Rome II: Total War torna nel periodo più glorioso della storia
Dopo aver giocato il prologo di Rome II, ovvero le prime tre ore della campagna single player, vi proponiamo le nostre impressioni e le nostre speranze su un gioco che sembra complesso e profondo come non mai. Abbiamo raccolto durante il preview day a Cinecittà, a Roma, anche importanti informazioni sul multiplayer. All'interno dell'articolo trovate le interviste a James Russell, Lead Designer di Total War Rome II, e ad Al Bickham, Studio Communications Manager di The Creative Assembly.
di Rosario Grasso pubblicato il 01 Agosto 2013 nel canale VideogamesCreativeTotal War
Hands-on
Prima di catapultarci nel vivo degli scontri di Total War Rome II, abbiamo dato una rapida scorsa al menù delle impostazioni grafiche. Questo consente di scegliere se giocare con il path DirectX 9 o 11, di stabilire il modello degli shader fino allo Shader Model 5, di abilitare o disabilitare gli effetti particellari, di configurare il livello di dettaglio visivo della vegetazione, la profondità di campo, gli effetti di distorsione e decidere se avere o meno l'effetto di SSAO.
Il gioco girava su un PC dotato di scheda video GeForce GTX 670. Purtroppo non siamo a conoscenza degli altri dettagli della configurazione, ma possiamo dire che, così come avevamo notato durante l'hands-on all'E3, Tca sembra aver fatto un lavoro sontuoso sul piano dell'ottimizzazione. A Roma, così come a Los Angeles, il nuovo Total War andava incredibilmente fluido, consentendo al giocatore di realizzare le azioni di gioco più al limite e gli spostamenti di inquadratura più frenetici senza alcuna perdita di prestazioni. Credo di poter dire che non c'è mai stato un Total War così fluido e complesso, con mappe di gioco così dettagliate e ampie.
Parlando di meccaniche di gioco, la prima cosa che notiamo è a proposito dell'interfaccia utente. Come avrete avuto modo di vedere dai vari trailer e dai video di gameplay di Total War Rome II già rilasciati, si tratta di un'interfaccia molto chiara con indicazioni precise sui punti di forza e di debolezza delle truppe, oltre che sulle loro condizioni attuali. Ottimo lavoro è stato fatto anche a proposito dei waypoint, evidenziati in maniera netta sulla mappa di gioco, mentre con la pressione del tasto 'spazio' i giocatori possono vedere durante il movimento quale sarà la disposizione finale delle truppe.
Tca poi introduce quella che definisce mappa tattica. Premendo per due volte sul tasto 'tab' infatti la telecamera si sposta verso l'altro, riproducendo il campo di battaglia in maniera schematica. Qui il giocatore può verificare la posizione dei vari plotoni e conoscere la direzione verso la quale si stanno spostando. Può anche impartire elementari ordini dalla mappa tattica, come quelli che stanno alla base dei movimenti dei plotoni.
Il prologo mostra alcuni elementi cruciali di Total War come il vantaggio di muovere le truppe sfruttando le foreste in modo da aggirare il nemico senza essere osservati. Nella battaglia di Capua, poi, avevamo a disposizione i cosiddetti 'slingers', armati di fionde in grado di scagliare delle pietre su lunghe distanze. Questi si occupavano quindi degli attacchi dalla distanza, mentre gli 'Hastati' combattevano su spazi ristretti. Il tutorial, poi, ci spiegava come sia possibile attraversare i corsi d'acqua percorrendo i punti in cui sono meno profondi.
I suoni dal campo di battaglia sono realistici come tuto il resto, con le urla dei soldati e il frastuono dei metalli che collidono. Anche la colonna sonora è d'eccezione, composta dall’Orchestra Sinfonica Nazionale Slovacca. Peccato solo per le voci dei soldati, in inglese invece che in un più realistico latino.
Nella battaglia di Capua bisognava aiutare l'esercito locale a respingere il tentativo di invasione dei sanniti. Le nostre truppe si avvicinano alla città dalla foresta, mentre l'esercito di Capua combatte a ridosso delle mura della città. Vediamo Capua prima dalla distanza per poi avvicinarci progressivamente, mentre la città è dettagliata in ognuno dei suoi quartieri e le mura sono sormontate dalle unità di artiglieria che scaricano enormi macigni sulla fanteria nemica.
Notiamo un altro elemento di innovazione, ovvero l'introduzione dei cosiddetti "victory point". Nelle battaglie più complesse, come quella di Capua, abbiamo tre punti vittoria, che vanno conquistati e mantenuti per risolvere positivamente l'esito dello scontro. Si tratta di un meccanismo simile a quello dei Company of Heroes, per quanto non ci sia alcun guadagno in termini di risorse come invece accade nello strategico di Relic Entertainment.