Consolizzazione o naturale evoluzione?
Parallelamente all'avvento delle console di nuova generazione, i videogiochi hanno subito un processo di evidente cambiamento. Semplificando molto, si potrebbe dire che questo processo ha portato principalmente a una certa semplificazione. Ma in che senso semplificazione? C'è chi si lamenta dell'eccessiva brevità di alcuni giochi, chi della presenza di elementi d'aiuto che impediscono di rimanere bloccati e di proseguire comunque.
di Rosario Grasso pubblicato il 07 Gennaio 2011 nel canale Videogames
56 Commenti
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Quindi il giocatore PC medio è lo stesso di quello console, inutile innalzarlo a qualcosa di superiore... su PC vendono gli fps multiplayer, i giochi casual e i mmorpg, come su console. Tutto il resto è di nicchia e spesso e volentieri fallisce.
Esiste un appiattimento dei videogiochi PC su standard console (consolizzazione) o no?
No, non esiste nessun appiattimento... al massimo ora ci sono più livelli di difficoltà e più aiuti (spesso disattivabili) per chi non ha ore da buttare su un videogioco.
Ah, quindi Penumbra ha un sistema di controllo immediato? Non mi sembrava... e neppure Amnesia. Anche perché se fosse così, l'avrei chiamato Doom 4
Si certo... sistemi di controllo immediatissimi... System Shock comunque non è un survival horror, forse il secondo ma relativamente.
Sto parlando di single player, Halo paragonamelo agli FPS che c'erano al tempo, anche su PC... non a un gioco uscito anni dopo sviluppato per il multiplayer dalla miglior software house sul pianeta.
http://www.youtube.com/watch?v=sUD9UoPj1Ds
L'ho finito su PC, col mouse, mai avuto un problema... e ripeto, non deve essere Doom 4, altrimenti perde tutto quello che ha in più degli altri, la tensione. Non deve essere facile affettare i nemici, perché non sei Rambo o Commando, ma un normale ingegnere...
Ma questo non entra in testa alla gente, c'è poco da fare...
Basti guardare cosa hanno fatto alla saga di "the elder scroll": Morrowind capolavoro assoluto, bellissima storia, sistema di inventario funzionalissimo....... e la mappa....senza segnaposto,che per capire dove dovevi andare dovevi usare quella di carta all'interno della confezione. Poi guardo oblivion e mi metto a piangere per la semplificazione che hanno apportato.
Comunque di giochi profondi come trama qualcosa ancora si trova, soprattutto nelle produzioni russe e polacche, tipo: metro2033 e cryostasis
Quello che ha di veramente positivo Morrowind è la sensazione di immersione, vastità e libertà che riesce a trasmettere nel giocatore e, difatti, ogni tanto una partitina me la faccio riprendendo un vecchio salvataggio solo per questo motivo, complici anche le belle e rilassanti musiche e le varie mod di "restyiling" grafico, che l'hanno reso decisamente più appetibile. Ma poi, puntualmente, vengo preso da altri giochi che sono decisamente più coinvolgenti nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi, anche se poi sono molto più limitati nella struttura...
Oblivion ce l'ho, ma non l'ho mai iniziato, perché mi pare brutto farlo senza prima aver finito il predecessore, però da una partitina veloce che feci tempo fa, mi pare di ricordare un sistema di combattimento finalmente più appagante. Che poi il gioco sia meno vasto di Morrowind, non è detto che sia un difetto, ammesso però che siano riusciti a creare scenari, trama e personaggi più avvincenti. Già il fatto che si possa andare a cavallo, comunque, è un bel vantaggio.
Relativamente al discorso "consolizzazione" io direi che non sempre esso è sinonimo di "facilità" ed "immediatezza", specie nella generazione di console passata. Potrei citare, ad esempio, tutta una serie di jrpg che non sono certo "facili", ma che comunque presentano una buona storia. Poi ci sono stati anche dei capolavori stilistici e di giocabilità, quali ad esempio Okami, che però stranamente non mi pare abbia venduto più di tanto. Forse il punto è che la gente vuole sempre più la pappa pronta, il mordi e fuggi, e quindi vuole subito essere immersa nel pieno dell'azione, senza voler rinunciare ad una grafica spacca-mascella e ad una storia emozionante, purché non ci siano troppi neuroni da dover metter in attività... Ed ecco che il mercato si riempie di cloni di God of War ed fps guerrafondai che mi sembrano tutti uguali al primo Medal of Honour uscito su PC tanti anni fa. Persino Dragon Age 2 è stato reso più action (anche se poi gli sviluppatori hanno assicurato che ci si potrà giocare anche alla vecchia maniera), e l'ultimo Final Fantasy, da quel che ho letto, pare sarà il più lineare della serie.
