Far Cry 3: una nuova dimensione del free roaming

Far Cry 3: una nuova dimensione del free roaming

Finalmente siamo in grado di dare il nostro parere definitivo sul nuovo shooter free roaming di Ubisoft Montreal. Trovate nell'articolo tutti i dettagli sulle caratteristiche di base del gioco, sul motore grafico e il multiplayer competitivo, oltre che il videoarticolo e una gallery di screenshot basati sulla versione PC di Far Cry 3.

di pubblicato il nel canale Videogames
UbisoftFar Cry
 

Follia è fare e rifare la stessa ..... di cosa

Fin dai primi momenti di gioco, il mondo allestito da Ubisoft Montreal colpisce per l'elevato livello di realismo e la profondità. Ci sono delle torri radio che bisogna raggiungere e liberare dal controllo di Vaas e dei suoi pirati. Come in Assassin's Creed, ogni torre sbloccata consente di riprendere da quel punto in caso di morte e rende gratuite tutte le armi che si trovano nel territorio su cui si staglia la torre, a patto di esserne già entrati in possesso in precedenza. Inoltre, la conquista della torre sblocca la mappa del territorio a cui è associata la torre.

Quando si tenta di conquistare la prima torre, un serpente ci barra la strada: è un incontro molto significativo rispetto a quello in cui ci imbatteremo dopo. Jason deve entrare in contatto con tutte le forze della natura, e sconfiggerle una a una. Si nota come il funzionamento della pistola che possediamo sia molto realistico, così come lo è il comportamento del serpente. Lo uccidiamo e iniziamo la scalata verso la sommità della torre.

La mappa offre tanti spunti di interazione, che sostanzialmente equivalgono alle missioni secondarie nella struttura di gioco preparata da Ubisoft Montreal. Ci sono gli insediamenti dei pirati da conquistare, così come le missioni ricercato e di caccia. Ma ciascun elemento del mondi Far Cry 3 consente un qualche tipo di interazione: si possono cacciare gli animali, guidare i veicoli, uccidere i pirati per guadagnare esperienza e depredare i loro corpi, aiutare gli indigeni a investigare su qualche avvenimento poco chiaro del passato dell'isola, semplicemente esplorare, e così via.

Una volta liberate le torri e conquistati gli insediamenti, i ribelli Rakyat si impossesseranno dell'avamposto conquistato e non lo libereranno più. Non c'è infatti una lotta tra fazioni gestite dall'intelligenza artificiale sul controllo di questi luoghi, quindi i pirati, dopo averli persi, non li attaccheranno più. Ubisoft Montreal non vuole rendere il suo gioco ripetitivo, ricreare quell'effetto di respawn selvaggio che stava alla base del fallimento del precedente capitolo. Il giocatore deve svolgere azioni sempre nuove, e non deve essere mai frustrato dalla struttura di gioco. Lo sviluppatore canadese, quindi, rinuncia a parte della longevità per scongiurare la frustrazione e la ripetitività.

Ma una delle cose che colpisce di più in assoluto in Far Cry 3 è lo straordinario livello di dinamicità del mondo di gioco. Sulle due isole in cui sono ambientate le vicende della campagna, infatti, c'è una perenne lotta fra tre fazioni (se ne aggiungerà un'altra, di umani, nelle battute finali della storia): Rakyat, pirati e animali selvaggi. Questi sono gestiti da un'intelligenza artificiale indipendente, che consente loro di spostarsi in maniera istintiva, di dare la caccia ad altri animali o agli essere umani, di allearsi tra di loro a seconda della specie o di attaccare. Tutto questo genera delle situazioni imprevedibili, delle quali voglio raccontarne qualcuna per rendere meglio l'idea.

Abbiamo già visto in sede di preview che in alcuni avamposti i pirati tengono sotto custodia degli animali selvaggi, come delle tigri o degli orsi. In questi casi il giocatore può agire in maniera diretta, facendo uso delle armi, oppure stealth o ancora affidandosi alla dinamicità del mondo di gioco. Si può, infatti, sparare al lucchetto che tiene chiusa la gabbia e liberare quello che può essere un leopardo, uno giaguaro o, appunto, una tigre o un orso. L'animale selvaggio attaccherà tutti incondizionatamente, quindi potrebbe prendersela con i pirati o contro lo stesso personaggio interpretato dal giocatore. In ogni caso genererà un certo scompiglio, del quale potremo trarne beneficio.

