Vanquish: sparatutto e coperture in chiave orientale
È un interessante sparatutto raccontato con stile visivo orientale ma con contenuti occidentali. Il suo autore è Shinji Mikami, icona del mondo dei videogiochi grazie al suo impegno nella serie Resident Evil.
di Rosario Grasso pubblicato il 17 Settembre 2010 nel canale VideogamesResident Evil
Grafica, conclusioni
Vanquish si basa su un motore grafico proprietario sviluppato da Platinum Games e pensato principalmente per sfruttare al meglio l'hardware di PlayStation 3. La console di Sony, infatti, è stata considerata come riferimento nel corso dello sviluppo. Abbiamo provato unicamente la versione XBox 360 del gioco, dalla quale sono tratte le immagini su cui abbiamo costruito il videoarticolo. Non c'è parsa deficitaria nel frame rate o nella complessità poligonale, ma non possiamo fare un confronto diretto con la versione PlayStation 3.
La grafica di Vanquish è godibile e le animazioni molto fluide. Il motore grafico si rivela buono soprattutto nelle sequenze di narrazione, con una regia intelligente e la capacità di trasmettere le emozioni dei protagonisti attraverso le animazioni facciali. Il mondo di gioco in-game non è molto definito e le texture sono in bassa risoluzione, ma in compenso la tecnologia è in grado di renderizzare contemporaneamente un numero molto alto di soldati, rendendo le sparatorie realmente concitate. La fisica è gestita dal middleware Havok.
La caratteristica principale del gameplay, come abbiamo detto nel corso dell'articolo, riguarda la sensibilità con la quale il protagonista Sam reagisce agli ordini del giocatore, che produce una velocità di gioco notevolmente sostenuta. Personalmente, le tante decisioni da prendere in pochissimi istanti mi hanno stancato mentalmente dopo qualche minuto di gioco: insomma, mantenere quei ritmi non è cosa semplice.
I due elementi del gameplay più innovativi riguardano la possibilità di attaccare i boss nelle parti deboli, di smembrarli e indebolirli per poi attaccarli con relativa tranquillità; e le coperture mobili, che i nemici gestiti dall'intelligenza artificiale si portano in giro per la mappa e utilizzano all'occorrenza. Sarebbe molto interessante se il giocatore potesse sfruttarle a sua volta.
Per il resto Vanquish è soprattutto un'esercizio di stile sulla scia di Bayonetta. Nel nostro titolo abbiamo parlato di sparatutto in chiave orientale, ma in realtà il team di sviluppo di Shinji Mikami ha voluto creare un prodotto più occidentale dello stesso Bayonetta o di Devil May Cry, e lo si nota soprattutto dalla storia. Ma agli occhi di un giocatore occidentale, lo stile coreografico, spettacolare e sconcertante in alcuni casi, tipico dell'arte giapponese, è decisamente evidente.
Insomma, Vanquish è un prodotto da tenere assolutamente in considerazione, soprattutto se si ha una predilezione per i giochi veloci. Uscirà in Europa il 22 ottobre nei formati PlayStation 3 e XBox 360.
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoma la il raggio solare sa un po troppo di sonda Xindi..guarda caso su sanf francisco
Addio.....
non vedo l'ora!
via la polvere dal 360(grazie per aver creato re 1-2-3-code veronica )
nel 2001 forse... la qualità dei poligoni è aberrante per non parlare delle texture che sono inguardabili... spero non esca su pc sta robaccia.
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