2 (ovverò Shogun 2) e il diretto predecessore, Rome 1.

In ogni caso sono partito dal concetto che giocabilità e longevità in un titolo come Rome 2 vanno quasi di pari passo.

Nel primo paragone ho notato come sul mercato non esista alcun titolo che dia al giocatore la stessa libertà di scelta su come vuole giocare: partendo dalle molte modalità di gioco nelle battaglie personalizzate con una miriade di opzioni di customizzazione fino ad arrivare al generatore casuale di mappe, non tralasciando l'abnorme quantità di unità differenti a disposizione e lo stile di gioco che cambia radicalmente in base alla cultura e alla fazione scelta.

Spostandoci poi all'esperienza della vera e propria battaglia ci sono stati tanti miglioranti alla linea visiva (simile al True Sight utilizzato in Company of Heroes 2) e alla gestione delle imboscate che hanno reso le battaglie molto più dinamiche in PvP (parleremo dell'IA in un attimo) e alla gestione dell'armata, con un'interfaccia molto meno invasiva rispetto ad altri RTS sul mercato (che puoi anche totalmente eliminare tramite appositi pulsanti) e la possibilità di gestire l'intero esercito tramite la modalità tattica (o di godere di ogni singolo dettaglio tramite quella più "cinematografica".

La campagna a giocatore singolo infine è un'esperienza che tutt'ora ritengo la più completa disponibile per un RTS e in Rome 2 è stata ulteriormente arricchita dando maggior peso a "come" muoviamo le armate e su che tipologia di terreno ci troviamo.

Paragonando invece Rome 2 ad altri titoli di casa CA in termini di giocabilità ho trovato un netto miglioramento rispetto al sistema "sasso/carta/forbice" di Shogun 2 e un netto miglioramento dovuto soprattutto al fatto che in Shogun 2 ogni fazione ha un "core army" fondamentalmente uguale, l'esperienza di gioco tra una fazione e l'altra cambia in maniera piuttosto marginale, al contrario di Rome 2 in cui ogni cultura ha un modo tutto suo di giocare, di gestire l'economia, il teching, la diplomazia e i combattimenti. (detto questo, ritengo il progetto di Shogun2 in definitiva riuscito meglio di quanto poi il progetto Rome2 sia riuscito, perchè Shogun2 ha portato una ventata di aria fresca in moltissimi aspetti e ha mostrato sin da subito di essere un titolo solido, cosa che invece non è riuscito a Rome 2 per colpa dei bug).
Quando ho invece paragonato Rome 2 a Rome 1 i due fattori che ho notato principalmente sono stati che: 1) tutto ciò che potevi fare a Rome 1 poteva esser fatto anche su Rome 2 (con qualche aggiunta in Rome 2 ) e 2) che in termini di gameplay il giocatore si trovava di fronte a maggiori scelte e una maggiore profondità di gioco, specialmente con fazioni non romane (e tutti ricordiamo come Rome 1 soffrisse nel fatto che quasi tutte le altre fazioni - specialmente quelle dei Barbari - avessero un passaggio netto da unità di early game a unità da late game, mancando spesso di spessore e continuità nel mid game e lasciando il giocatore con un roster complessivo di unità molto più scarno).

Ho ritenuto di giudicare Rome 2 un titolo con un gameplay quasi perfetto rispetto alla build che ho avuto modo di testare, in cui gli unici due veri problemi erano la quasi totale mancanza aggressività dell'IA sulla mappa della campagna e le lunghe attese per il turno successivo.
Ti posso garantire che la miriade di bug grafici, di IA, di lag sulla mappa della campagna erano completamente assenti nella build da noi testata, che era in definitiva molto migliore di quanto poi rilasciato da CA. In questo purtroppo noi non abbiamo giustificazioni se non che dal nostro canto non è possibile testare il gioco con altre configurazioni che non siano quelle che abbiamo a disposizione. (con la mia, che ho usato nelle recensione, non ho avuto problemi in beta)

I palesi bug di lag nella campagna si sono verificati quando CA ha rilasciato il gioco (presumibilmente perchè rispetto alla beta avranno aggiunto texture a più alta risoluzione o una maggiore quantità di effetti), l'IA totalmente indecisa su cosa fare e i glitch grafici durante le battaglie sono comparsi solo nella versione retail.

