Aiuto, non riesco più a giocare in single player!
Molte persone si stanno disaffezionando dalla componente single player dei giochi, preferendo dedicarsi a oltranza al multiplayer. Quali sono i motivi alla base di questo fenomeno? Assisteremo ad un ulteriore ridimensionamento del gaming in single player?
di Rosario Grasso pubblicato il 05 Aprile 2013 nel canale Videogames
96 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIo personalmente non gioco più da tempo in multiplayer, a stento ho il tempo per giocare; ormai cerco qualcosa che mi sappia coinvolgere e mi sappia anche rilassare, piuttosto che qualcosa che mi faccia competere selvaggiamente fino a farmi consumare i tasti del mouse.
Insomma dopo che giochi a wow , dota ... fps di ogni tipo online l'asticella del tuo standard minimo per un goco sale considerevolmente e non ci sarà piu grafica iperbolica che tenga ... Gli unici giochi SP che ti prenderanno saranno quelli ORIGINALI , LONGEVEI , pensati e che non si limitino a farti percorrere un tunnel pieno di effetti grafici per 9 ore di banalità incredibile e il tutto per la modica cifra di 60 euro
Possibile che a nessuno piace più immergersi in una storia singleplayer fatta come si deve per il semplice gusto di godersela?
E ve lo dice uno che ha speso davvero molte ore in clan e skill in fps online competitivi di altri tempi (non i giochini fps BM di oggi).
Insomma sono due epserienze parallele proprio, meglio averle tutte e due a disposizione.
Possibile che a nessuno piace più immergersi in una storia singleplayer fatta come si deve per il semplice gusto di godersela?
E ve lo dice uno che ha speso davvero molte ore in clan e skill in fps online competitivi di altri tempi (non i giochini fps BM di oggi).
Insomma sono due epserienze parallele proprio, meglio averle tutte e due a disposizione.
Eh però a punto dev'essere veramente [U]fatta come si deve[/U] questa storia singleplayer...Perchè mano a mano che ti giochi SP su SP...soprattutto se hai avuto la fortuna di iniziare ad avvicinarti ai videogame durante gli anni 90...dopo certi franchise tripla A tipo:
Unreal (serie)
Thief (serie)
Halflife (serie)
Oblivion IV
Hitman (serie, però escluso l'ultimo)
Deus EX (serie)
Resident evil 2 (pure il 4)
Gta san andreas
Red Faction
Return to castle wolfenstein
Far cry (solo il primo)
Halo (per me rimane degno solo il primo)
Warcraft 3/Frozen Throne
Gta IV
Prince of persia the warrior within (anche il prequel però non scherza)
S.T.A.L.K.E.R. (serie)
Mass Effect (serie)
Dragon Age: Origins
Bioshock
The Witcher (serie)
Portal (serie)
e questi sono solo una ventina di una lunga lista...Cioè dopo che ti sei fatto anche solo metà di queste campagne singleplayer, quello che viene dopo INEVITABILMENTE stupirà sempre meno, e il conteggio dei cliché e dei "già visto" inizierà a salire, finché arrivato a metà gioco inizi a perdere interesse...e allora che fare?
"Oh, questo gioco ha anche una modalità multiplayer...bhè visto che l'ho pagato, tanto vale provarlo per intero..."
e cosi inizi a dare peso anche alla parte multiplayer (ADSL permettendo...siamo pur sempre in Italia )
Sono uno di quelli che "non riesce più a giocare in single player"? It's evolution baby
Se "Giulietta e Romeo" fosse un videogame la parte MP sarebbe Romeo che combatte il giovane e nobile Paride mentre il SP invece sarebbe tutto il resto, resto del quale lascia qualcosa se di valore.
Quella che racconti tu non è evoluzione e quando additi tu le "multinazionali cattive" è a giustificazione di un tuo cambiamento, sei pigro per ricercar qualcosa di non immediato che non sia una sfida multiplayer.
Parli di evoluzione? Ti dirò, a me sembra più vecchiaia.
