Assassin's Creed II: sandbox game con gameplay variegato?
Abbiamo provato la versione definitiva di Assassin's Creed II. Con questo seguito, lo sviluppatore Ubisoft Montreal si è posto innanzitutto l'obiettivo di rendere il gameplay più variegato, ovvero di risolvere l'unico vero limite del gioco originale. Missione compiuta?
di Rosario Grasso pubblicato il 01 Dicembre 2009 nel canale VideogamesUbisoftAssassin's Creed
Platforming
Passiamo alla parte di platforming. Anche qui non ci sono grandi stravolgimenti rispetto al primo capitolo. La grande introduzione di Assassin's Creed rigurdava l'automazione con cui erano gestiti i movimenti del protagonista. Non bisogna calibrare al centimetro i salti come accadeva nei vecchi Tomb Raider, ma basta entrare in modalità acrobatica, stabilire la direzione e premere nel momento opportuno perché il protagonista, praticamente automaticamente, realizzasse le acrobazie necessarie. Questo sistema conferiva grande ritmo e non sminuiva lo spessore del gioco dal punto di vista dell'abilità richiesta al giocatore.
Nelle strade delle città ci sono le guardie che intendono catturare l'assassino, per cui spesso conviene spostarsi saltando tra i tetti. Qui emerge in tutta la sua dinamicità la componente da platformer del gioco di Ubisoft Montreal. Il platforming è l'anima dei due Assassin's Creed e sicuramente la parte più divertente e meglio realizzata, anche dal punto di vista tecnologico, dei due giochi. In queste circostanze oltre a vedere i fluidi movimenti del protagonista, i giocatori sono deliziati dall'elevatissimo dettaglio poligonale della città, vista da una prospettiva di insieme dall'alto.
Il protagonista Ezio può adesso assoldare dei gruppi per fuorviare l'attenzione delle guardie o per avere aiuto nei combattimenti. Ad esempio, tra le sue più fedeli alleate ci sono le cortigiane: basta avvicinarsi a loro e chiedere di distogliere l'attenzione delle guardie, magari per accedere a una struttura che stanno sorvegliando. Inoltre, come accadeva anche nel predecessore, ci si può mischiare a un gruppo di persone. In questi momenti la visuale si sposterà dalla prospettiva a volo d'uccello e sotto Ezio comparirà un cerchio di colore bianco che indica la zona che non si può oltrepassare se non si vuole perdere la copertura.
Il livello di allerta delle guardie dipende dalla notorietà di Ezio, che cresce nel momento in cui compie azioni criminali mentre è visto da altre persone. Ci sono dei metodi per ridurre il livello di notorietà e rendere così le guardie meno pronte a riconoscere l'assassino. Si possono, infatti, uccidere degli ufficiali o corromperli o andare in giro a cercare dei manifesti e rimuoverli dalle pareti.
Questi metodi vanno impiegati quando si intende camminare per le strade invece che spostarsi fra i tetti. Sono fondamentali, per esempio, per avvicinarsi alla futura vittima. Una volta che ci si trova sul luogo dove si deve compiere l'omicidio bisogna individuare la vittima. Per farlo occorre utilizzare il cosiddetto occhio d'aquila. In questa prospettiva Ezio vedrà in colore rosso le guardie e in giallo la sua vittima. Naturalmente quello dell'omicidio conclusivo è il momento catartico del gioco, perché qui si esaurisce la parte di indagine e di ricerca e ci si avvicina al momento clou.
Il giocatore può procedere all'assassinio in tanti modi diversi. Può assoludare dei cittadini che uccideranno per lui, distogliere le guardie che proteggono la vittima, addirittura drogarle in modo che, una volta persi i sensi, saranno loro stesse a uccidere la vittima. Dopo l'omicidio, se qualcuno si è accorto della nostra azione, bisognerà combattere o fuggire. Quest'ultima scelta è molto spesso la più redditizia e la più divertente da giocare perché bisogna scappare sui tetti procedendo rapidamente e facendo attenzione a non sbagliare, oppure si può sfruttare la folla cercando di usare le persone presenti nella città per confondere le guardie che inseguono.
In Assassin's Creed II c'è una componente di gestione economica. Ezio può racimolare fiorini in tanti modi: rubando, depredando delle casse sparse per la mappa, portando a compimento le missioni, acquistando e vendendo oggetti. Inoltre, una volta arrivati alla tenuta Auditore di Monteriggioni potrà scegliere di ristrutturare alcuni edifici presenti nell'enorme tenuta. Per esempio, può far ristrutturare una banca o il negozio di un fabbro. Questo comporta la spesa di un certo quantitativo di fiorini, ma nel lungo periodo dà un contributo. Gli oggetti venduti dall'edificio ristrutturato, infatti, potranno essere acquistati a un costo inferiore al normale.
Ezio può recarsi da un medico per farsi curare, per acquistare pozioni curative o veleno da introdurre in una delle sue armi per gli attacchi stealth. Dal fabbro potrà acquistare nuove armature e nuove armi e farsi riparare l'armatura che indossa. Le armature avanzate conferiscono maggiore agilità e resistenza, mentre le armi più potenti infliggono più danni ai nemici. Acquistare nuove armature comporta delle modifiche sull'aspetto esteriore di Ezio.
In Assassin's Creed II c'è un intero sotto gioco facoltativo. Bisogna infatti recuperare sei sigilli che si trovano nelle cripte degli Assassini. Per trovare le cripte bisogna affrontare delle lunghe e complicate sequenze platform, che più che la tradizionale struttura di Assassin's Creed ricordano i giochi della serie Prince of Persia. Una volta trovati i sei sigilli si otterrà l'armatura più potente del gioco, quella di Altair, il protagonista del primo capitolo. Se si completano la quest principale e si ottiene l'armatura di Altair la longevità si attesta sulle 15 ore, ma il completamento delle missioni secondarie e la ricerca di tesori è in grado di alzare ulteriormente il conto.