Hands-on Tomb Raider: Lara Croft stavolta ha una psicologia
Abbiamo avuto modo di provare per la prima volta in maniera diretta il nuovo Tomb Raider. Il gioco è molto diverso rispetto al passato, perdendo il sostenuto livello di difficoltà tipico della serie. Ma si tratta di un'avventura coinvolgente e cinematografica, con un motore grafico decisamente all'avanguardia.
di Stefano Carnevali pubblicato il 11 Luglio 2012 nel canale Videogames
45 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChe vi devo dire, o sono un fenomeno io (e non lo sono mai stato) o eravate troppo distratti voi... eheheh
Tornando alla news, ma solo a me pare che le bocce sono state ridotte?
E' Lara da giovane, il chirurgo plastico lo ha incontrato più avanti
Si inizia molto male... insomma sempre più cinema da guardare e meno da giocare e rigiocare, questo è il trend.
E poi l'articolo svela anche di peggio:
«ma si nota come l’esplorazione si divenuta molto più ‘light’ di una volta: se nei vecchi TR si presentavano ‘gloriose’ sezioni di puzzle, in cui si doveva riflettere su come interagire con lo scenario, per superare situazioni bloccate, adesso il percorso è sempre molto chiaro.»
«Minima pare anche la destrezza necessaria per progredire nel gioco: le operazioni di platforming paiono sempre piuttosto semplici. Anche perché le scene più spettacolari vengono superate attraverso dei Quick Time Event – che sono sempre intensi e spettacolari, ma non fantasiosi, a livello di giocabilità -.»
Ho capito perfettamente come sarà: molto bello da vedere e poi riporre sullo scaffale. Poco da fare, tele-guidato, facile e quindi noioso come interattività del giocatore.
Bellissimo livello il palazzo di mida! Al primo TR ci giocavo a casa con gli amici, poco più che ragazzino! Che bei ricordi!
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