APB: il passo verso il genere MMO di Grand Theft Auto
Primo sguardo al nuovo gioco d'azione su mondo persistente ideato dal creatore di Grand Theft Auto e di Lemmings. Comprende l'intervista a Maurizio Sciglio, Tools and Technology Lead di Realtime Worlds.
di Rosario Grasso pubblicato il 29 Giugno 2010 nel canale VideogamesGrand Theft Auto
Sparatutto, guida e gioco di ruolo
La mappa di APB è molto grande, e quindi non si può andare in giro semplicemente a piedi. In alcuni casi, quindi, diventano fondamentali i veicoli. Come nella tradizionale struttura di Grand Theft Auto, infatti, il gameplay alterna fasi di combattimento a piedi con fasi di guida dei veicoli. Una volta giunti nel luogo dove bisogna svolgere la missione, il nostro personaggio estrarrà un accessorio che gli consente di portare a termine la missione stessa. Ad esempio, se bisogna raccogliere degli indizi su un'auto comincierà a fare fotografie, se bisogna scardinare il lucchetto di una porta procederà con un grimaldello, se deve fare l'hacking di un dispositivo ricorrerà al proprio netbook.
Tutte queste operazioni richiedono del tempo, in cui ci si ritrova inevitabilmente sottoposti all'attacco degli avversari che ricevono dal sistema la missione contraria alla nostra. Servono a questo gli accessori a cui abbiamo fatto menzione prima, riducono queste tempistiche. Una volta, però, che poliziotti e criminali si ritrovano nella stessa zona esplode il conflitto a fuoco.
Le fasi da sparatutto sono simili a quelle dei Gta: si gioca dalla prospettiva in terza persona, si possono usare gli oggetti per ripararsi (ma non ci si può agganciare alle coperture) e bisogna interpretare il quartiere in cui si combatte, in modo da organizzare eventualmente la fuga o per colpire l'avversario da una posizione favorevole. Le sparatorie possono verificarsi anche a bordo dei veicoli, ed è forse in queste condizioni che APB dà il meglio di sé.
Tutti i membri del team possono salire a bordo della vettura: c'è chi guida e chi si erge al di fuori del finestrino per sparare contro gli avversari. Se si muore c'è il tradizionale respawn, che avviene a circa 100 metri dall'obiettivo della missione. APB diventa, quindi, un cerca e distruggi persistente in cui le due fazioni si danno battaglia, con tutte le risorse messe a disposizione dalla classica struttura di gioco in Gta-style, per l'intera mappa di gioco.
Quanto RPG c'è in APB? Abbiamo detto che non ci sono i livelli di esperienza, e non ci sono abilità. Però acquisire reputazione e soldi consente di sbloccare e comprare armi ed equipaggiamento migliori. In molti scontri si verifica lo stallo se una delle due squadre non è superiore in armi o equipaggiamento all'avversario. Dunque, avere armi performanti con un alta velocità di fuoco e sostenuta potenza di fuoco può verificarsi fondamentale. Così come avere veicoli più veloci o equipaggiamento più resistente.
Nella versione beta che abbiamo provato c'erano due mappe di gioco. All'interno della lista delle istanze si può scegliere il server in cui giocare e appunto la mappa. Nel browser delle partite, e parliamo sempre della versione beta di APB, non c'è il riferimento della latenza della connessione, quindi si sceglie semplicemente in base al numero dei giocatori e alla mappa. Una delle due mappe presenta uno scenario urbano residenziale, mentre l'altra è contestualizzata in una zona portuale e industriale.
Si tratta di quartieri della città fittizia San Paro, che è stata modellata su una grossa metropoli costiera degli Stati Uniti. San Paro è popolata anche da personaggi gestiti dall'intelligenza artificiale, che svolgono la propria vita indipendentemente dai giocatori. Raccolgono la posta dalle cassette, leggono il giornale, passeggiano, parlano tra di loro. Il giocatore può uccidere un civile, ma viene perseguitato dalle forze dell'ordine. Si possono, invece, colpire e uccidere solamente gli avversari associati nella missione: non ci sono, dunque, sparatorie con chi si trova sulla mappa e svolge missioni diverse dalla nostra, anche se rimarranno visibili gli effetti del suo operato.
Anche se non si porta a termine con successo una missione si fanno ugualmente dei progressi. Ciascun giocatore conquista comunque una piccola parte di reputazione e qualche soldo. Ovviamente, si progredisce in maniera sensibile solamente se si ha successo nelle missioni, ma APB non è frustrante se non si vince e non richiede tanto tempo per accrescere l'esperienza del personaggio (ci riferiamo allo stancante farming di World of Warcraft). È immediato e divertente sin da subito.
Oltre alle missioni tradizionali, ci sono le "taglie". Sostanzialmente in maniera casuale il sistema ci propone di assaltare una squadra avversaria per mettere fuori combattimento il suo boss. In questi casi bisogna rintracciarlo, eliminare le difese e uccidere il boss. Anche in questi casi è richiesto di portare a termine la missione entro un certo limite di tempo.
Passiamo ai veicoli. In questa prima versione del gioco ci sono diversi mezzi da guidare, come berline, utilitarie, blindati della polizia, vetture sportive, furgoni, e così via. Ogni veicolo ha un suo modello di guida e, come suggeriscono anche i messaggi di aiuto durante i caricamenti, spesso bisogna ricorrere al freno a mano per disegnare opportunamente le curve. La guida è piuttosto divertente, soprattutto durante le sparatorie, ma ci sono dei limiti legati alle latenze delle connessioni a internet, come spiegheremo meglio più avanti.
L'interfaccia di APB ricorda quella dei MMORPG: ci sono tante scritte che ragguagliano sull'andamento della missione, oltre che indicatori 3D che segnalano dove recarsi per portare a compimento la missione e il numero di metri che separano dalla destinazione. In basso a sinistra c'è la chat e a destra la mini-mappa, sopra a sinistra le informazioni sul contatto a cui siamo agganciati e la composizione del team e sopra a destra le indicazioni sull'arma impugnata o sul veicolo se si sta guidando. L'intefaccia è comunque personalizzabile e, addirittura, completamente disattivabile.