Dopo 8 anni ancora alle prese con DooM 3
DooM 3 torna nei negozi con una nuova soluzione che comprende il gioco originale, Resurrection of Evil, "The Lost Mission", tutti ottimizzati in 3D, con l'aggiunta di audio surround 5.1, obiettivi Xbox 360, trofei PS3, rendering e illuminazione migliori e un nuovo sistema di salvataggio a checkpoint. È sufficiente per convincere i giocatori a tornare nella base di ricerca UAC su Marte?
di Rosario Grasso pubblicato il 26 Ottobre 2012 nel canale VideogamesXboxMicrosoft
BFG 9000
Con quale criterio assegnare un giudizio definitivo a DooM 3 BFG Edition? Da una parte è un gioco senz'altro apprezzabile e godibile per la terrificante atmosfera del titolo originale e per il dettaglio grafico, adesso enormemente potenziato e rifinito grazie alle nuove soluzioni ideate da John Carmack e soci. Ma d'altra parte rimane la sensazione che l'esperienza di gioco originale rimanga la migliore, e che tutti gli adattamenti al gameplay e le nuove trovate, sia in termini di armi che di livelli di gioco, non riescano a raggiungere lo spessore delle controparti originali.
Le sette nuove missioni di Lost Mission, dunque, oltre ad aggiungere solo due ore di gameplay, non fanno paura come la campagna originale. Presentano un ritmo troppo serrato e qualche semplificazione di troppo e tutto questo potrebbe non essere gradito da chi ha amato il DooM 3 del 2004. Detto questo, bisogna comunque dire che rimane il feeling da shooter di vecchia data, così come le meccaniche di gioco che hanno decretato il successo di id Software, collocandola nell'Olimpo degli sviluppatori di videogiochi.
Ma, non c'è niente da fare, la campagna originale ha un altro fascino. Anche se è passato così tanto tempo, rigiocarla ha prodotto in me tante emozioni, forse ancora superiori a quelle originali. Si mescola nostalgia a tensione, terrore al piacere di riapprezzare le meccaniche di gameplay di una volta. Certo, avevamo avuto esperienza di queste meccaniche anche in Rage, ma l'ultimo gioco id Software non raggiunge DooM 3 come coinvolgimento e personalità dei mostri stessi, oltre che dal punto di vista della longevità.
Peccato per il ritocco al gameplay relativamente alle meccaniche che regolano il funzionamento della torcia. Adesso l'alter ego è in grado di impugnare torcia e arma insieme, il che costituisce una semplificazione ed esclude uno dei motivi di preoccupazione che caratterizzavano il gioco originale, in cui dovevi abbandonare la torcia per sparare. Il sistema di salvataggio a checkpoint, invece, non costituisce un limite, perché si può comunque continuare a salvare liberamente e manualmente.
Dal punto di vista grafico, id Software ha fatto un lavoro sontuoso. Tutto appare in forma più rifinita e il nuovo motion blur rende gli spostamenti ancora più spettacolari e fluidi. Texture in HD, i 60 frame per secondo, le nuove illuminazioni e ombre rifinite rendono la grafica accattivante, anche se sono passati così tanti anni. Peccato per le animazioni e le espressioni facciali, che non sono state riviste rispetto al gioco originale e risultano molto indietro rispetto alle soluzioni dei giochi moderni. DooM 3 BFG Edition, inoltre, supporta il 3D stereoscopico e la soluzione di realtà aumentata Oculus Rift.
id Software, invece, non ha fatto un grande lavoro sul multiplayer, che è ancora di vecchia concezione. Ci sono cinque modalità di gioco: Ultimo uomo, Cattura la Bandiera, Deathmatch, Torneo, DM a squadre. Ma le motivazioni per dedicare molto tempo a questa componente sono difficili da trovare, proprio perché non offre nulla di diverso rispetto a ciò che mettono a disposizione altri shooter simili. In questi primi giorni dal rilascio della BFG Edition, inoltre, è difficile trovare molti giocatori all'interno delle sessioni multiplayer.
In definitiva, personalmente considero DooM 3 come un baluardo della storia dei videogiochi, un punto di riferimento che ha aperto la strada alla next-gen, introducendo degli stilemi narrativi e un tipo di coinvolgimento che poi abbiamo ritrovato in molti dei giochi moderni. Per questo motivo, invito coloro che non hanno giocato la campagna originale di DooM 3 a considerare la nostra valutazione finale superiore di una stellina.
