The New Order, non si finisce mai di giocare a Wolfenstein
Abbiamo giocato su PC i primi livelli di The New Order, il nuovo sparatutto con id Tech 5 che cerca di inserire i serrati ritmi di gioco di Wolfenstein all'interno di una cornice moderna che contempli anche una parte narrativa dotata di un suo preciso stile. Ecco le nostre prime impressioni.
di Rosario Grasso pubblicato il 24 Febbraio 2014 nel canale VideogamesTanti proiettili, ma ne servono tantissimi per uccidere tutti i nazisti
Ma capisci che The New Order è un gioco che prenderà voti alti quando raccogli la torretta. Si tratta di un'arma molto potente, dotata di una velocità di fuoco sensazionale e capace di mettere fuori combattimento i soldati nazisti con pochi colpi. La puoi usare sia da postazione fissa ma la puoi anche portare in giro con te. Devastante a dir poco! E dà un divertimento al giocatore sensazionale, anche perché il tutto, benché sia comunque esagerato, è allo stesso tempo realistico per via delle meccaniche di fuoco.
Le torrette hanno pochi colpi nei loro caricatori, ma possono essere ricaricate se installate nuovamente nella postazione fissa in cui le abbiamo inizialmente trovate. Ma The New Order non è solo velocità e devastazione, visto che in alcuni momenti bisogna agire in maniera accorta, con approccio stealth. Nella parte superiore della schermata, infatti, il giocatore può consultare un indicatore che gli segnala il livello di allerta delle guardie vicine e la distanza che separa le guardie stesse da Blazko. Se si fa troppo rumore o ci si fa vedere le guardie non esiteranno a chiamare i rinforzi, il che si traduce in uno sperpero di proiettili, oltre che, ovviamente, nella possibilità di morire.
Nei livelli di gioco si trovano silenziatori per le armi e altri tipi di potenziamenti per l'arsenale a disposizione. Con il silenziatore si può, quindi, sparare senza farsi sentire, anche se il coltello ovviamente rimane il modo migliore per far fuori i nazisti senza allertare i loro compagni. Le parti stealth sono veloci come il resto e piacevoli, perché servono a evitare che la parte centrale dell'esperienza di gioco, ovvero quella in cui si spara ininterrottamente, diventi monotona.
I giocatori, poi, possono sbloccare dei perk, che gli consentono di migliorare il proprio stile di combattimento preferito. I perk sono divisi in quattro rami nella classica struttura ad albero: stealth, tactical, assault e demolition. Si sbloccano dopo aver conseguito determinate serie di obiettivi, come uccidere 5 nazisti in abbattimento ravvicinato o uccidere durante lo sprint sliding, ovvero quando si scivola verso la protezione più vicina.
A proposito di meccaniche di movimento, si segnala la presenza di un lean automatico, che entra in funzione appena cerchiamo di scrutare oltre il bordo di una parete, e che ovviamente consente di spiare i movimenti del nemico senza farsi vedere. In The New Order capita con facilità di morire, ma i checkpoint sono ben dislocati nelle mappe e quasi sempre, durante questo primo hands-on approfondito, abbiamo ripreso a giocare praticamente a ridosso della posizione in cui è avvenuta la morte.
Una volta dentro il castello, notiamo come si respiri un'atmosfera incredibilmente vicina a quella dell'originale con cuniculi che ricordano i celebri corridoi blu, cani inferociti e armi devastanti. Ma non mancano le tavole imbandite con tanto cibo, che ovviamente consente di ripristinare parte delle risorse vitali. Il ritmo dell'azione è poi forsennato come vogliono i fan di Wolfenstein.