Fifa 13: la prossima generazione calcistica può attendere

Fifa 13: la prossima generazione calcistica può attendere

Può sembrare paradossale, ma nella stagione che sancisce il definitivo (?) declassamento della Serie A da campionato di prima fascia a lega di second’ordine (per lo meno in termini di qualità e top player presenti), veniamo ‘graziati’ da uno dei migliori Fifa di sempre.

di , Davide Spotti pubblicato il nel canale Videogames
 

Sfidiamo il mondo

Torna l’apprezzato metodo delle Stagioni online. Dove saremo chiamati a scalare le Serie del mondo di Fifa, attraverso singole stagioni da 10 partite l’una. In ogni lega, avremo un quantitativo di punti da raggiungere per salvarsi, essere promossi o vincere il titolo. Da segnalare la possibilità di ‘imbrogliare’, comprando pareggi, vittorie o partite in più attraverso lo shop dell’EAS FC.

Le stagioni sono un po’ il cuore pulsante di Fifa, sicuramente la sezione maggiormente adrenalinica. E fa quindi piacere che siano state discretamente ottimizzate, con la possibilità di memorizzare tattica e formazioni delle squadre che utilizziamo con regolarità, senza dover settare tutto prima di ogni match. Buona anche l’introduzione del filtro per la coerenza del matchup: in questo modo si potrà decidere di giocare con una Nazionale solo contro le Nazionali. E con un club solo contro un club. Un peccato che non si possa selezionare la tenuta di gioco una volta conosciuto l’avversario: in questo modo non si riescono a evitare abbinamenti cromatici confusi.

Sorprende poi che l’interessantissimo aggiornamento settimanale di formazioni, stati di forma, infortuni e squalifiche risulti escluso dalle stagioni classificate online. Felice introduzione la bacheca che celebra i nostri trionfi, mettendo in mostra le coppe conquistate.

Interessante, come sempre, anche tutto il comparto dedicato al Pro Club. Sarà possibile inserire in tutto e per tutto il proprio calciatore virtuale in una squadra di amici o utenti. Sia nei match di campionato, sia nelle sfide migliora-skill.

Va segnalata, tuttavia, una certa instabilità della connessione: durante le stagioni capita di frequente che ci siano difficoltà nel trovare l’avversario e, successivamente, nell’effettivo ingresso in partita. Quando il fenomeno comincia a farsi insistito, la soluzione più efficace pare quella di disconnettere il proprio profilo, per poi tornare immediatamente online.

Nuovo look: nessuno stravolgimento grafico. Anche se va segnalato come si sia arricchito il comparto del face-scan. In Italia, le novità principali riguardano il Napoli, all’estero il PSG la fa – come ovvio da padrone. Molto bene, invece, per quanto riguarda le animazioni: la rosa è decisamente stata ampliata e resa più credibile. Soprattutto per quanto riguarda i portieri. Bene anche gli stati, più lussureggianti che mai – anche se manca il Camp Nou.

Qualcosa da ridire sulla scelta della palette cromatica, che non favorisce il riconoscimento di maglie e giocatori, soprattutto nelle partite pomeridiane a sole pieno. Anche per via della pesante ombra gettata dalle sovrastrutture degli stadi. Quanto ai fenomeni atmosferici, ben fatta è la pioggia. Sia visivamente, sia per l’influsso sul match.

Meno bene, invece, il comparto audio: il commento è stato rinfrescato (anche con l’aggiunta – al duo Caressa-Bergomi - di Matteo Barzaghi da bordo campo), ma risulta ancora pieno di errori dovuti alla scarsa sincronia con quello che avviene in campo. E rapidamente risulta frustrante.

 
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