Zombie Survival RPG: parola d'ordine profondità
Dead State è un gioco di ruolo a turni basato su uno scenario apocalittico con li zombie. Il progetto è diretto da Brian Mitsoda: ex Black Isle, ex Troika, ex Obsidian Entertainment, nonché la mente dietro al bellissimo Vampire The Masquerade: Bloodlines.
di Jonathan Russo pubblicato il 13 Aprile 2011 nel canale VideogamesBrian Mitsoda
Gli amanti degli rpg dovrebbero conoscere bene il nome di Brian Mitsoda: ex Black Isle, ex Troika, ex Obsidian Entertainment, nonché la mente dietro al bellissimo Vampire The Masquerade: Bloodlines. Da tempo Mitsoda ha lasciato le software house mainstream e ha fondato una sua compagnia indie, la Doublebear Productions, con sede a Seattle.
Primo progetto per questa nuova avventura, neanche a dirlo, è un rpg, il cui nome è rimasto fino allo scorso dicembre nascosto dietro la sigla “Zrpg”. La Z stava per ‘zombie’, e oggi sappiamo che questo ‘zombie rpg’ avrà ufficialmente il nome “Dead State”.
La prima domanda da chiedersi è: c’è davvero bisogno di un altro gioco di zombie, visto che il panorama degli ultimi anni è stato tutto fuorché avaro di titoli a tema? Molti risponderebbero che di zombie non ce ne sono mai abbastanza, ma al di là dei gusti Dead State promette qualcosa di molto diverso dagli altri titoli. Per dirla con le parole del lead designer Mitosda, “Dead State non sarà proprio un gioco sugli zombie, ma piuttosto sulla crisi, su un disastro, e su come gli uomini reagiscono alla situazione”. Non il solito zibaldone di metodi cruenti e fantasiosi per far strage di cadaveri ambulanti, insomma, ma qualcosa di più profondo che mira a mettere il giocatore di fronte a scelte, conseguenze, e difficoltà che vanno oltre alla “semplice” gestione dell’epidemia di morti viventi.
Sempre secondo Mitsoda “solitamente i giochi di questo tipo ti mettono di fronte a uno scenario alla ‘Notte dei morti viventi’, con l’obiettivo di sopravvivere a un’ondata, a una settimana, a una notte oppure a un livello. Dead State invece comporterà un impegno a lungo termine: c’è stata un’apocalisse, per quanto ne sappiamo la civiltà è alla fine, e l’unica certezza vera e propria è che i morti camminano per le strade”. Il gioco parte da qui, e quello che viene dopo, promettono da Doublebear, punta dritto al cuore dei giocatori.