Total War torna nel feudalesimo con Shogun 2

Total War torna nel feudalesimo con Shogun 2

I tanti pregi e i pochi difetti di una serie che ormai tocca vette qualitative di rilievo. Vediamo quali sono le novità di questo secondo Shogun, che principalmente ha l'obiettivo di riproporre lo scenario del primo Total War, condendolo con tutte le novità al gameplay introdotte successivamente.

di pubblicato il nel canale Videogames
Total War
 

Multiplayer

The Creative Assembly si è concentrata lungamente sul multiplayer di Shogun 2 Total War, che così risulta molto più approfondito rispetto alle equivalenti componenti dei predecessori. Ci sono due modalità di gioco multiplayer: la campagna multigiocatore e la carriera dell'Avatar. Esauriamo velocemente il discorso che riguarda la prima perché sostanzialmente viene riprodotta la stessa struttura di gioco presente in Napoleon Total War. Si tratta, infatti, della modalità cooperativa in cui due giocatori possono collaborare per la conquista delle province del Giappone.

Campagna multigiocatore si può affrontare nel formato breve, in cui viene richiesta la conquista di 25 province, o nel formato lungo, in cui occorre conquistare tutte e 60 le province del Giappone. Una provincia deve essere posseduta dall'uno o dall'altro giocatore, e nel caso della campagna breve occorre conquistare specifiche province. Campagna multigiocatore, inoltre, si può affrontare anche in modalità competitiva: l'obiettivo in questo caso è conquistare la provincia di origine dell'altro giocatore.

Ma la modalità principale del multiplayer di Shogun 2 Total War è ovviamente la carriera dell'Avatar, costruita da zero da The Creative Assembly e basata su mappa persistente e sulla progressione. L'obiettivo principale di questa modalità di gioco è quello di dare un contesto al gioco multiplayer e di fare in modo che a lungo andare il giocatore abbia un esercito che esplicita nelle sue caratteristiche le scelte e le decisioni prese dal giocatore nel corso della carriera.

Per iniziare viene chiesto al giocatore di scegliere un emblema e una delle province del Giappone. A seconda della provincia scelta si hanno dei bonus iniziali: si potrebbe, ad esempio, disporre sin da subito di una particolare unità di cavalleria piuttosto che di arcieri. Shogun 2 integra un sistema di generazione automatica dei clan, che risulta evidente nella componente multiplayer ma che entra in funzione anche nel single player visto che, come abbiamo visto nelle pagine precedenti, possono essere creati dei clan nel corso della storia.

L'Avatar ha delle abilità gestite da un albero simile a quello dell'albero delle abilità del generale del single player. Vincendo le partite e accumulando esperienza si può accedere a nuove abilità e personalizzare quindi il rendimento dell'Avatar sul campo di battaglia. Acquisire punti esperienza, inoltre, consente di sbloccare anche delle armature per l'Avatar, che possono essere selezionate e indossate, modificando l'aspetto dell'Avatar sia nella relativa schermata che una volta che si trova sul campo di battaglia. Le armature, inoltre, conferiscono nuovi punti di forza all'Avatar.

Si sbloccano anche i servitori. Al primo livello di esperienza c'è solo un servitore per Avatar, ma con l'acquisire esperienza si sbloccano nuovi slot per i servitori, per un massimo di cinque. Ogni servitore assegna bonus speciali a specifiche parti dell'esercito come vantaggi in attacco o in difesa, maggiore precisione, la possibilità di rilevare le unità del nemico nascoste, più velocità negli spostamenti, unità speciali, e così via.

L'Avatar dispone anche dei gettoni del clan, che si guadagano portando a compimento gli obiettivi del clan (di cui parleremo nei prossimi paragrafi). I gettoni consentono di conferire nuove abilità alle unità veterano (ovvero le unità che acquisiscono esperienza sul campo di battaglia), oltre che di riassegnare le abilità dell'Avatar.

 
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