25 Commenti
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OK che non é la stessa cosa però non è un miracolo
I mostri si pestavano anche in DooM nel 1994...
Ok gran gioco Doom 3, giocato, ma basta una volta, non voglio mica giocare ogni 2 anni agli stessi giochi rifatti graficamente.
Chissene frega di un remake, questi non hanno futuro, e dato che riescono a partorire idee (Dopo Rage credo se siano accorti) rimuginano quelle vecchie.
Che pena.
Per chi invece l'ha già giocato non ha senso questa versione, a meno che non abbia la voglia di giocarsi i livelli di lost mission...
...sì...e questo allora cos'è? DooM 3 HD Mod - ModDB
A me DooM 3 (ma in generale la saga) piace da matti, la rigioco continuamente tutta, ma con la BFG Edition la iD software (con Bethesda) si è smerd**a alla grande, è davvero un pessimo remake, che non aggiunge nulla (sono sicuro che tra qualche mese Lost Mission uscirà come mod anche sulla versione originale del gioco) e che anzi la peggiora come gameplay (maledette Xbox 360 e PS3...eppure sulla prima Xbox la torcia era a parte)...davvero, questo prodotto è pessimo sotto tutti gli aspetti...
Infangare la saga che tu stesso hai creato e che ti ha portato successo: lo stai facendo nel modo giusto (ahimè
Ad esempio, il primo Unreal, come livello di coinvolgimento, varietà, atmosfera e tanto altro, se lo mangia a colazione, Doom 3. Ricordate la prima volta che vi trovavate faccia a faccia con il guerriero Skaarj di Unreal, in quel corridoio lungo e stretto in cui all'improvviso iniziavano a spegnersi le luci una ad una e poi il guerriero emetteva quei versi inquietanti ed iniziava a correre verso di voi (non potevate vederlo finché non ve lo trovavate davanti al naso)? Quelle sì che erano situazioni da brivido, capaci di farti sobbalzare dalla sedia. E quando uscivate per la prima volta dall'astronave, guardavate il cielo (fra l'altro, una realizzazione del cielo tecnicamente mostruosa, per l'epoca, e che ancora oggi non è niente male) e partiva quella colonna sonora da film... Non vorrei sbagliarmi ma mi pare che Unreal sia stato il primo fps ad avere musiche che cambiavano dinamicamente a seconda dell'azione. E che dire dei nemici che erano in grado di schivare i vostri colpi? Mitico...
Half-Life, forse in maniera ancor più forte che in Unreal, ha introdotto quella sensazione di immersività e di cinematograficità della storia, nonché un'IA dei nemici finalmente decente.
E potrei citare tanti altri giochi che a livello di trama e coinvolgimento erano decisamente su un altro livello rispetto al titolo oggetto dell'articolo, quali, ad esempio: Requiem (1999), System Shock 2 (1999), Wheel Of Time (1999), Deus Ex (2000), Clive Barker's Undying (2000), e tantissimi altri che non sto a citare perché la lista è bella lunga (e perché erano talmente belli che mi verrebbe voglia di rigiocarli tutti).
Difatti, cosa avrebbe aggiunto Doom 3 rispetto alle perle sopra citate, a parte le ovvie migliorie grafiche? Ve lo dico io: NIENTE. Anzi, rispetto a quei titoloni, Doom 3 è molto meno vario come struttura di gioco, come ambientazioni, come IA dei nemici, e così via.
E se proprio vogliamo dirla tutta, c'è da dire che anche tecnicamente non è che Doom 3 fosse chissà ché. Il bump mapping non era certo una novità nel 2004, così come le ombre volumetriche (tecnica fra l'altro decisamente irrealistica, in quanto le ombre appaiono esageratamente nette nei contorni). Fosse uscito 2-3 anni prima sarebbe stato diverso, ma vorrei ricordare che prima di lui uscì un certo "Far Cry" che strutturalmente e tecnicamente faceva sembrare Doom 3 un gioco vecchio almeno di 2 anni.
In definitiva, considerando il titolo dell'articolo, "Dopo 8 anni ancora alle prese con DooM 3", l'unica cosa che mi resta da dire è: che tristezza!
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