La mia personale spiegazione è che rispetto alla build da noi provata CA abbia apportato dei cambiamenti che hanno caricato troppo il gioco a livello di motore grafico e che abbia in qualche modo alterato l'IA in maniera sostanziale (e penso che anche CA se ne sia accorta dato che prima del rilascio del gioco sotenenvano di aver fatto grandi passi avanti: https://www.youtube.com/watch?v=rWwr1D84VEM ).

Questo non ci giustifica ma neanche dovrebbe condannarci: io baso la recensione su ciò che provo e non ho idea se la versione da me testata sarà poi uguale a quella retail rilasciata il giorno di lancio del gioco (anzi, ti posso dire che sicuramente non sarà la stessa versione visto che nell'arco di tempo che trascorre da quando viene preparata la build per la stampa e quando viene pubblicato il gioco questo verrà aggiornato ripetutamente dal developer in preparazione alla patch del "day 0". Ciò avviene per ogni gioco ma in particolare ha avuto importanza per Rome 2 perchè il titolo poi rilasciato ha avuto un quantitativo di problemi molto superiore a quanto sperimentato nella build per la stampa. Io stesso ho sperimentato questi problemi nel passaggio dalla build provata per la recensione al gioco finale quindi posso capire assolutamente le tue perplessità. Non ricordo di altre recensioni che siano state particolarmente critiche sul gioco (per carità, potrei non averle viste/lette io), segno che effettivamente la beta fornitaci era per lo meno più stabile e con molti meno bug.

Detto questo, ritengo che la giocabilità che può offrirti Rome 2 sia comunque superiore a quella di qualsiasi altro titolo sul mercato e che, risolti i bug, valga certamente le quattro stelline e mezzo. Avessi sperimentato questi problemi nella build da me provata non avrei esistato a scendere anche a tre stelline dato che i problemi riscontrati dopo il rilascio del gioco hanno nettamente diminuito la qualità dell'esperienza di gioco. (Ma comunque a fronte di quanto ho scritto prima, ritengo che la giocabilità di Rome 2 valga comunque almeno tre stelle e non meno).

Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, se hai altre domande sarò lieto di risponderti!

Originariamente inviato da: Cfranco
L' unica scusa per il recensore di Rome è di non aver visto il gioco prima di scriverla, perchè descrive un gioco che non esiste e che non ha niente a che vedere con quello pessimo che è uscito ( e che 10 patch dopo è ancora uno schifo )


Parte delle tue considerazioni penso di averle già risposte sopra. Io non penso che Rome 2 sia un titolo che faccia schifo, specialmente dopo queste prime 10 patch. Al di là del bilanciamento (che è la cosa più facile da sistemare) penso che CA abbia mostrato di avere tutte le intenzioni di fixare tutti i bug e i problemi di ottimizzare del gioco (e basta dare un'occhiata ai forum per vedere con che serietà stanno lavorando)

Il problema principale di Rome 2 a mio avviso sono stati i bug che hanno afflitto il gioco dal day 1 (e alcuni purtroppo ancora lo affliggono) ma rispetto a qualsiasi gioco io abbia provato fino ad ora ho notato che almeno la Creative Assembly ha mostrato di star lavorando sodo per sistemarli.
29Leonardo17 Marzo 2014, 16:35 #22
Ringrazio entrambi per l'attenzione, ci tengo a precisare che la mia critica sulla giocabilità (e sul voto) era esclusivamente rivolta all'aspetto puramente tecnico e quindi dei problemi che possono sorgere nella partita del giocatore a causa di bug o altre anomalie, non dalle possibilità di interazione offerte dal gioco stesso e gli altri elementi analizzati su cui mi trovo mediamente sulla stessa lunghezza d'onda.

Giustamente ora che sono a conoscenza del fatto che la versione da voi provata non presentava problemi ritiro la piccola frecciatina che feci nell'editoriale (il delirio dei voti), anche se rimango dell'idea che titoli di una certa complessita' quali gestionali e strategici alla rome o civ abbiano bisogno di piu ore per essere testati a fondo, o quanto meno necessitano di una seconda "passata" (tempo e risorse permettendo ovviamente) che analizzi l'esperienza piu a fondo e tenga conto anche di quei fattori.
stelestele17 Marzo 2014, 17:08 #23
Beh... non possiamo lamentarci e dire che non ci viziano per attenzione e risposte!
pWi17 Marzo 2014, 17:09 #24
Allora Leonardo la questione diventa proprio quella del "tempo/risorse"...purtroppo molto spesso non abbiamo la possibilità di rigiocare i titoli che meriterebbero una seconda "passata" come dici tu o di scrivere ulteriori approfondimenti.
Jonathan Russo17 Marzo 2014, 20:47 #25
Originariamente inviato da: stelestele
Sulla difficoltà della serie 'soul' per un videogiocatore può essere una delle ragioni principali e irrinunciabili per cui ama la serie (ti ticordi la sollevazione popolare quando gli sviluppatori hanno parlato di maggiore 'accessibilità'?)... per altri (non pochi) è la ragione per cui hanno rincunciato o non si accostano nemmeno. Chi è oggettivo?