Allora il PC era una cosa e le console un'altra.
Giochi diversi, lenti e riflessivi da una parte, frenetici dall'altra.
Oggi un gioco DEVE essere 3D, cosa non sempre positiva a mio parere.
Deve avere una grafica da urlo.
Deve essere bello su console ma meglio su PC perchè l'HW è più potente.
Poi ci chiediamo perchè esce un gioco decente all'anno quando va bene..
1990 - Monkey Island 1
1991 - Monkey Island 2
1992 - Alone In The Dark (spunta il 3d), Wolf3d, Dune
1993 - Doom (quasi 3d)
1995 - Command & Conquer
Cinque annate che hanno segnato la storia dei videogiochi
La loro pochezza tecnica, macchinosità e lentezza è fin troppo palese e difficilmente si è spinti a perderci del nostro (fin troppo prezioso) tempo.
Oggi ci sollazziamo con nomi del calibro di Mafia 2, Fallout 3, New World 2, Call of Duty, Dragon Age Origins, Bioshock 2, e sinceramente, a parte l'effettivo "impoverimento di contenuti" e "semplificazione", in quanto divertimento non c'è però nulla di cui lamentarsi.
Anzi mezz'ora a gironzolare nel Vault 34 senza scopo che a guardare orribili pixel di dubbia forma nel tentativo di ritrovare una magia che esiste solo in cuor nostro forgiata dal ricordo. IMHO :o)
Per il resto sulla diatriba PC vs CONSOLES si versano sempre km di inchiostro digitale, io preferisco rifugiarmi in un più semplice "de gustibus". A me piacciono di più i giochi per pc, mouse o non mouse, è una questione di profondità, di generi disponibili, di caratteristiche che prediligo.
Quello che non condivido è il contenuto dell'articolo, in cui si parla della riduzione di libertà d'azione in favore della coerenza narrativa come di un trend oggettivamente positivo...non sono affatto d'accordo, imho è appunto una questione di gusti: io per dire mi sento molto più emotivamente coinvolto giocando ad Arma2, dove sono io a dover capire il mondo intorno a me ed agire di conseguenza venendo pilotato poco o nulla, che in uno degli ultimi Call of Duty, talmente scriptati che sembra di andare avanti in un film in cui i nemici quasi si ammazzano da soli...come ho scritto qualche post fa se voglio vedere un film mi guardo un film.
Non nego che la forte consolizzazione del mondo pc infastidisca anche me, ma considerando che il tempo per giocare diminuisce sempre più velocemente della lunghezza della lista di titoli che meritano, sopravviverò
[SIZE="1"]Ok, in verità un po di naturale senso di superiorità da pcista non posso negarlo.... per esempio quando ho visto che in Oblivion, imho il gioco simbolo della consolizzazione e dei suoi aspetti negativi, i mostri livellavano col pg, mi sono francamente caduti i maroni....veramente un utente di xbox non è in grado di digerire che in certe zone della mappa ci puoi andare solo quando sei in grado di randellare chi ci fa la guardia??[/SIZE]
Veramente, il simbolo della consolizzazione è l'esatto opposto... e cioè arrivare a boss invincibili e dover passare ore ed ore a farmare punti esperienza per arrivare al livello necessario per sconfiggerli.
Quella cagata colossale di Oblivion era la soluzione di Bethesda alle critiche dei giocatori, per cui Morrowind diventava troppo semplice ad alti livelli... furbi
Guardate che quello che non avete capito è che il danno non è la consolizzazione, ma semmai la massificazione... i giochi PS1, Dreamcast, Nintendo 64 erano giochi che avevano un determinato target, è vero, diverso da quello PC... ma non erano asslutamente semplici o per tanti, anzi... erano spesso e volentieri difficili e richiedevano una certa dedizione. Esattamente come i giochi, diversi di genere, per PC.
Ma da qualche anno a questa parte, i giochi vanno verso un massificazione globale... e alla massa piace vincere facile, motivo per cui compra le console... attacca e gioca.
Ma questo non è da confondere con i "consolari" che son giocatori appassionati quanto i "Pcisti"... anzi, dal mio punto di vista, un vero appassionato di videogiochi dovrebbe possedere il più possibile di macchine da gioco e provare ogni cosa.
Gli sviluppatori, anziché copiare dal cinema, dovrebbero capire che cosa sia un videogioco... e sfruttare le immense possibilità che ha anche per narrare la storia, in maniera che sia il giocatore a carpirla giocando, non che si debba mettere seduto per metà del tempo a osservare... a questo punto, se permettete, mi guardo un bel film, con attori in carne e ossa.
Il videogioco è tutta un'altra cosa... e infatti Heavy Rain non è un videogioco...
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