Fifa 13: la prossima generazione calcistica può attendere
Può sembrare paradossale, ma nella stagione che sancisce il definitivo (?) declassamento della Serie A da campionato di prima fascia a lega di second’ordine (per lo meno in termini di qualità e top player presenti), veniamo ‘graziati’ da uno dei migliori Fifa di sempre.
di Stefano Carnevali, Davide Spotti pubblicato il 05 Ottobre 2012 nel canale VideogamesConclusioni
Qui Stefano Carnevali
Fifa 13 convince. EA prosegue nel proprio sontuoso lavoro di limatura del sistema di gioco. Come risultato, abbiamo un match sempre più incerto, combattuto, credibile e soprattutto divertente. Le migliorie principali di quest’anno riguardano stop, dribbling, tiri e coerenza fisica. Come conseguenza, l’azione è sempre combattuta e sottoposta a numerose variabili.
Alcuni difetti storici stanno avvicinandosi all’eliminazione, in particolare la ‘scappatoia’ del costante passaggio di prima, seguito dalla troppa inerzia sul portatore di palla. In generale, la tendenza complessiva della nuova giocabilità di Fifa, è quella di garantire un maggior controllo su tutto quello che avviene in campo: dal tackle, al colpo di testa, passando per dribbling e tiro in porta. Compito dell’utente, tatticamente, è sfruttare e governare l’intraprendente IA dei compagni, molto propensa a supportare il gioco d’attacco.
L’offerta dell’online è accresciuta e resa maggiormente godibile attraverso semplici accorgimenti. Anche se si stanno sperimentando un po’ troppe difficoltà nella connessione alle partite classificate. Buono anche il comparto grafico, che, senza aver subito stravolgimenti è diventato ben più godibile. Anche grazie ai numerosi nuovi face-scan e ai tanti elementi di contorno che arricchiscono le partite (dagli allenatori che si sbracciano, ai calciatori che fanno riscaldamento).
Insomma, Fifa 13 continua a essere il simulatore calcistico di riferimento. In particolare, nell’incarnazione di quest’anno riesce nella fondamentale missione di essere molto molto divertente.
Qui Davide Spotti
Da anni sembra di recitare una litanìa, ma tant’è: FIFA 13 costituisce il non plus ultra per qualsiasi appassionato del gioco del calcio. La continua spinta al rinnovamento propugnata dal prode Rutter ci ha permesso di vivere un’evoluzione diretta, costante e continuativa, anche al di là delle più rosee aspettative. Il First Touch Control conferisce una credibilità senza precedenza agli scambi e veicola trame di gioco ancora più ragionate, costringe a ridurre i fraseggi di prima e a privilegiare gli smarcamenti, il possesso di palla, l’intelligenza tattica e la gestione della propria partita, soprattutto online.
E non dobbiamo dimenticare l’ulteriore avanzamento delle tecniche sperimentate negli scorsi anni, tra cui l’affinamento del Tactical Defending e dell’Impact Engine. Le Prove Abilità e il Match Day arricchiscono la già sterminata quantità di soluzioni di gioco e il miglioramento della CPU rappresenta un ulteriore passo in avanti, di non poco conto oltretutto, visto che rende finalmente più interessanti e appetibili anche le sfide offline. Per non parlare del multiplayer, che ripresenta le Stagioni di FIFA 12 e le amplia con la possibilità di vincere le singole leghe e collezionare i trofei conquistati.
Non è un caso che nei giorni scorsi Electronic Arts abbia annunciato svariati record per il lancio di FIFA 13, tra cui il picco di 800.000 giocatori online in simultanea e il raggiungimento di 4,5 milioni di copie vendute già al day one. Un successo senza precedenti, come ha fatto notare Andrew Wilson, che pare proprio destinato a non finire qui. Chapeau.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE poi ancora sta stronzata della scivolata evitata anche se la fai ad un centimetro dai piedi dell'avversario...
E voglio sorvolare sul fatto che alla juve fanno battere le punizioni dalla trequarti campo a Barzagli! Nun se po vedè
Anche per quest'anno meno calcio su PC e più calciotto vero con i colleghi
almeno nelle partite con gli amici 1vs1.
Forse il 13 e' meglio nei campionati e nelle carriere.
A parte gli scherzi...
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