Hands on Final Fantasy XIII e intervista al direttore del gioco
Prime impressioni su Final Fantasy XIII, del quale abbiamo provato la versione definitiva in italiano. Nell'articolo descriviamo le caratteristiche di gioco. Abbiamo intervistato Motomu Toriyama, direttore di Final Fantasy XIII, e Yoshinori Kitase, produttore.
di Rosario Grasso pubblicato il 08 Febbraio 2010 nel canale VideogamesATB, Optimum
Final Fantasy XIII è un'esperienza di gioco molto differente rispetto alla tradizione della serie. È decisamente improntata sulla progressività, visto che nuove funzioni vengono sbloccate man mano che si procede, e quindi solamente nei capitoli avanzati dell'esperienza single player si avrà il pieno potenziale del gioco. D'altra parte è un gioco ampiamente "action oriented", con meccaniche di gioco innovative, oltre che guidato sul piano della narrazione, con una grande storia alla base. Tutto questo, come vedremo, svilisce alcune componenti classiche dei giochi di ruolo come l'esplorazione e l'interazione con i personaggi non giocanti e con le città.
Abbiamo provato la versione italiana definitiva di Final Fantasy XIII. Questa risiede su un Blu-ray nel caso di PlayStation 3 e su tre DVD nel caso di XBox 360 e include la sola lingua inglese e i sottotitoli nelle altre lingue, italiano incluso. Avendo avuto modo di giocare in italiano in questo articolo useremo i termini con cui le varie funzioni di gioco e i vari poteri sono stati tradotti. Purtroppo il giapponese non è disponibile nelle versioni occidentali del gioco (il Blu-ray avrebbe la capacità per contenerlo ma evidentemente Square Enix ha voluto rendere uguali le due versioni).
Come tradizione dei Final Fantasy, il giocatore va in giro per la mappa di gioco e, se incontra dei combattenti, entra nella modalità di combattimento che vive di meccaniche di gioco proprie. L'azione è scandita dal cosiddetto Active Time Battle (ATB). Tutto è dinamico, e non ci sono più i turni di Final Fantasy XII. Ciò rende il nuovo capitolo della serie molto veloce e frenetico, oltre che spettacolare da vedere per via delle inquadrature cinematografiche che seguono le evoluzioni dei personaggi impegnati nel combattimento.
A seconda del livello di esperienza la barra dell'ATB si compone di un certo numero di slot. Ogni azione richiede uno specifico numero di slot, quindi nell'arco di tempo scandito dall'ATB si potranno eseguire una, due, tre, o più azioni a seconda del livello di esperienza raggiunto e del numero di slot necessario per ciascuna azione. Le azioni possono essere di differenti tipi: attacchi, uso di oggetti (per curare il resto del team ad esempio), tecniche (per le invocazioni, ad esempio).
Nei combattimenti il giocatore gestisce unicamente il leader del gruppo. Nelle fasi avanzate del gioco si può cambiare il leader accedendo nell'apposito menu. Questo è molto bello da vedere e include grandi avatar animati di ciascun personaggio che mostrano informazioni, statistiche, l'inventario, la mappa, l'archivio e consentono di configurare gli attacchi. Cambiare il leader consente di variare il gameplay e di accedere a nuove invocazioni. Man mano che si procede nell'avventura nuovi personaggi entreranno nella storia e potranno essere selezionati per far parte del party di combattimento. Il party è composto sempre da tre personaggi.
Fino al terzo capitolo il gameplay è molto lineare, in questa parte del gioco l'esperienza è di tipo casual. Square Enix, infatti, ha praticamente escluso la fase esplorativa e l'interazione con i personaggi non giocanti. In specifici punti della mappa ci sono dei terminali (e-shopping) nei quali si può salvare la partita e comprare nuovi oggetti, ma non ci sono più i vendor. Il giocatore, inoltre, deve quasi sempre spostarsi da un punto A a un punto B predeterminati, e non ha libertà di esplorazione. Come dicevamo, Final Fantasy XIII è un'esperienza molto più guidata in cui prevale l'aspetto legato alla caratterizzazione dei personaggi e alla narrazione della storia.
Nel terzo capitolo il giocatore potrà sperimentare gli Optimum, elemento cardine delle meccaniche di gioco di Final Fantasy XIII. Ci sono Optimum offensivi e Optimum difensivi e si può passare dall'uno all'altro in qualsiasi momento della partita con il tasto LB. L'Optimum stabilisce l'atteggiamento del party nel combattimento e può essere configurato. Gli Optimum difensivi consentono di accumulare punti vitali mentre quelli offensivi causano più danni sul nemico e producono la sua crisi. Solamente quando il nemico è in crisi si possono realizzare i colpi critici. Quando il nemico è in crisi si colora di arancione e ciò succede anche nel menu di selezione del nemico da colpire.
I boss più forti hanno un numero di punti vitali molto alto, e quindi non è facile batterli se non si interpreta bene l'andamento del combattimento. Questo comporta agire secondo le caratteristiche del proprio party e quelle del boss, prestando attenzione allo stato dello scontro. Interpretare quello che accade è fondamentale, perché usare un Optimum piuttosto che un altro diventa fondamentale in questi casi. Se il nemico sta attaccando bisogna pensare a difendersi, e impostare magari un Optimum difensivo. Se il nemico è in crisi bisogna sottrargli più punti vitali possibile, passando all'Optimum offensivo.
Gli Optimum sono configurabili. Si può decidere, ad esempio, che uno dei personaggi difende, mentre gli altri due attaccano. Oppure, impostare i personaggi sulla cura, sulle magie o sul potenziamento delle caratteristiche dei compagni. Il giocatore può avere un massimo di otto Optimum da usare in battaglia. Il numero di combinazioni è decisamente elevato e la personalizzazione dell'atteggiamento dei propri combattenti è ai massimi livelli, il che rende i combattimenti molto dinamici, oltre che fondamentale la componente dell'interpretazione dell'andamento della battaglia.