Test Drive Ferrari Racing Legends: Need for Speed Shift incontra il mondo Ferrari
Abbiamo provato una versione pressoché definitiva dell'ibrido simulazione/arcade sviluppato da Slightly Mad Studios, il team britannico responsabile di Shift e Project Cars. Nell'articolo le nostre prime impressioni sul modello di guida e l'elenco delle caratteristiche del nuovo titolo dedicato al mondo Ferrari, oltre all'intervista ad Andy Tudor, Creative Director di Slighty Mad.
di Rosario Grasso pubblicato il 13 Aprile 2012 nel canale VideogamesCreative
52 vetture Ferrari
Test Drive Ferrari Racing Legends consente ai giocatori di guidare 52 vetture della tradizione Ferrari, sbloccabili all'interno delle tre campagne single player o selezionabili liberamente nella modalità gara veloce. Le vetture sono modellate con grande attenzione, con un livello di dettaglio elevato anche su console, il che rende Tdfrl uno dei giochi che in assoluto offre le Ferrari più realistiche dal punto di vista estetico e dei modelli poligonali.
I giocatori possono affrontare tre campagne differenti, suddivise cronologicamente. Nella prima delle campagne si giocherà con le auto d'epoca, nella seconda si passerà alle auto degli anni '70 e '80 e, infine, si accederà alla campagna con le auto attuali, fino alla straordinaria 458 Italia. Ci sono anche diverse modalità multigiocatore, con sessioni di gioco che coinvolgono un massimo di 8 utenti sia su PC che su console, e le classifiche online.
Le Ferrari presenti in Tdfrl sono riprodotte con la massima cura, non solamente per quanto riguarda la scocca esteriore, ma anche per gli interni. Quindi, risultano assolutamente speculari alla realtà per tutto ciò che riguarda il cruscotto, i sedili e gli altri accessori. Dalla frizione, alla rotazione del motore, al modello di danno delle vetture, gli sviluppatori hanno ricostruito virtualmente ogni aspetto delle celebri auto da corsa. Si sente, però, la mancanza di ulteriori informazioni sul piano storico, per quanto il produttore e lo sviluppatore definiscano Tdfrl un videogioco/enciclopedia. Non ci sono, infatti, filmati d'epoca e una sezione veramente esaustiva di dettagli e informazioni sui veicoli.
Il modello di danni, inoltre, non è affinato come in altri giochi di guida. Benché le vetture si possano deformare e distruggere, come accade in Shift o, perlomeno, in una forma, ci pare, leggermente meno accentuata, gli urti non hanno ripercussioni sulla meccanica dei veicoli. Non potrà quindi capitare di dover guidare in maniera accorta perché una ruota si è allentata o perché si è perso un pezzo aerodinamico e non potrà capitare di dover interrompere la gara per un danno irreparabile.
Test Drive Ferrari Racing Legends offre poi 39 tracciati europei e americani, fedelmente ricostruiti secondo le parti reali. Non c'è l'impiego della tecnologia Laserscan, che offre una riproduzione del tutto speculare degli scenari rispetto alla realtà, ma Slightly Mad si è assicurata di avere controparti comunque fedeli alla realtà. Nel computo dei 39 tracciati bisogna considerare la presenza di varianti dei circuiti di base, come lo possono essere le versioni antiche dei vari Silverstone, Monza e Hockenheim. In questi casi si nota un'attenta ricostruzione storica, con i paletti di legno al posto del guard rail a delimitare l'asfalto dall'erba e gli edifici storici.
Molti circuiti, inoltre, presentano delle variazioni fin troppo eccessive. Côte d'Azur, che non è altro che lo storico Montecarlo chiamato con un nome diverso per motivi di licenza, è presente in una variante che alterna curve effettivamente esistenti a tratti stradali che ci è sembrato siano completamente d'immaginazione. Slightly Mad ha inserito queste variazioni per offrire esperienze di guida sempre diverse nell'arco delle tre campagne, anche se si gioca in scenari similari. Molti circuiti sembrano, inoltre, del tutto speculari a quelli visti nei due Shift e presenti nelle build non definitive di Project Cars.
Tra i circuiti abbiamo notato la presenza del Nurburgring Nordschleife, con una riproduzione pressoché perfetta rispetto a questo storico e letale tracciato. Ci è parsa onesta la riproduzione dei saliscendi tipici del Nordschleife, con altimetria del tutto rispettata rispetto alla controparte reale. La presenza del Nordschleife in Tdfrl farà la felicità dei fan di Project Cars perché, visto il forte riutilizzo di asset a cui ci ha abituato Slightly Mad, potrebbe sottendere l'inserimento a breve di questo tracciato nel gioco di riferimento dello sviluppatore britannico.
Anche l'intelligenza artificiale presenta dei punti di contatto con Shift e Project Cars. I piloti sono molto audaci, e non esitano se devono inserirsi in una staccata, cercando il sorpasso. Questa audacia è fin troppo esagerata in alcuni momenti, il che porta a incidenti da una parte spettacolari ma dall'altra assurdi. Con delle vetture di Formula 1 moderne, infatti, ci è capitato di subire un'entrata spericolata proprio nel Nordschleife, in un punto in cui realisticamente è praticamente impossibile superare con una vettura di F1. Il risultato è stata una forte collisione e la perdita del contatto con l'asfalto.
Come in Project Cars si può scegliere di affrontare gare con rivali che dispongono tutti di auto della stessa classe, o configurare invece delle gare con vetture miste. Si può stabilire il periodo della giornata in cui si svolge la gara e le condizioni meteo. Come nel gioco di simulazione di Slightly Mad, la simulazione del progredire della giornata è su livelli strabilianti, con effetti di luce differenti, e assolutamente realistici, che segnano il passaggio dal tramonto alla mattina e dal pomeriggio alla sera. Chi ha giocato Shift, oltre che lo stesso Pcars, sa di che tipo di qualità delle illuminazioni sto parlando.