Ma in Far Cry 3, come vedremo meglio più avanti, bisogna anche andare alla caccia di animali, per impossessarsi delle loro pelli, che possono essere molto utili per costuire degli oggetti che rendono Jason più forte. A un certo punto mi serviva una pelle di tigre. Raggiungo la parte della mappa in cui so che si trovano le tigri e inizio a mettermi sulle tracce della belva. Cacciare e uccidere una tigre non è proprio l'equivalente di uccidere una zanzara, per cui bisogna essere ben attrezzati, usare equipaggiamento e armi congeniali alla missione e sapersi difendere.

In quel momento non avevo l'attrezzatura necessaria, e quindi decido di stendere la belva servendomi del veicolo che guidavo. Raggiungo la posizione della tigre e mi fiondo verso di lei con il veicolo. Ecco che la tigre comincia ad attraversare un ponte: velocemente decido che è abbastanza stabile, anche perché non penso che il motore fisico sia in grado di calcolarne la distruzione. Centro la tigre, che muore sul colpo, ma perdo il controllo della macchina mentre le ruote si trovano sul cadavere dell'animale e finisco contro la barriera che delimita la carreggiata del ponte, che il veicolo inevitabilmente distrugge. Ecco che l'auto finisce nel corso d'acqua che sta sotto il ponte, causando un grandioso effetto di distruzione della barriera stessa. Fortunatamente non si tratta di un salto così importante, e riesco a uscire vivo del mezzo, a salire su, a scuioare l'animale e a incamminarmi verso il successivo punto di controllo Rakyat.

In un altro caso cerco di attaccare senza farmi notare un accampamento di pirati. Entro in uno degli edifici e comincio a studiare i movimenti delle guardie, in modo da stabilire il momento opportuno per attaccare. Mentre mi trovo all'interno dell'edificio in legno ecco che sento i pirati urlare "Tigre! Tigre!" Gioisco per quello che sta per succedere, anche perché ho buone probabilità di non essere rilevato dalla tigre, mentre questa potrebbe mettere in grossa difficoltà i miei rivali, che si stanno organizzando per ucciderla. Ma ecco che sento il ruggito della tigre sempre più vicino: non la vedo perché sono nascosto dentro l'edificio, ma è dannatamente vicina ormai.

I pirati iniziano ad aprire il fuoco: usano armi automatiche, granate e, ahimé, molotov. Ecco che l'edificio comincia a prendere fuoco. È il caos: i pirati attaccano la tigre, che cerca al contempo di scappare e di attaccare, mentre io devo lasciare il mio nascondiglio, perché è ormai completamente in fiamme. I pirati rimangono sorpresi dalla mia presenza e alcuni di loro iniziano ad aprire il fuoco anche su di me.

La caccia agli animali è molto divertente, come quasi tutti gli elementi di gioco di Far Cry 3. Bisogna avere pazienza e usare le armi giuste, come dicevamo. Una volta avevo bisogno di cacciare dei bufali, ed ecco che mi apposto in uno dei grandi prati che si trovano nel mondo di gioco di Far Cry 3. L'erba alta impedisce ai nemici umani e agli animali di scorgerci. Dalla distanza con un fucile di precisione cerco di stendere i bufali sparando sulle loro teste. Dopo qualche colpo, però, mi accorgo che un altro elemento di forte dinamicità sta occorrendo nel mondo di gioco di Far Cry 3.

Una tigre in lontanaza comincia ad attaccare il branco di bufali. Lo fa senza accorgersi della mia presenza: insomma tutto ciò sarebbe avvenuto anche se io non fossi stato lì. Con animazioni fluide e credibili, la tigre si lancia su uno dei bufali, lo costringe a terra e inizia a sbranarlo. Non posso resistere, demordo dalla mia caccia e vado a controllare cosa sta succedendo in quel punto. Ma la tigre mi vede ed ecco che si fionda anche su di me. Un combattimento corpo a corpo con un felino così brutale deve essere un'esperienza unica, e lo è, anche se chiaramente in forma ridimensionata, anche nel gioco. Potete vedere questo episodio nel videoarticolo di Far Cry 3 che trovate in prima pagina.

 
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