Recensione Metro Last Light: non ci può essere potere senza sangue

Recensione Metro Last Light: non ci può essere potere senza sangue

Dopo aver dedicato l'ultima settimana al nuovo shooter di 4A Games, eccovi le nostre considerazioni in fatto di gameplay e tecnologia. Last Light è il proseguimento della storia che abbiamo avuto modo di vivere in Metro 2033, raccontata lungo una campagna da 20 ore. All'interno trovate anche il videoarticolo e una gallery di screenshot inediti.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

4A Engine

Metro Last Light è basato sul motore grafico 4A Engine, allestito in casa da 4A Games, lo sviluppatore ucraino della serie Metro. Si tratta di una delle tecnologie più valide attualmente disponibili sul mercato, che su PC offre dei risultati qualitativi notevoli. Si possono notare ottimi effetti di fumo e illuminazioni precise e variegate, anche nei colori. I vari elementi interagiscono sontuosamente tra di loro, anche quando si tratta delle gocce e dello sporco che si depositano sulla visiera della maschera di Artyom. La grafica di Metro Last Light, seppure non costituisca un miglioramento sostanziale rispetto al gioco precedente al di là del supporto esteso alle DirectX 11, è piacevole anche per l'ottimo livello di densità poligonale che si riscontra negli scenari. Last Light offre la tecnologia di tassellatura e la gestione avanzata dell'antialiasing attraverso la tecnologia super-sampling anti-aliasing, disponibile fino al filtro 4X.

Come potete vedere anche dagli screenshot, questo filtro di anti-aliasing migliora notevolmente la gestione dei bordi delle immagini (notate per esempio la grata sulla sinistra), ma stando ai nostri test comporta un notevole calo di prestazioni. Con Intel i5 2500, 8 GB di RAM e GeForce 660 Ti siamo riusciti a giocare sempre a 60 fps, anche con gli effetti DirectX 11 abilitati. Ma attivando anche l'SSAA le prestazioni calano visibilmente, fino a 20 fps su questa configurazione.

Non c'è un netto miglioramento dell'immagine, quindi abbiamo finito per rinunciare all'effetto. Non comporta un calo di prestazioni, invece, l'abilitazione della tassellatura, che evidentemente viene usata dallo sviluppatore ucraino 4A Games solo a scopi di ottimizzazione delle prestazioni. D'altronde, la tassellatura non comporta un miglioramento nella qualità delle immagini. Se si abilita la sincronizzazione verticale si riesce a giocare costantemente a 60 fps, mentre se questa funzione viene disabilitata si può ottenere un frame rate più alto, anche oltre gli 80/100 fps con la nostra configurazione. Però, disattivare il vsync produce effetti di disallineamento delle immagini, che compromettono grandemente la fedeltà delle immagini stesse.

Ma siamo rimasti comunque decisamente soddisfatti dalle prestazioni di Metro Last Light con le configurazioni con cui abbiamo provato il gioco. Con hardware Nvidia, si mantengono quasi sempre i 60 fps, il che consente di avere un'esperienza ampiamente godibile e sempre fluida, senza cali di prestazioni o la presenza di stuttering. La versione PC di Last Light, graficamente, è nettamente superiore rispetto alle controparti per console, in cui 4A Engine invece presenta diversi limiti in termini di risoluzione delle texture, gestione dell'anti-aliasing e dettaglio poligonale. Segnaliamo, inoltre, che Nvidia suggerisce il download dei driver Beta 320.14 per le migliori prestazioni con Metro Last Light.

Vengono supportati gli effetti DirectX 11 come profondità di campo avanzata, effetti fisici dinamici potenziati dall'hardware PhysX presente nelle schede video Nvidia, nebbia volumetrica complessa e simulazione delle particelle avanzata. Con hardware Nvidia si può anche giocare in 3D stereoscopico tramite il supporto 3D Vision.

Tutti elementi grafici che, quando risultano contemporaneamente presenti, rendono la grafica di Last Light veramente maestosa. Per esempio molte esplosioni causano particelle che si disperdono per lo schermo, mentre le luci dinamiche e colorate interagiscono con grande precisione con gli effetti di fumo e di nebbia. Il tutto poi sfrutta la capacità della tecnologia di gestire ambienti di gioco ampiamente dettagliati, con un numero alto di oggetti su schermo soprattutto nelle fasi stealth e quando si percorrono gli insediamenti umani allestiti all'interno delle stazioni della metropolitana.

La visiera della maschera di Artyom, inoltre, può spocarsi con vari tipi di sostanze, e le varie gocce o le crepe che vengono a formarsi interagiscono a loro volta con gli altri effetti visivi di cui abbiamo parlato. Il giocatore vive l'esperienza di gioco da questa parte rispetto alla maschera antigas di Artyom, per cui la presenza di questi effetti grafici avanzati, così come il lavoro fatto sul suono, incrementano una volta di più il coinvolgimento generale.

Ad esempio quando ci si ritrova in superficie sarà possibile sentire i suoni provenienti dall'esterno della maschera in modo ovattato, proprio come se si fosse nella Mosca post-apocalittica di Metro protetti da una aschera antigas. Inoltre, si registrano ottimi effetti di attenuazione del suono, con rumori che credibilmente diventano sempre più distanti man mano che ci si allontana dalla fonte. Ci sono tantissimi effetti sonori in Metro Last Light, ognuno associabile a una precisa fonte, il che consente a 4A Games di rendere ogni momento di gioco veramente unico.

 
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