E' vero, non dimentichiamo che quando uscì un allora sconosciutissimo Demon's Souls diversi siti lo stroncarono (e qualcuno lo fece anche per Dark Souls) proprio perchè troppo difficile!
Personalmente trovo che l'oggettività stia in quello che dicevi tu, ma anche nell'avere la sensibilità di distinguere quando un elemento sembra negativo solo a noi e quando lo è oggettivamente. La saga Souls è difficile e può essere non adatta a tutti, ma chi lo recensisce non può non notare che quella difficoltà è parte integrante delle meccaniche di gioco ed è strutturata in modo intelligente, non è dovuta a un cattivo design, anzi. Se poi i giochi con una curva d'apprendimento elevato non fanno al caso mio specifico, starà alla mia accortezza non prenderlo basandomi su quello che leggo in giro.
Therinai17 Marzo 2014, 21:04 #26
Originariamente inviato da: stelestele
Beh... non possiamo lamentarci e dire che non ci viziano per attenzione e risposte!


No a questo punto altro che lamentarci, hat off, tanto di cappello.
Gran bel chiarimento per la questione rome2. Io, dopo averlo atteso parecchio, ho deciso di rinunciarvi perché a forza di giocare a manageriali e gestionali vari mi è passata la voglia e ora ho bisogno d'altro, ma il primo rome l'ho divorato fino alla nausea, e leggere le tante lamentele sul seguito mi aveva lasciato basito.
Il tema sollevato da Marcus, cioé quello della beta concessa dallo sviluppatore che poi non coincide con la release to market, lo avevo fiutato col passare del tempo (nel corso degli anni intendo, credo che sia un fenomeno che si sia aggravato esponenzialmente negli ultimi anni, ma, ripeto, è solo una speculazione, non posso sapere come stanno esattamente le cose), avevo capito che questo può succedere. Trovo triste che poi a rimetterci la reputazione sia chi fa la recensione. Fossi io il recensore farei un bel update della rece per sputtanare lo sviluppatore di turno.
stelestele17 Marzo 2014, 22:45 #27
Originariamente inviato da: Jonathan Russo
E' vero, non dimentichiamo che quando uscì un allora sconosciutissimo Demon's Souls diversi siti lo stroncarono (e qualcuno lo fece anche per Dark Souls) proprio perchè troppo difficile!
Personalmente trovo che l'oggettività stia in quello che dicevi tu, ma anche nell'avere la sensibilità di distinguere quando un elemento sembra negativo solo a noi e quando lo è oggettivamente. La saga Souls è difficile e può essere non adatta a tutti, ma chi lo recensisce non può non notare che quella difficoltà è parte integrante delle meccaniche di gioco ed è strutturata in modo intelligente, non è dovuta a un cattivo design, anzi. Se poi i giochi con una curva d'apprendimento elevato non fanno al caso mio specifico, starà alla mia accortezza non prenderlo basandomi su quello che leggo in giro.


Certo la serie Souls da gioco di nicchia Giapponese si è lentamente conquistato uno spazio al di là di ogni più rosea espettativa di sviluppatori e publishers, solo con la forza delle sue peculiarità e del tam tam della comunità. Appena uscì nel plus tentai Demon's Souls e lo abbandonai dopo poco. L'ho ripreso con più convinzione in questi giorni e devo dire che già mi sembra un'altro gioco... ma chiaramente sono cambiato io, le mie skills, il mio modo di approcciarmi. Le poche ore che ci ho passato adesso sono molto diverse e più gratificanti delle prime. Se non era per le recensioni e le discussioni che se ne fanno, me lo sarei sicuramente perso... e mi è capitato lo stesso con altri giochi.