CIAWA
tanti discorsi per dire che il multiplayer è divertente solo se si è competitivi, per cui per la maggioranza dei giochi o ci si dedica parecchio tempo per diventare competitivi, oppure si ha un talento naturale, altrimenti non ci si gioca in multiplayer, semplice.
oppure vogliamo raccontarci che è divertente giocare ad un fps online anche se si viene ammazzati 40 volte prima di uccidere 1 nemico?
chi giocherebbe a un gioco dove la difficoltà è così elevata?
dei masochisti, o chi effettivamente riesce in un tempo ragionevole (quindi non molto) a portarsi ad un livello abbastanza elevato da ribaltare la situazione (ossia ammazzare 40 nemici prima di esser uccisi per esempio).
tanti utenti che leggo e dicono "se un gioco non ha il multiplayer io non lo considero" e magari sparano a zero su buoni titoli ove la componente multiplayer è scarsa, si dimenticano forse che non tutti sono dei fraggatori professionisti (se parliamo di fps) e magari non hanno interesse a diventarlo se non lo sono, e quindi per loro non esiste una modalità online "easy edition", ma resta solo la modalità single player.
tanti discorsi per dire che il multiplayer è divertente solo se si è competitivi, per cui per la maggioranza dei giochi o ci si dedica parecchio tempo per diventare competitivi, oppure si ha un talento naturale, altrimenti non ci si gioca in multiplayer, semplice.
oppure vogliamo raccontarci che è divertente giocare ad un fps online anche se si viene ammazzati 40 volte prima di uccidere 1 nemico?
chi giocherebbe a un gioco dove la difficoltà è così elevata?
dei masochisti, o chi effettivamente riesce in un tempo ragionevole (quindi non molto) a portarsi ad un livello abbastanza elevato da ribaltare la situazione (ossia ammazzare 40 nemici prima di esser uccisi per esempio).
tanti utenti che leggo e dicono "se un gioco non ha il multiplayer io non lo considero" e magari sparano a zero su buoni titoli ove la componente multiplayer è scarsa, si dimenticano forse che non tutti sono dei fraggatori professionisti (se parliamo di fps) e magari non hanno interesse a diventarlo se non lo sono, e quindi per loro non esiste una modalità online "easy edition", ma resta solo la modalità single player.
questo discorso è molto relativo. ai tempi del commodore 64 non c'era l'online ma i giochi erano comunque tosti parecchio. per diventare bravo ti ci dovevi applicare e spesso rappresentavano una sfida seria. oggi come oggi comunque si tende a dare un prodotto giocabile da chiunque, ma questo non significa che uno non debba cercarsi una sfida e anche confrontarsi con gli altri.
certo è bello usare qualsiasi gioco di corse e mettere l'IA al punto in cui vinciamo e credere che siamo forti, per poi avere una cocente delusione quando ci connettiamo a qualche server e scopriamo che non siamo nemmeno a mezza classifica. giocare significa anche esplorare le proprie capacità, migliorarsi per arrivare ad un certo livello fa parte della sfida e dell'esplorazione di se stessi attraverso questa attività. dover fare i conti con le sensazioni negative che derivano dal non riuscire, e migliorarsi per avere un risultato apprezzabile è l'essenza educativa del gioco.... quando uno prende in mano uno strumento musicale per la prima volta non è certo tutto facile, ma la soddifazione che si prova dopo aver imparato (qualsiasi abilità complessa) è diversa rispetto ad un livello di sfida basilare per default. da questo punto di vista è chiaro il discorso nell'articolo.
un conto è rendere i giochi accessibili e un conto è chi cerca solo l'accessibilità.
detto questo non sono convinto che i giochi single player non possano essere una grande sfida. alcune avventure grafiche per me lo sono state, e molti platform non perdonano, soprattutto se ripenso ai tempi del nes.
Ottimo riassunto che condivido in pieno.
Aggiungo inoltre che l'always on che il multi forzato di molti titoli esiste con l'unico scopo di limitare/eliminare l'usato e la pirateria e non aggiunge nulla (anzi, rimuove) all'esperienza
Vien da se, che se giochi in single-player, nessuno può vedere quanto sei figo, ed il tuo ego ne soffre.
Giusto ieri, in tele facevano vedere dei bambini portati in gita in una fattoria per fargli vedere le mucche vere, gli allevatori si son sentiti fare domande del tipo "ma c'e' anche la mucca viola ?", alla domanda "chi fa il latte ?" alcuni hanno risposto "il frigorifero".
Non c'è alcun dubbio, se la mia generazione è medio-competitiva, dove per Multiplayer, ci si immagina un CS o un Unreal, giochi nei quali l'abilità la fa il player (ed in parte l'hardware, ma solo altamente livelli competitivi);
Per le nuove generazioni il discorso è totalmente diverso, hanno spinto l'ego delle persone oltre ogni limite, i genitori usano i SUV in centro storico ed hanno il Samsung senza saperlo usare ed i figli vivono in videogiochi MMO, spendendo centinaia di euro, al solo scopo di sfamare quel mostro che è in ognuno di noi e si chiama EGO.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".