Dead Space 2: viaggio in un mondo di paura

Dead Space 2: viaggio in un mondo di paura

Le nostre impressioni sul nuovo action in terza persona sviluppato da Visceral Games. Da una parte la riproposizione del gameplay del predecessore, dall'altra un nuovo mondo di paura che trae vantaggi da sofisticate tecniche narrative.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Storia

Uscito nell'ottobre del 2008, il primo Dead Space si rivelò la sorpresa che non ti aspetti. Nonostante fosse prodotto dal colosso Electronic Arts, il gioco non venne pubblicizzato in maniera insistente come accade per tutti i titoli Tripla A, con il risultato che i giocatori non si aspettavano il prodotto di grande qualità come si è poi rivelato. Dead Space colpiva sul piano del gameplay, con tante innovazioni per il genere action in terza persona, e soprattutto per la tensione che trasmetteva al giocatore, proponendo spazi sempre bui e angusti e tutta una serie di immagini splatter ampiamente cruente.

Proprio le componenti emozionale, legata principalmente alla tensione, e narrativa sono le più curate in Dead Space 2. Le vicende sono strettamente legate a quelle del predecessore. I due giochi sono ambientati nel XXVI secolo, quando l'umanità ha ormai consumato tutte le risorse presenti sul pianeta Terra. Diverse multinazionali prendono il controllo e decidono di andare alla conquista dello spazio per procurarsi le risorse che servono.

L'Ishimura è la nave spaziale del capitano Benjamin Mathius che, come tante altre, ha apparentemente la missione di investigare sui pianeti alla ricerca di nuove risorse energetiche. In realtà, Mathius è venuto a conoscenza del fatto che su Aegis VII si trova un manufatto di origine aliena conosciuto come Marchio. Il manufatto, secondo la Chiesa di Unitology di cui Mathius è un seguace, consente di dare agli uomini l'immortalità.

In realtà il Marchio è guidato da un'entità conosciuta come Unica Mente, che trasforma in aberranti esseri deformati tutti gli umani che si avvicinano a essa. Le deformazioni rendono gli umani dei mostri, assetati del sangue di altri umani, che acquisiranno il nome di necromorfi. L'infezione si diffonde sull'Ishimura e, all'inizio del primo capitolo di Dead Space, prende il sopravvento dell'intero equipaggio. L'ufficiale Kyne uccide il capitano Mathius e decide di sacrificare l'Ishimura per isolare l'infezione: sabota quindi i sistemi di comunicazione e le navette di salvataggio.

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Quindi, la nave Kellion viene mandata dalla Terra per scoprire cosa è successo sull'Ishimura. L'ingegnere Isaac Clarke fa parte di questa spedizione e, oltre che rispondere agli ordini, vuole sapere del destino dell'Ishimura perché lavora su essa la fidanzata Nicole. Lo stesso Isaac ha spinto Nicole a proseguire nelle ricerche sull'Ishimura, e quindi si sente in colpa per le sue insistenze.

All'inizio di Dead Space 2, Isaac non si è ancora liberato dei rimorsi. La vicinanza del Marchio lo induce a pensare alla fidanzata, che adesso, trasformata in un mostro, è la principale alleata del manufatto. Quest'ultimo mira a ridurre in schiavitù l'intera umanità: facendo perdere il controllo ai suoi bersagli, riducendoli alla follia, li conduce a sé. Il tutto fa parte di un piano definito Convergenza, che in Dead Space 2 perseguono anche alcuni umani, che mirano ad ottenere il pieno potere dal Marchio.

Il gioco è ambientato nella densamente popolata metropoli Sprawl, che si trova su Titan, una luna di Saturno. Clarke sente di essere lui il prescelto per fermare l'invasione dei necromorfi, ma ovviamente è spinto a proseguire anche per liberarsi degli incubi legati alla fidanzata. Un'organizzazione governativa, giudata dallo spregiudicato Tiedemann, intende portare a compimento la Convergenza, riprendendo il piano che era stato nel primo capitolo di Mathius.

Il percorso di Isaac sarà un percorso di orrore e di crisi psicologica, un tormentato cammino che da una parte lo induce a salvare l'umanità dall'invasione aliena e dall'altra a liberarsi del ricordo della fidanzata. Il tutto corredato dall'incessante presenza dei necromorfi, che generano tutta una serie di momenti di tensione attraverso le loro apparizioni improvvise.

I due Dead Space sono sviluppati da Visceral Games su tecnologia sviluppata internamente. Ai tempi del primo Dead Space la software house era conosciuta come EA Redwood Shores, si trattava della branchia tecnica dell'enorme stabilimento che fa da headquarter di Electronic Arts. I giochi di maggiore successo in questa prima fase sono Il Padrino (2006) e The Simpsons Game (2007), oltre ovviamente a Dead Space. Nel 2009 arriva l'insoddisfacente Il Padrino Parte II. Il primo capitolo de Il Padrino segna il debutto della piattaforma tecnologica proprietaria di Visceral Games, poi evoluta fino ai due Dead Space, che offrono un impatto grafico sicuramente notevole.

Nel 2010 EA Redwood Shores diventa Visceral Games e arriva Dante's Inferno. Il resto è storia dei giorni nostri con Dead Space 2. Oggi Visceral Games è al lavoro su un nuovo progetto per PlayStation 3 e XBox 360, del quale però si conoscono pochissimi dettagli, se non che si chiamerà The Ripper.

 
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