Zombie Survival RPG: parola d'ordine profondità
Dead State è un gioco di ruolo a turni basato su uno scenario apocalittico con li zombie. Il progetto è diretto da Brian Mitsoda: ex Black Isle, ex Troika, ex Obsidian Entertainment, nonché la mente dietro al bellissimo Vampire The Masquerade: Bloodlines.
di Jonathan Russo pubblicato il 13 Aprile 2011 nel canale VideogamesCosa aspettarsi sul piano tecnico
Non c’è da aspettarsi un gioco next-gen, e questo è fuori discussione. In realtà su questo aspetto c’è poco da dire al momento, dato che i primi screen un po’ corposi di Dead State sono appena stati rilasciati, e di lavoro ce n’è ancora tanto.
Il gioco della Doublebear è sviluppato da un piccolo team che sfrutta il Torque 3d engine, lo stesso motore (con tanto di tool ‘prestati’) utilizzato per Age of Decadence, un altro rpg indie sviluppato da Iron Tower Studios, a cui Dead State è in qualche modo ‘gemellato’. Dai primi screenshot il lavoro svolto sembra pulito e piacevole, anche se ovviamente molto retrò e quindi poco adatto a chi cerca solo l’eccellenza grafica e tecnica.
Inutile dire, però, che questo non è comunque il target di pubblico cercato da Mitsoda e soci: Dead State è in tutto e per tutto un prodotto volutamente old-style, che vuole intercettare quella fascia di vecchi giocatori amanti dei titoli lunghi, complessi, pieni di sfaccettature, disposti a investire una gran quantità di tempo per scoprire tutte le possibilità che il gioco offre. Soprattutto, Dead State promette di concentrarsi più sulla mente e sul cuore che sui cosiddetti ‘eye-candy’. Il giocatore ideale di Dead State è insomma quello che volutamente sacrifica i requisiti di sistema per avere un’esperienza di gioco più profonda sul piano emozionale. Per tutti questi giocatori, Dead State è senza ombra di dubbio un titolo da tener d’occhio.
L’unico aspetto su cui è lecito al momento avere ancora riserve è lo stato in cui il gioco verrà rilasciato, quando verrà rilasciato (difficilmente entro la fine dell’anno). Questo perché per quanto Brian Mitsoda abbia creato una buona nicchia di fan grazie al suo indiscutibilmente ottimo lavoro di scrittore in Vampire: Bloodlines, c’è anche da dire che i giochi a cui l’ex Black Isles ha attivamente partecipato non erano privi di problemi. Nel caso di Bloodlines, ad esempio, a fronte di una spettacolare profondità nella varietà di gioco, c’era una quantità di bug davvero non indifferente.
Più recentemente, Mitsoda ha preso parte al progetto Alpha Protocol con Obsidian, progetto sostanzialmente fallito dato che nonostante le promesse il titolo è risultato decisamente mediocre (e a questo riguardo era sorta una polemica proprio attorno a Mitsoda, che pare abbia lasciato il progetto e la Obsidian proprio lamentando un indirizzo completamente errato sullo sviluppo del gioco).
Insomma le premesse (e le promesse) ci sono tutte, ma questa volta, considerando che il lavoro è svolto tutto in-house e senza alcun publisher col fiato sul collo dei programmatori, è bene sperare che il gioco esca per quanto possibile senza sbavature.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDi primo acchito sembrerebbe interessante.
E non può far altro che assomigliare a Fallout: dopotutto Brian Mitsoda era nei Black Isle Studio, i creatori di Fallout, e questo è bene.
Interessante il nome della nuova società: "Doublebear Productions"... ci mancava poco che la chiamasse "Doubleheaded Bear Productions" o "NCR Studios"... Fallout è eterno!
WAR, WAR NEVER CHANGES.
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