Classi, statistiche, armi, multiplayer: la guida di Dark Souls

Classi, statistiche, armi, multiplayer: la guida di Dark Souls

Dark Souls è un gioco complesso che fa ben poco per venire incontro ai suoi giocatori, secondo una precisa scelta degli sviluppatori che hanno voluto rendere ogni minimo aspetto del gioco una vera e propria sfida. In occasione della release, Gamemag vi offre una piccola guida che può servire tanto ai nuovi giocatori (digiuni dell’esperienza di Demon’s Souls) per ambientarsi e non sbattere troppo la testa contro il muro per capire i fondamentali del gioco, quanto ai veterani del precedente capitolo per prendere velocemente la mano con le differenze tra Ds e DeSo.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Fantasmi blu e neri: Coop e PvP

Più difficile a dirsi che a farsi, ecco com’è il multiplayer di Dark Souls. Cerchiamo di capire nel dettaglio come funzionano i due aspetti online di questo gioco. Partiamo dal presupposto che, se non sceglierete altrimenti, le vostre partite a Dark Souls saranno sempre partite ‘online’, collegati al server che mette in comunicazione la vostra partita con quella di ogni altro giocatore in Europa. Anche se a tutti gli effetti voi giocherete da soli, sarete comunque online, collegati al server, e le funzioni di coop e di pvp saranno a un passo.

Per accedere a queste funzioni dovrete prima, nel corso del gioco, mettere le mani su due oggetti: la White Soapstone e il Cracked Red Orb, entrambi reperibili abbastanza facilmente. Il primo ci permetterà di svolgere il ruolo di blue phantom, il secondo quello di black phantom. Entrambi i ruoli hanno un unico scopo e cioè quello di ottenere Punti Umanità: il blue phantom li ottiene aiutando altri giocatori a uccidere i boss delle varie aree di gioco; il black phantom li ottiene invadendo le partite e uccidendo gli altri giocatori.

Coop. La soapstone, una volta usata, vi permetterà di lasciare per terra una scritta bianca, visibile sia a voi, sia a qualunque altro giocatore online che si trova, nella sua partita, vicino al punto dove avete lasciato la scritta. Il messaggio che lasciate è sostanzialmente una offerta d’aiuto, è come se steste inviando un’offerta di creare un gruppo aperta a chiunque voglia accettarla. I giocatori (in forma umana e non in forma non-morto) potranno vedere il vostro messaggio e usarlo per evocare voi, in forma di fantasma blu, nella loro partita. A quel punto sarete effettivamente insieme, in gruppo, e potrete aiutarvi a vicenda per arrivare al boss dell’area e ucciderlo. Se uno dei due giocatori muore in qualunque momento, oppure se riuscite a uccidere il boss, il ‘legame’ tra di voi si spezzerà e il fantasma blu tornerà nella sua partita, senza alcuna penalità per alcuno dei due.

Attenzione: i progressi di gioco vengono salvati esclusivamente per il giocatore ‘evocante’, non per il blue phantom ‘evocato’. Quindi se io vengo evocato come blue phantom nella partita di Piergianni, e lo aiuto a uccidere il boss dell’area, quando tornerò nella mia partita per me il boss sarà ancora lì, inviolato, mentre per Piergianni sarà scomparso. In base alla stessa logica però, facendo il blue phantom potrò rifare gli stessi boss tutte le volte che voglio, perché tanto li farò nelle partite altrui (non ne avrò però alcun beneficio tranne l’aumento di humanity, e naturalmente il divertimento in sé).

Una piccola nota: questo sistema di coop è concepito per essere utilizzato in modo occasionale, e non per impostare l’intero gioco come un multiplayer a più persone. Questo implica, ad esempio, che due amici che volessero giocare insieme a Dark Souls dall’inizio alla fine avrebbero qualche difficoltà logistica. Non c’è un sistema di inviti o di gruppo al di fuori dell’uso della soapstone. Quindi, se io e Gianni vogliamo giocare insieme, l’unico modo è che uno dei due piazzi la sua bella scrittina bianca da qualche parte, che l’altro la trovi e evochi il suo amico. Se uno dei due muore, oppure se il boss di turno viene sconfitto, il blue phantom tornerà nella sua partita e bisognerà rimettere la scrittina a terra per evocarlo. Se volete mettervi d’accordo per giocare con un amico, il consiglio è quello di mettere le scrittine in luoghi un po’ discreti, perché non c’è nulla che impedisca a un perfetto sconosciuto di trovare il messaggio prima del vostro amico ed evocarvi nella sua partita senza che voi possiate farci molto.

Pvp. La pietra rossa vi permetterà di invadere le partite altrui, trasformandovi in un fantasma nero assetato di sangue. Potrete invadere solo le partite di chi è in forma umana (ha speso cioè un punto umanità per annullare la sua condizione di non morto – vedi pagina Statistiche). Questo significa che da un lato se giocate in forma undead, come dovreste per la maggior parte del tempo, siete perfettamente al riparo da qualunque invasore e non correte rischi; dall’altro significa anche che, poiché solo i giocatori in human form possono evocare nel loro mondo i fantasmi blu, invadendo il mondo di qualcuno è possibile trovarci dentro non solo la vostra vittima, ma anche un suo alleato… insomma, invadete a vostro rischio e pericolo

Uccidendo il giocatore invaso verrete riportati nel vostro mondo con un punto umanità guadagnato e forse una percentuale delle anime che la vostra vittima aveva al momento della sua morte (non confermato, ma era così in Demon’s Souls). Se l’invasione andrà male invece, dovreste tornare al vostro mondo senza penalità, ma al momento anche questo non è certo (purtroppo giocando la promo prima della release è molto difficile valutare gli aspetti multiplayer del gioco). In Demon’s Souls non c’erano penalità per essere uccisi nel corso di un’invasione, a patto che a uccidervi fosse un giocatore: morire per cause ambientali, come ad esempio una caduta fatale,comportava la perdita di almeno un livello di esperienza.

 
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