Come Gamemag affronta il problema dell'oggettività nelle valutazioni

Come Gamemag affronta il problema dell'oggettività nelle valutazioni

In questo editoriale torniamo ad affrontare la questione dell'oggettività nella valutazione delle opere di intrattenimento e riepiloghiamo il funzionamento del sistema di valutazione di Gamemag.

di pubblicato il nel canale Videogames
 
  • Articoli Correlati
  • Il delirio dei voti ai videogiochi Il delirio dei voti ai videogiochi La fine dell'embargo sulle recensioni di Thief ha portato alla luce un problema sotterraneo, ma fino a un certo punto. Come si fa a determinare la qualità di un videogioco?
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
hexaae20 Marzo 2014, 22:04 #31
Originariamente inviato da: Jonathan Russo
Non c'è nessun muro di gomma, ma se il discorso di fondo è "devi ammettere che ho ragione, altrimenti vuol dire che non mi ascolti" direi che non c'è nemmeno alcuna discussione.

Veramente questo atteggiamento non mi sembra dei migliori, ponendo sempre il discorso in termini di "lotta" fra opinioni. Le critiche (perché ovviamente vi aspettavate dei commenti postivi/negativi no?) bisogna saperle comprendere e accettare civilmente, anche chiarendo giustamente i propri punti di vista, ma senza rimanere arroccati sulle proprie posizioni che renderebbe sostanzialmente inutile ogni dialogo.
Faccio solo notare che se alcuni leitmotiv si ripetono nei vari commenti dei lettori direi che è il caso di rifletterci su... perché quando uno ti dice che sbagli, si può anche ignorare, quando te lo fanno notare in tanti forse un dubbio dovrebbe venire...
Non mi sembra di aver mai dato medagliette a nessuno dicendo ho ragione io, hai ragione tu, ma solo espresso delle critiche generiche non personali e perfettamente razionali giustificandole, in risposta al vostro articolo. Mi auguro che raccogliate correttamente i nostri interventi senza sentirvi inutilmente offesi e per venire maggiormente in contro ai lettori.
stelestele20 Marzo 2014, 22:19 #32
Originariamente inviato da: MiKeLezZ] (...) ma mi basta semplicemente determinare se tale gioco sia "
giusto un piccolo estimo .... da registrare poi al catasto (metacritic) un calcolo 'quasi' matematico.

[QUOTE=MiKeLezZ]
Ripeto, la soggettività delle recensioni è in ultima analisi un'incapacità di chi fa la recensione di usare dei precisi canoni e mantenere una visione lucida sul prodotto che si sta provando (non giocando: provando)

La cosa migliore è fare fare la prova ad una macchina che come output sforna il numerino... questi recensori che pretendono di giocare un videogioco hanno propio stufato!

Originariamente inviato da: MiKeLezZ
IMHO le recensioni VERAMENTE "fatte bene" sono quelle che poi, nonostante il titolone AA, nonostante l'hype, riescono a eguagliare l'user score di metacritic (quasi uno scritto sacro in termini di autorevolezza) e si tratta spesso di tagliare le gambe con votazioni che sfociano nel 6 se non nel 5.


Quindi un titolo è di qualità quando incontra il gusto della media dei videogiocatori che si divertono a dare i voti su metacritic... che in termini statistici non è nemmeno la media dei gusti dei videogiocatori... ma se anche fosse... abbiamo un'idea diversa di qualità... anche di quello che invece ritiene la media dei voti 'giusta' e 'oggettiva' sia quella dei critici. Metacritic è per me la fotografia dei gusti medi di critica e forse (molto forse) pubblico... in un dato momento... di solito l'uscita del titolo o poco dopo.
Con questo criterio van gogh è un imbrattatele buone solo per fare da porta in un pollaio.
MiKeLezZ20 Marzo 2014, 22:35 #33
Originariamente inviato da: stelestele
La cosa migliore è fare fare la prova ad una macchina che come output sforna il numerino... questi recensori che pretendono di giocare un videogioco hanno propio stufato!
Se non riesci a distinguere il divertimento dal lavoro, abbiamo un problema.

Quindi un titolo è di qualità quando incontra il gusto della media dei videogiocatori che si divertono a dare i voti su metacritic... che in termini statistici non è nemmeno la media dei gusti dei videogiocatori... ma se anche fosse... abbiamo un'idea diversa di qualità... anche di quello che invece ritiene la media dei voti 'giusta' e 'oggettiva' sia quella dei critici. Metacritic è per me la fotografia dei gusti medi di critica e forse (molto forse) pubblico... in un dato momento... di solito l'uscita del titolo o poco dopo.
Con questo criterio van gogh è un imbrattatele buone solo per fare da porta in un pollaio.
Metacritic non è buono come aggregatore di recensioni per i medici in quanto ovviamente è popolato da una precisa nicchia di persone:
- pc dotati
- internet dotati
- voglia dotati
- mediamente informatizzati
In tale profilo rientra la figura del videogiocatore, ma non rientra quella invece del 40/50 enne con acciacchi vari che gira per vari medici specialisti e si mette a recensirli su internet.
Per fortuna, l'user di metacritic è solo in parte toccato dalla massa di "casual player" ignoranti la cui massima ambizione è una partita al dumbed down titanfall, e basta che apri la relativa pagina per notarlo tu stesso (62%).
Ogni strumento ha il suo uso e bisogna saperlo usare.
Un minimo di elasticità mentale, ragazzo.
stelestele20 Marzo 2014, 23:01 #34
Originariamente inviato da: MiKeLezZ
Se non riesci a distinguere il divertimento dal lavoro, abbiamo un problema.

Quindi se beccavi Jonathan a ridere ad una battuta durante la 'prova' di South park... lo licenziavi... o non gli pagavi la collaborazione... e quindi il problema lo aveva lui ;-)

Originariamente inviato da: MiKeLezZ
(...) Per fortuna, l'user di metacritic è solo in parte toccato dalla massa di "casual player" ignoranti la cui massima ambizione è una partita al dumbed down titanfall, e basta che apri la relativa pagina per notarlo tu stesso (62%).
Ogni strumento ha il suo uso e bisogna saperlo usare.
Un minimo di elasticità mentale, ragazzo.


Cavolo... allora speriamo che non esca mai un gioco casual (che parola orrenda) che piaccia a troppi... o peggio ancora... alle donne... (ahhh orrore)... ci sballa tutto il riferimento oggettivo, salta la calibrazione dello 'strumento'.
Dai, fuor di ironia, non dico che Metacritic sia inutile, tutt'altro... ma da li a prenderlo come "scritto sacro" non mi sembra un gran chè come "elasticità mentale".

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^