Torna Deus Ex: bioingegneria rpg in salsa stealth
Resoconto del test di circa tre ore con il nuovo atteso action rpg di Eidos Montreal. Deus Ex torna con un nuovo scenario, nuovi personaggi e una nuova storia, ma è rimasto qualcosa di piuttosto evidente di quello che era una volta.
di Stefano Carnevali pubblicato il 24 Febbraio 2011 nel canale VideogamesUn futuro prossimo. E lacerato
La nuova incarnazione di Deus Ex è ambientata nel 2027. Un futuro prossimo in cui il mondo non è stravolto, rispetto a quello di oggi, ma le novità scientifiche ci sono. E le mode sono notevolmente cambiate.
La società appare maggiormente divisa e stratificata. Le differenze tra le classi si sono acuite, così come quelle tra i paesi sviluppati e quelli più poveri. Lo sviluppo degli edifici prosegue sempre più in verticale, le comunicazioni interne alle città avvengono ancora su strada e su ruota, ma è sempre più semplice spostarsi via aria. Le metropoli, nel 2027, sono maggiormente cupe, fumose e claustrofobiche. I tablet si sono definitivamente imposti come lo standard della comunicazione. Le persone si vestono seguendo un elegante stile, che ha manifesti richiami all’abbigliamento di epoca vittoriana.
In questo futuro prossimo, la principale innovazione scientifica riguarda le modifiche che si possono applicare al corpo umano, per migliorarne prestazioni, resistenza e resa. Si tratta di un complesso – e costosissimo – sistema di interventi psico-fisici, che le grandi multinazionali di settore mettono a disposizione di ciascun essere umano. Se se lo può permettere. E questo ‘gioco a fare Dio’, come inevitabile, ha scatenato le polemiche più accese: feroci e violenti dibattiti tra favorevoli e abolizionisti, infatti, si sono sviluppati in tutto il pianeta. Soprattutto, come prevedibile, negli Usa, dove il Presidente è sotto enorme pressione. Intendiamoci, il mondo del 2027 non è nel caos totale, ma la tensione è forte e palpabile.
Insomma, i ragazzi di Eidos Monteral hanno preparato un setting solido e intrigante per il loro nuovo titolo, su cui sembrano puntare molto. E questo è davvero un buon segnale, visto che per creare un’esperienza memorabile, è necessario far muovere il giocatore in un contesto e in una vicenda profondi e interessanti.