Skyrim: Elder Scrolls verso la modernità
Abbiamo avuto la possibilità di giocare per tre ore una versione pressoché definitiva di The Elder Scrolls V Skyrim in formato XBox 360. All'interno dell'articolo le prime valutazioni sui cambiamenti del nuovo capitolo della serie rpg di Bethesda, sui perk, sul nuovo sistema di livellamento, sul combattimento, sul nuovo mondo di gioco e su Creation Engine.
di Rosario Grasso pubblicato il 17 Ottobre 2011 nel canale VideogamesXboxMicrosoft
Perk
Prima di analizzare gli altri elementi, diamo un'occhiata all'anima ruolistica del nuovo Elder Scrolls, anch'essa sensibilmente differente rispetto al passato della serie, e fortemente incentrata su quelli che nella versione inglese del gioco vengono definiti perk. Per ogni livello di esperienza ottenuto si ottiene un punto da spendere nei perk: alcuni di essi richiedono solamente un punto per essere sbloccati, altri più di un punto. Ogni perk conferisce al personaggio un'abilità nuova che varia in maniera sensibile il modo di approcciare i combattimenti e l'interazione con il mondo di gioco.
Ad esempio, si possono ottenere nuove magie, la capacità di creare più velocemente le magie stesse, la capacità di evocare una creatura, oppure vantaggi nella resistenza, nelle relazioni sociali nei dialoghi, nella modellazione di nuovi oggetti, e così via. I perk sono disposti in una struttura ad albero e ogni ramo, corrispondente a una skill, ha un nodo principale che va sbloccato prima di poter navigare liberamente all'interno di quel ramo, quindi tra i vari perk a disposizione. In Skyrim ci sono 18 skill.
Visivamente i perk sono disposti come stelle all'interno di una costellazione: per accedere a questa componente del gioco, infatti, bisogna andare nel menu principale di Skyrim e spostarsi verso l'alto, ed ecco che la telecamera va verso il cielo, quasi a mirare una costellazione, e consente al giocatore di configurare le abilità del proprio personaggio.
Secondo Bethesda, ci sono circa 200 differenti combinazioni di perk in Skyrim ma, durante i 70 livelli di gioco in cui si dipana l'avventura, il giocatore può attivare solo alcuni perk. Questo gli consente di configurare il proprio personaggio, di adattarlo al proprio stile di gioco e di renderlo frutto delle decisioni prese nel corso dell'avventura. Chi ha giocato The Witcher, dunque, ha già un'esperienza di questo tipo di impostazione.
Cambia rispetto a Oblivion anche il sistema di livellamento, già spiegato in precedenza. La differenza sostanziale riguarda il modo in cui si guadagnano i livelli di esperienza. Tutte le abilità influenzano il leveling e più alta è un'abilità e più spinge verso il successivo livello di esperienza. Ad esempio, se si combatte con un'arma a due mani si migliora la relativa skill mentre altri punti si ottengono se c'è un altro miglioramento di skill, ad esempio legato all'utilizzo della stessa magia sulle due mani per potenziarla (alteration skill). La somma dei punti portati dal miglioramento delle varie skill si incanala nella barra del livello generale, portandolo a crescere.
Il sistema è pensato per premiare il giocatore quando usa una determinata skill con costanza, ed è in questo che viene evidenziata la vera novità del nuovo leveling. Migliorare una skill con cui si ha tanta abilità consente di incanalare molti più punti nella barra del livello generale, mentre migliorare skill in cui non si è particolarmente allenati influirà molto meno sul livellamento generale. Bisogna concentrarsi, quindi, su ciò in cui si riesce meglio con le abilità che quindi equivalgono ai punti esperienza.
Quando si sale di livello, inoltre, si possono distribuire punti per le vite, le energie magiche e la stamina (tutte e tre evidenziate dall'interfaccia nella parte in basso della schermata). Guadagnando esperienza, dunque, il personaggio comincia a disporre di un maggiore quantitativo di punti per la salute, per l'elemento Magicka (il mana) e per la stamina, il che gli conferisce nuove opportunità di combattimento, maggiore resistenza e più forza.
Un altro elemento di personalizzazione dell'esperienza di gioco e del personaggio riguarda le gilde. Nel corso dell'avventura, infatti, il giocatore incontra dei personaggi che lo invitano a superare delle prove per entrare a far parte delle rispettive gilde. Si può, quindi, diventare un mago, piuttosto che un ladro o un membro della guardia imperiale. Quando si ottiene una gilda si hanno specifici vantaggi, l'accesso a determinato equipaggiamento e armi, oltre che la possibilità di contare sull'aiuto dei membri di quella gilda. Il sistema sembra funzionare in maniera molto simile a Oblivion.