Vanquish: sparatutto e coperture in chiave orientale
È un interessante sparatutto raccontato con stile visivo orientale ma con contenuti occidentali. Il suo autore è Shinji Mikami, icona del mondo dei videogiochi grazie al suo impegno nella serie Resident Evil.
di Rosario Grasso pubblicato il 17 Settembre 2010 nel canale VideogamesResident Evil
Chi è Shinji Mikami?
Dire Shinji Mikami principalmente equivale a dire Resident Evil. La classica serie di survival horror, infatti, nasce dal suo genio creativo, poi riconfermato con tanti altri videogiochi come Viewtiful Joe, Devil May Cry e Ace Attorney.
Mikami raggiunge Capcom nel 1990 e all'inizio si dedica a un gioco a quiz chiamato Capcom Quiz: Hatena? per piattaforma Game Boy Advance. In seguito lavora su tre giochi licenziati da Disney: Chi ha Incastrato Roger Rabbit? per Game Boy, Aladdin per Snes e Goof Troop ancora per Snes. Successivamente si dedica anche a un gioco sulla Formula 1, cancellato poi dalla compagnia dopo otto mesi di sviluppo.
Dopo la fine dei lavori su Goof Troop, Mikami inizia a sviluppare un gioco d'avventura horror ambientato in una casa infestata e destinato alle piattaforme PlayStation e Sega Saturn. L'idea nasce da Sweet Home, un gioco precedente per Nes basato su un film giapponese con lo stesso titolo. Nasce Bio Hazard, Resident Evil in Occidente, titolo con una grafica all'avanguardia che combina modelli poligonali in tre dimensioni e sfondi pre-renderizzati e che produce tensione nel giocatore con l'insistita presenza degli zombie, ampiamente influenzati da quelli della tradizione cinematografica inaugurata da George A. Romero.
Resident Evil esce nel marzo del 1996 e per promuoverlo i responsabili del marketing di Capcom coniano l'espressione "survival horror", proprio per dare l'idea di azione sofferta mentre si è circondati da oscure minacce. Dopo il successo di Resident Evil, Mikami cambia ruolo e da pianificatore diventa produttore. Con questo ruolo si occupa dei seguiti di Resident Evil, ovvero Resident Evil 2 e Resident Evil 3 Nemesis. Nel 1999 torna a dirigere uno sviluppo per il progetto Dino Crisis.
Dopo il rilascio di Resident Evil 3, Capcom crea lo studio di sviluppo Capcom Production Studio 4 e Mikami ne assume il ruolo di direttore. È il produttore esecutivo di un altro grande successo di quegli anni, Devil May Cry, e poi di Resident Evil Code: Veronica. Quest'ultimo è sviluppato su Dreamcast, che ha un hardware notevolmente superiore a quello della prima PlayStation. Ciò consente di avere, oltre che i modelli poligonali 3D, gli sfondi in 3D calcolati in tempo reale per la prima volta in Resident Evil.
Nel 2000 Mikami ottiene due grandi successi commerciali, sia Code: Veronica che Dino Crisis, infatti, superano il milione di copie vendute, una cifra considerevole per quell'epoca. Nel 2001 esce un'edizione speciale di Code: Veronica, stavolta anche su PlayStation 2, che colma alcune lacune nella storia lasciate dalla precedente versione.
L'anno successivo Mikami prende una controversa decisione, che lo porta ad abbandonare il mondo PlayStation con il quale era stato indissolubilmente legato fino a quel momento, per portare i suoi giochi in esclusiva sulle piattaforme Nintendo. Il risultato dell'accordo è che Resident Evil 4 fu inizialmente un'esclusiva per Nintendo GameCube. È uno dei giochi di Mikami più acclamati, con un responso eccezionale dalla critica del settore e un'ottima resa commerciale che rivitalizzò enormemente l'ultima parte del ciclo vitale di GameCube.
Capcom Production Studio 4, oltre a Resident Evil 4, in quel periodo lavorò su P.N.03, Viewtiful Joe, killer7 e Dead Phoenix, tutti in esclusiva per GameCube. L'insuccesso di P.N.03, bocciato dalle recensioni, induce Mikami a tornare al ruolo di direttore creativo, e quindi si occupa direttamente dello sviluppo degli altri giochi, in primis di Resident Evil 4.
Dopo il successo di Resident Evil 4, Mikami lascia Capcom Production Studio 4 per fondare Clover Studio. Si tratta di un progetto, come sempre del resto quando si parla di Mikami, molto ambizioso che ha come l'obiettivo quello di riunire le menti più creative del panorama videoludico giapponese legato a Capcom. Del progetto Clover Studio, infatti, fanno parte, oltre a Mikami, anche Atsushi Inaba, produttore di Steel Battalion e Viewtiful Joe, e adesso al lavoro su Vanquish, e Hideki Kamiya, direttore di Devil May Cry e Bayonetta.
Sotto etichetta Clover Studio vengono creati Okami, un gioco decisamente originale che riscosse un enorme successo di critica e con il quale il giocatore interagiva attraverso un pennello virtuale (idea dalla quale nasce Epic Mickey di Warren Spector); e God Hand, beat 'em up che parodizza la cultura pop di matrice americana e giapponese. Nel 2007 Mikami lascia Clover Studio per fondare Seeds Inc, poi Platinum Games. Il consiglio di amministrazione di Capcom aveva infatti votato per la chiusura di Clover Studio e con la fondazione della nuova software house Mikami, che è seguito dai fedelissimi Inaba e Kamiya, vuole principalmente lavorare in maniera più indipendente.
Platinum Games avvia tre progetti: MadWorld, Bayonetta e Vanquish. I primi due, ognuno a modo suo, sono dei capolavori. Il dissidio con Capcom, dopo gli anni di grandi successi che abbiamo raccontato, nasce con la chiusura di Clover Studio, con il risultato che adesso i giochi di Mikami e soci sono prodotti dal rivale Sega.
Proprio negli ultimi giorni Mikami ha presentato il suo prossimo progetto dopo Vanquish. Lo ha fatto al Tokyo Game Show: si tratta di Shadows of the Damned, per XBox 360 e PlayStation 3. È prodotto da Electronic Arts e sviluppato insieme a Suda 51 con Unreal Engine 3. In Shadows of the Damned il protagonista Garcia è un di killer di demoni che corre su una motocicletta combattendo contro gli abitanti del sottosuolo.
Vanquish, come vedremo, è uno sparatutto in terza persona basato sulle coperture, con narrazione in stile visivo orientale ma con contenuti occidentali. Abbiamo deciso di parlarne, e di dedicargli il videoarticolo (per la prima volta in 16:9) che trovate in questa pagina, perché è un gioco molto promettente che presenta alcuni spunti innovativi di interesse. Come abbiamo riportato qui, ha ottenuto grandi consensi all'ultimo E3.