Far Cry 3: ritorno alle origini per la serie

Far Cry 3: ritorno alle origini per la serie

Dopo due ore di prova su PC le idee sul nuovo capitolo di Far Cry sono più chiare. Cominciamo ad analizzare la natura sandbox del mondo di gioco, le possibilità di interazione, l'intelligenza artificiale, il motore grafico e gli altri elementi di contorno di Far Cry 3. All'evento di presentazione ha partecipato anche Jamie Keen, Lead Designer di Far Cry 3.

di pubblicato il nel canale Videogames
Far Cry
 

Dunia Engine 2

Far Cry 3 è basato su motore grafico Dunia Engine 2, allestito internamente a Ubisoft Montreal. Sembra essere uno dei giochi della stagione natalizia con la migliore grafica in assoluto, soprattutto perché il mondo di gioco rimane dettagliato anche se deve gestire degli spazi aperti così ampi. Abbiamo notato come riesca a gestire l'erba filo per filo e come non applichi una riduzione in questo effetto particellare in funzione della distanza: insomma, l'erba è renderizzata filo per filo anche sulle grandi distanze, e questo su PC come su console.

Su PC chiaramente abbiamo i 60 frame per secondo, mentre su console il gioco girerà, nella versione definitiva, a 30 fps. Abbiamo notato, purtroppo, come su PC questa build non definitiva di Far Cry 3 fosse instabile, portando a improvvisi crash a Windows. Su console, invece, il frame rate scendeva in certi casi a 20 fps, mentre il motore faticava ancora a gestire alcuni shader, con la conseguente sparizione di porzioni di terreno o di superfici liquide. I ragazzi di Ubisoft Montreal che erano presenti all'evento ci hanno garantito che tutti i problemi su ogni piattaforma saranno risolti prima del lancio.

Su PC Far Cry 3 supporterà le DirectX 11 e beneficierà della tecnologia DirectX 11 Multithreading. Quest'ultima è progettata per migliorare le prestazioni eseguendo il lavoro con l'utilizzo di uno o più thread nello stesso tempo. In passato, questo tipo di lavoro veniva svolto generando un singolo thread principale per il rendering e uno o più thread secondari per le altre operazioni come la creazione degli oggetti, il caricamento, il post-processing. Tuttavia, con DirectX 11 Multithreading si vuole raggiungere l'obiettivo di utilizzare ogni ciclo di CPU e GPU senza che uno dei due processori debba attendere che l'altro finisca il suo lavoro. Chiaramente è importante soprattutto che la GPU non aspetti la CPU, perché ciò impatterebbe sul frame rate.

Grazie a DirectX 11 Multithreading quindi si può ottenere il massimo lavoro possibile mantenendo il frame rate migliore. Il concetto di avere un singolo thread per il rendering non è più necessario dal momento in cui le API hanno iniziato a implementare la sincronizzazione.

Un ottimo lavoro è stato svolto poi sulle illuminazioni ambientali, visto che Far Cry 3 supporta l'alternanza del giorno e della notte, che modifica interamente la condizione di illuminazione nel mondo, e il meteo dinamico. Può, quindi, iniziare a piovere in qualsiasi momento, e questo ha ripercussioni sul mondo di gioco: ad esempio, se inizia a piovere è possibile vedere l'erba muoversi più velocemente.

D'altra parte, la grafica di Far Cry 3 ricorda in alcune cose il primo capitolo della serie, principalmente nella gestione di ampi spazi aperti e nelle illuminazioni. In realtà ciò avviene perché Dunia Engine 2 affonda le radici in CryEngine 1. Con Far Cry 2 Ubisoft Montreal, che rilevò Crytek al timone della serie, ridisegnò in molti aspetti la tecnologia, e le diede un nuovo nome, Dunia appunto. Ma in realtà è principalmente una questione di licenze perché Ubisoft acquisì il franchise Far Cry, ma la licenza sulla tecnologia rimase di proprietà di Crytek.

Abbiamo chiesto a Jamie Keen, Lead Designer di Far Cry 3 delucidazioni sulla situazione, ma non siamo riusciti a ottenere una risposta che non fosse "istituzionale". Jamie si è limitato a dirci che Ubisoft ha ridisegnato da zero la tecnologia, e l'ha adattata completamente alle sue esigenze. Sicuramente, in parte, è vero, ma bisogna comunque dire che Far Cry 3 mantiene un fascino visivo che ricorda in alcune cose il primo capitolo della serie.

 
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