Il ruolo della critica e della comunity che si coaugula attorno ad essa è cruciale per la mia crescita personale. Secondo me lo è anche per il media in genere nonostante il fatto che i lettori che frequentano siti o riviste videoludiche sia per me incredibilmente irrisorio rispetto alle copie vendute dei giochi e quindi dei videogiocatori. Sono comunque tutti numeri destinati per me ad aumentare considerando il ruolo che il media stà occupando nel panorama dell'intrattenimento e le potenzialità che stà esprimendo da molti punti di vista.
hexaae20 Marzo 2014, 12:00 #28
@Jonathan Russo
Non sono sicuro che tu abbia capito il senso della mia critica alle stelline.
Il punto è l'uso di 5 stelline inutili su Gamemag perché tanto 1-2 (3 raramente) non le usate mai, quando invece andrebbe fatto. Fate piuttosto 3/3 stelle per coerenza con la vostra categorizzazione se la pensate così e se non fate grande distinzione (male IMHO).

...
Il testo delle recensioni di per sé non lo trovo così male e illustra abbastanza efficacemente il prodotto di solito analizzando alcuni aspetti con un certo dettaglio, ma il problema è che i giudizi finali sono, come più lettori hanno sottolineato, incoerenti e palesemente non oggettivi.
Troppo spesso la critica nel testo non viene poi presa in considerazione nei giudizi e voto finale, arrivando a paradossi in cui prodotti con chiare e pesanti lacune da voi stessi evidenziate, con parecchi bug e sostanziale deja-vu, ricevono alla fine giudizi (molto) positivi e voti alti.
Non arrampicatevi sugli specchi quando sbagliate nei giudizi. Capita per la fretta, ed è molto più serio rivalutare i propri errori che continuare a difenderli.

Non ci interessa quello che fanno le altre riviste (terribile anche solo l'idea di doversi allineare al parere della maggioranza). Voi fate bene il vostro lavoro e vi ameranno (e alcuni odieranno, è inevitabile)...

Triste vedere che invece di accogliere saggiamente le critiche (sono un momento per migliorare, non per dire ho ragione io o hai ragione tu) si risponda con un sostanziale muro di gomma...

...e per piacere, visto come intendete la Giocabilità, cambiategli nome in qualcosa di inequivocabile: Immediatezza, perché ripeto che per i vecchi videogiocatori che hanno iniziato con C=64, Spectrum, ZZap! e altre riviste simili il termine Giocabilità/Playability aveva tutto un altro significato che riassumeva il divertimento intrinseco e l'efficacia e appagamento che dava un gioco come momento di intrattenimento e non la sua semplice accessibilità. Era sostanzialmente l'aspetto più importante insieme alla Longevità/Lastability.
Jonathan Russo20 Marzo 2014, 18:56 #29
Non c'è nessun muro di gomma, ma se il discorso di fondo è "devi ammettere che ho ragione, altrimenti vuol dire che non mi ascolti" direi che non c'è nemmeno alcuna discussione.

Io ascolto tutto le critiche e ne tengo conto, ma difendo il mio lavoro perchè lo svolgo con professionalità e dietro ogni scelta c'è una motivazione ben precisa: non corro a scusarmi ogni volta che una critica viene espressa proprio perchè quello implicherebbe una completa mancanza di basi.
MiKeLezZ20 Marzo 2014, 21:04 #30
Originariamente inviato da: stelestele
Le recensioni sono imho tutte interamente soggettive perchè l'oggettività non esiste. Quello che chiami 'parametri oggettivi' io li chiamo schemi che tentano di aiutare il recensore a fare una recensione il più possibile 'professionale', 'accurata', 'completa', 'scrupolosa', 'approfondita'...
Seguo diverse testate videoludiche e ritengo Rosario un giornalista professionale, accurato, completo, scrupoloso e profondo.... quindi più cose fà e meglio è per me!
Le recensioni soggettive sono quelle "fatte male", non tutte.

L'oggettività è particolarmente facile da ottenere con il metodo della comparazione.

Si semplifica il procedimento: non devo più determinare se tale gioco sia "bello" (cosa che, in termini filosofici, probabilmente neppure il nostro amato Sgarbi, se fosse amante dei videogiochi, potrebbe definire), ma mi basta semplicemente determinare se tale gioco sia "migliore" di un altro e "di quanto".

Se vi è un gioco da 7 e ne recensisco uno leggermente migliore (ovviamente parliamo di stessi generi e dovrò adeguatamente giustificare questi miglioramenti), sarà particolarmente banale affibbiargli una votazione da (esempio) 8 e mantenere così una linea editoriale il più oggettiva possibile.

