Pro Evolution Soccer 2012: continua la rincorsa di Konami
Il nuovo titolo calcistico di Konami introduce alcune migliorie interessanti, tra cui la presenza dell’Active IA e del Teammate Control, volti a restituire un maggior senso di realismo rispetto al trend delle precedenti edizioni. Il risultato è soddisfacente, anche se il gioco della casa di sviluppo nipponica deve fronteggiare un FIFA che ogni anno riesce a rinnovarsi e a stupire sempre più.
di Davide Spotti pubblicato il 14 Ottobre 2011 nel canale VideogamesCon la modalità Club Boss si vive l’esperienza della panchina
La modalità “Club Boss”, all’interno della sezione Football Life, costituisce una delle principali novità a livello contenutistico rispetto allo scorso anno. Selezionandola si può infatti assumere la guida di un team nella veste di allenatore, gestendo a 360° tutta l’esperienza che ruota intorno ad un club, dagli allenamenti al mercato, alla gestione dello staff e dei giocatori facenti parte della rosa.
Vi è una discreta libertà nell’ampiezza di scelta e di gestione dei mezzi e delle risorse da sfruttare. Si può optare per la delega di compiti specifici al proprio staff o al contrario gestire in prima persona anche aspetti prettamente amministrativi come il pareggio del bilancio, le spese di gestione, l’investimento sul versante marketing e il budget da allocare per la campagna acquisti. L’errata gestione di questi aspetti può condurre nel tempo la società a seri problemi e di conseguenza alla minaccia della bancarotta. I centri di investimento servono proprio a migliorare quello che è il rendimento economico del proprio club d’appartenenza; si può così propendere per investimenti sul settore giovanile, o ancora sulla creazione di club riservati ai tifosi.
La conclusione degli accordi di sponsorizzazione rappresenta come nella realtà una delle principali fonti di introito. I contratti vengono stipulati su base annuale e possono essere rinnovati o modificati a piacimento, sempre tenendo in considerazione il grado di libertà che è stato affidato al proprio alter ego virtuale. Le previsioni di bilancio chiudono il cerchio, offrendo uno sguardo sul lungo periodo. Una gestione più aggressiva potrebbe sottoporre la società a dei rischi ma rivelarsi appagante in un secondo tempo, grazie alla conquista di trofei o di piazzamenti di un certo rilievo. D’altro canto però il mancato raggiungimento del pareggio rischia di mettere seriamente in crisi la sicurezza economica del club e di indispettire in maniera evidente la dirigenza.
Premettendo che il tentativo compiuto da Konami è interessante, bisogna peraltro constatare come ci si trovi ancora molto lontani da una struttura manageriale profonda, che possa in qualche modo rivaleggiare con titoli specificamente dedicati come Football Manager o Championship Manager. Se in apparenza la quantità di variabili a disposizione sembra soddisfacente, ben presto ci si rende conto che la libertà d’azione rimane alquanto limitata, sia nella gestione societaria che nella cura degli allenamenti, dello staff e nella gestione dei propri calciatori.
Come avviene in ogni realtà di carattere manageriale, si deve tenere conto di quelle che sono le condizioni psicologiche e l’integrità fisica del proprio atleta, pertanto è consigliabile monitorare il livello di affaticamento di ogni membro del proprio team. All’occorrenza è possibile interagire con gli atleti per verificarne le motivazioni e l’umore, ma ci si rende ben presto conto del fatto che la gestione degli stessi rimane dopotutto legata a situazioni standard, che si ripetono senza soluzione di continuità. Il panchinaro ad esempio chiederà spiegazioni qualora non venga mai schierato come titolare, ma le possibili risposte saranno sempre le stesse, senza un’ulteriore contestualizzazione che possa offrire spunti differenziati o imprevisti.
La medesima riflessione si può compiere anche in relazione alla riunione tecnica che avviene prima di ogni incontro ufficiale tra il coach e il suo vice-allenatore, il quale si occuperà di fornire informazioni di carattere tecnico-tattico sulla compagine avversaria. Quest’ultimo illustrerà brevemente quelle che sono le abituali tattiche e strategie di gioco adottate dalla formazione avversaria. Per essere più precisi verranno evidenziati il modulo utilizzato, il tipo di gioco, che può ad esempio basarsi sul possesso palla, sul gioco a tutto campo o ancora sul pressing e le ripartenze in contropiede.
Il vostro braccio destro si preoccuperà inoltre di segnalare i giocatori particolarmente pericolosi, per i quali si dovrà prediligere una specifica attenzione nelle marcature, oppure coloro che stiano attraversando uno stato di forma altalenante e quindi potrebbero rivelarsi un potenziale anello debole da tenere in considerazione. Tutto molto interessante nelle premesse, decisamente meno nel momento in cui i meccanismi iniziano a ripetersi sempre secondo dinamiche pressoché identiche, dando la sensazione che siano ben poche le prerogative controllabili da parte del giocatore.