Aarklash Legacy: turni contro real time

Aarklash Legacy: turni contro real time

Turni contro real time. Da sempre i videogiochi di strategia si dividono in queste due categorie, accarezzando una platea di titoli che si differenziano tra loro in modo spesso colossale. Aarklash Legacy, ultimo titolo di Cyanide Studios, va a incunearsi proprio in questo genere di giochi.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Combattimento posizionale e pausa attiva

Il succo del gioco, comunque, è il sistema di combattimento. Va precisato per prima cosa che in Aarklash Legacy il nostro gruppo si muove per la mappa come in un normale gioco di ruolo o di avventura: i combattimenti insomma capitano letteralmente andandoci a sbattere contro, non seguendo un sistema ad 'arene' come accade invece in altri titoli di tattica a squadre. In poche parole immaginate di giocare a Baldur's Gate, eliminando però del tutto l'elemento rpg: il gruppo si muove per la mappa, solitamente con lo scopo di trovare l'uscita per l'area successiva, e nel mentre si imbatte in nemici, boss e anche l'occasionale puzzle da risolvere.

Quello che rende davvero piacevole l'esperienza di Aarklash è l'intelligenza con cui è stato costruito il sistema di combattimento. Ogni eroe ha un massimo di quattro abilità estremamente specifiche. Per prima cosa c'è la distizione ormai canonica tra tank, healer e dps. I ruoli a volte tendono a mischiarsi un po': Nella, ad esempio, è una maga specializzata nel fare danni ma ha comunque a disposizione un incantesimo di cura per aiutare Wendaroo, che è la curatrice designata. Le cose però non sono così lineari.

Wendaroo ad esempio ha sì a disposizione incantesimi di cura, ma non rigenera passivamente il mana: per poter continuare a usare le sue abilità deve rigenerarsi succhiando la vita di un suo alleato. Gestire questa meccanica è fondamentale perché in sostanza per curare Wendaroo deve prima danneggiare qualcuno, ovviamente con tutti i rischi che questo comporta. Non solo. La cura principale che la nostra donna ratto può utilizzare è una sorta di proiettile che va direzionato sul bersaglio: se finisce su un nemico, curerà lui anziché il nostro alleato. Il sistema di talenti però serve proprio a questo: i primi upgrade permettono ad esempio di rendere la cura 'eterea', in modo che non si fermi al primo bersaglio ma prosegua sulla traiettoria, mentre successivamente si può impedire che benefici un nemico.

L'aspetto posizionale del combat system, comunque, è molto importante ed è forse l'aspetto più divertente e interessante di Aarklash Legacy. Spesso avremo a che fare con nemici che usano questo tipo di abilità 'a proiettile' e dovremo costantemente impegnarci per spostare i nostri eroi ed evitare che subiscano danni inutili (la pausa attiva in questo è fondamentale, dato che permette di dare ordini a tutti senza impazzire), stando attenti anche ad abilità e incantesimi che colpiscono ad area. Ovviamente anche noi potremo contare su meccaniche simili, stando però sempre attenti a non colpire per sbaglio un membro del nostro gruppo. Nel corso dei combattimenti più concitati, che solitamente consistono nell'essere in marcato svantaggio numerico, questo meccanismo diventa estremamente frenetico e spesso nonostante la pausa attiva non ci si accorge dello scheletro mago che stava castando un missile magico e in un attimo i poveri Denzil e Nella si ritrovano con metà punti ferita, magari mentre Wendaroo è da tutt'altra parte e non c'è linea di tiro per sparare una cura.

A tutto questo aggiungiamo il fatto che il gioco presenta un corposo sistema di buff e debuff, chiamati prosaicamente 'increase' e 'decrease'. Durante il combattimento è fondamentale tenere traccia di tutti i bonus che i nemici hanno su se stessi, e possibilmente usare le abilità per toglierli il prima possibile; altrimenti si rischia di perdere tempo ad attaccare un bersaglio che gode di una enorme rigenerazione dei punti ferita, oppure che riflette i danni al suo attaccante, o che è immune ai danni fisici o magici e via dicendo. Proprio perché il posizionamento è fondamentale, oltretutto, una grande importanza hanno nel gioco quelle abilità che limitano il movimento. Pensate alla situazione di prima, in cui un nemico lancia un missile magico che danneggia e attraversa i bersagli: ora immaginate di avere un paio di eroi immobilizzati e quindi impossibilitati a evitare il colpo.

Tutto questo per dire che pur essendo semplice a un primo sguardo, il sistema di gioco pensato per Aarklash Legacy è invece piacevolmente sfaccettato e completo. Pur non essendo rivoluzionario nel suo genere, è sicuramente abbastanza innovativo e funzionale da meritare di essere provato, specialmente per chi è appassionato di questo genere di giochi.

 
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