Ovvio che dovrò partire da delle basi solide (non mie, ma soprattutto considerate tali), aiutandomi con la segregazione in "generi", ma a quei punti è tutto enormemente semplificato. Solo uno con dei problemi intellettivi potrà obiettare che The Witcher 2 fosse, nel campo degli action rpg, un pessimo gioco e che Dragon Age 2 non fosse invece da considerare inferiore (concetto semplice, ma il contrario, appunto, di ciò che ha fatto la stampa al soldo delle major).

Da questa banalissima premessa andrò quindi ad analizzare ciò che giocoforza non posso schematizzare, ovvero i fattori dinamici:

- Se siamo di fronte a una ripetizione del genere e quindi c'è un difetto di originalità. Questo dovrà necessariamente essere riportato, a monito, ma non necessariamente dovrà inficiare il voto: io ho giocato FFVII e quindi un FFVIII mi perde di originalità, ma chi FFVII non lo ha mai giocato e inizia da FFVIII, il problema dell'originalità non lo terrà minimamente in considerazione e quindi abbassargli il voto solo per questo sarebbe un errore da principianti!

- Se c'è un particolare "quid" che riesce ad "ammaliarmi" in termini soggettivi... Ci sono dei giochi apparentemente mediocri che però nella loro "particolarità" o nell'insieme della loro mediocrità riescono a fornire un prodotto soggettivamente eccellente: è il caso in mio parere di DLC Quest (per l'irriverente ironia) e Escape Goat (per la gustosa giocabilità. In tale caso si riporterà il voto finale sottolineando come il gioco sia riuscito ad ottenere un piccolo extra grazie a determinate doti riscontrate da chi lo ha giocato, perlopiù soggettive (in modo tale da permettere a chi è in dubbio sull'acquisto e sulla validità di tali doti di considerare una votazione di n scalini inferiore).

- Infine, una volta andava di moda il giudizio di un paio di redattori amici, che perlopiù dicevano se il gioco li avesse divertiti o meno, senza particolari velleità recensionistiche... Anche questa potrebbe essere un'idea che permetterebbe di meglio cogliere sul punto: se 3 ragazzi, uno appassionato di sport, uno di avventure grafiche, uno di fps, decretano che Forza 4 Motorsport è un giocone, evidentemente anche il giudizio stesso del recensore che, pure lui, lo giudica "giocone" acquisterà una maggiore autorevolezza e il lettore sarà portato a prendere maggiormente per veri sia il voto di recensione che i punti toccati nella recensione.

Ripeto, la soggettività delle recensioni è in ultima analisi un'incapacità di chi fa la recensione di usare dei precisi canoni e mantenere una visione lucida sul prodotto che sta provando (non giocando: provando). Leggo volentieri le recensioni su metacritic degli user (ovviamente con il giusto pizzico di sale) e spesso mi aiutano all'acquisto, ma vedere riproposta tale tipologia di recensione (quindi una di tipo totalmente soggettiva o, nel caso fortunato, con canoni sballati come una particolare incidenza della "sceneggiatura" LOL) in veste di prodotto editoriale professionale non può che farmi cascare le braccia.
Intendiamoci: non è che me ne freghi veramente, alla fine leggo tre righe, chiudo e vado su altri lidi, dispiace (in senso lato) per chi ci ha speso inutilmente del tempo a scriverla.

IMHO le recensioni VERAMENTE "fatte bene" sono quelle che poi, nonostante il titolone AA, nonostante l'hype, riescono a eguagliare l'user score di metacritic (quasi uno scritto sacro in termini di autorevolezza) e si tratta spesso di tagliare le gambe con votazioni che sfociano nel 6 se non nel 5. Non è facile: tanto di cappello a chi ci riesce (guardatevi Dragon Age 2).
Purtroppo l'andazzo di chi "è già un po' che sta nel giro" è sempre il solito: valanga di 7 e 8 (oppure 3,5 e 4 stelline, se preferite) e tanti saluti... In caso sia un fiasco si può dire che "in realtà è un 6/7" mentre se è un titolone si dice "in realtà è più un 9/10". Le major sono felici e ti mandano i giochetti a gratis 3 giorni prima per recensirli. Te porti a casa la pagnotta e si va avanti. Purtroppo mi pare rientri gamemag.

