Uncharted 3 beta: combattimenti frenetici e agilità
Personalmente, ho sempre considerato la saga di Uncharted prettamente orientata al single-player. È lì che le avventure di Drake sono entrate nel 'mito'. Tuttavia, mi sono accostato a questa prova di multiplayer con molta curiosità, visto che sarei stato di fronte alla risposta Sony a Gears of War 3.
di Stefano Carnevali pubblicato il 04 Luglio 2011 nel canale VideogamesSony
Beta
Il test offerto da Naughty Dog durerà dal 28 giugno al 13 luglio. In queste due settimane, si potranno provare un discreto numero di modalità (deathmatch, team deathmatch, 3-team deathmatch, partite a obiettivi, cattura il tesoro, modalità a scommesse, 3 modalità cooperative).
Le varie tipologie si ‘sbloccheranno’ secondo un calendario preciso. Progressivamente, si avranno anche differenti mappe in cui giocare. A seconda della modalità scelta, i giocatori online potranno essere 10, 6 oppure 8.
Attualmente, le mappe a disposizione sono Airstrip e Chateau. La prima vede, inizialmente, i‘buoni’ difendere un aereo in decollo dall’assalto dei predoni. Dopo un divertente preambolo di combattimento nella stiva del velivolo e sui camion che lo inseguono – a decollo avvenuto – la scena e l’azione si sposteranno in un piccolo aeroporto, tra hangar e magazzini. La seconda mappa, invece, si apre con i ‘cattivi’ che appiccheranno fuoco a una antica magione, in profondo stato di abbandono. I combattimenti si svolgeranno per intero nel maniero e nei suoi giardini.
Le mappe funzionano e sono ispirate: la sezione ‘dinamica’ tra camion e aereo, non è nulla di miracoloso, ma funziona e dà un senso di novità. Tanto lo scenario aeroportuale, quanto quello nella villa sono pensati bene: multilivello e ricchi di percorsi alternativi, offrono al giocatore numerose occasioni per utilizzare le capacità di scalata dei personaggi, vero marchio di fabbrica della serie. Particolare menzione di merito, va ai giochi di chiaro-scuro: realizzati bene e, soprattutto, credibilmente. Gli scenari sono luminosi e colorati, spesso graziati da un sole tropicale. Del tutto plausibile, allora, che – quando si passi dal chiaro al buio – serva qualche istante per tornare a vedere distintamente.
Detto dei rilevanti giochi di luce, il comparto tecnico di questa beta è soddisfacente, anche se non stupefacente. Non c’è un grandissimo salto in avanti, rispetto al precedente capitolo della saga di Drake. Ma, forse, non è una beta multiplayer la sezione in cui ci si può ‘meravigliare tecnologicamente’. Dal punto di vista audio, dopo dei problemi iniziali (il gioco era muto), si è potuta esperire una colonna sonora ispirata, ma soprattutto buoni effetti ambientali (esclusi quelli delle armi, che sanno un po’ di ‘finto’). Generalmente, mentre si gioca, non c’è musica. La colonna sonora si ‘attiva’ solo quando avvengono fatti particolari, o quando qualche squadra ‘innesca’ qualche bonus.
L’esperienza di gioco è molto frenetica. Uncharted 3 offre un buon sistema di coperture e fuoco da postazioni protette, ma esse non bastano: gli spot da cui sparare sono troppi e sempre multilivello, le abilità di movimento dei personaggi sono davvero elevate. Per cui non sarete mai al sicuro. Come accade spesso nei titoli in terza persona, sarà molto più facile compiere evoluzioni, salti, tuffi e arrampicate, che proteggersi le spalle: girarsi e guardarsi attorno è complicato. Ecco allora una possibile ‘tara’ dell’impianto di gioco: le aggressioni corpo a corpo, infatti, risultano più efficaci di quelle con le armi. Questo, sia per l’enunciata ‘goffaggine’ dei personaggi nei movimenti minimi (se vi fate sorprendere, insomma, siete ‘fritti’), sia perché il livello dei danni causato dai proiettili pare piuttosto basso.