p.s. Lasciatemelo dire, le 5 stelline che però non sono da considerare in termini decimali sono ridicole (anche la loro giustificazione per l'uso fa acqua da tutte le parti: "se sono 2 il titolo fa schifo, se sono 3 il titolo è sufficiente, se sono 4 è buono, ma c'è di meglio e se sono 5 è un capolavoro".... ma grazie al ca... equivalgono appunto al 4 del "non sai una pippa", il 6 scolastistico di sufficienza, il molto buono 8 "ma c'è di meglio" e al perfetto 10!).
Inoltre vengono pure usate anche le mezze stelline: di fatto SI STA USANDO il sistema decimale che usa voti interi da 0 a 10!!!
AVREI ALMENO CAPITO SE LE MEZZE STELLE NON ERANO USATE... A quei punti era come usare solo i voti 2/4/6/8/10 e sì che facevi spartiacque a volontà.

p.p.s. La mia prima copia di TGM mi sembra datata 1995... vi lascio immaginare quanta acqua sotto ai ponti abbia visto...

Originariamente inviato da: Jonathan Russo
Il punto è: se io stronco il gioco e gli do 2/5, per te che stai valutando l'acquisto cambia davvero tanto che se io gli avessi dato 1/5? Con questo non voglio dire che dare 1 o 2 sia la stessa cosa, ma credo che sia molto più significativa la distinzione tra un gioco che prende 3 o 4, oppure 4 o 5...
Posto che OVVIAMENTE è più significativo fornire maggior precisione sopra la sufficienza... Non è neppure il caso di non dare peso alla fascia negativa. Se c'è un gioco brutto, che si fa? Gli si da 4 sulla fiducia (2 stelline... pardon!)? Non ci si gioca più?
Mettiamo poi qualcuno sia attratto dal genere e nonostante il 4 lo compri... risulta quindi il caso di soppesare anche quel 4, affinché non nascondi in realtà un 3, o un 2... Insomma, gioca Takedown Red Sabre e riscopri la definizione del "brutto"... ti accorgerai tu stesso di come il 5, il 4 e probabilmente anche il 3 non siano adeguati per giudicarlo...

Originariamente inviato da: skadex
Mi permetto un'osservazione del tutto generale su questo: la tendenza media negli ultimi anni è ormai considerarei giochi da 8 in su buoni o ottimi e da 8 in giù assolutamente mediocri; le scale intermedie sono state completamente svilite (le motivazioni le lascio ad ognuo di voi). Il sistema decimale dovrebbe servire a dare esattamente queste sfumature e sarebbe un pò più congruo del raggruppamento a stelline (di cui apprezzo comunque le intenzioni dei redattori di gamemag anche se non lo condivido come sistema), il problema "serio" è che è stato tutto annullato.
Tralascio la questione posta poco più in alto come voti a giochi palesemente problematici ma che meriterebbe una seria riflessione.
La differenza che rende metacritic formidabile e le altre recensioni deficitaria è una e la mostro con un semplicissimo esempio.

Gioco A. Media 75%.
Gioco B. Media 75%.

A prima vista sembrano uguali. Non è così. Qui entra in gioco la capacità di leggere i dati oltre a quelli riportati.

Gioco A. Voti: 100%, 90%, 80%, 32%.
Gioco B. Voti: 100%, 50%, 90%, 60%.

In realtà il gioco A è probabilmente MIGLIORE del B. A questi punti uno potrebbe voler approfondire le motivazioni alla base e capire se nella maggior quantità di voti inferiori si trovino "franchi tiratori", si nascondano particolari difficoltà nelle prime fasi del gioco che scoraggiano i più oppure si tratti di un gioco il cui genere non è universalmente apprezzato...

Più elevate le capacità di "data mining" e maggiore la quantità di recensioni, maggiori quindi l'accuratezza del risultato.

Anzi, non solo il gioco A potrebbe rivelarsi "buono" (anziché mediocre), ma quel 75% potrebbe addirittura, per chi magari è disposto a passare sopra determinati difetti oppure è amante del genere, nascondere una chicca.

Con lo svilimento della professionalità e con la sempre maggiore difficoltà nel reperire i VERI punti di forza e difetti dei giochi (ormai, appunto, tutti da 7/8 o 3,5/4 stelline), gli aggregatori di votazioni (ora presenti anche su gamemag in forma beta) arrivano in aiuto fornendo informazioni in termini probabilistici e quindi probabilisticamente corrette nonché critiche dirette senza timori di ritorsioni.

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