Recensione Fifa 17: come ha inciso il passaggio da Ignite a Frostbite Engine?

Recensione Fifa 17: come ha inciso il passaggio da Ignite a Frostbite Engine?

Quest'anno il giudizio su Fifa non può prescindere dalle considerazioni sull'introduzione del nuovo motore grafico: arriva, infatti, il celebre Frostbite Engine da DICE e da Battlefield. Ma cosa comporta una transizione che riguarda così da vicino le fondamenta del gioco? Il livello di fluidità e reattività a cui ci ha abituato la serie è subito di nuovo disponibile o si tratta di ripristinare equilibri compromessi?

di pubblicato il nel canale Videogames
Electronic ArtsFifa
 

Una questione di scheletri

Possiamo pensare come strutturato su quattro pilastri lo storico sorpasso di Fifa ai danni di PES: controllo a 360 gradi, Impact Engine, Precision Movement e Ignite Engine. EA Sports ha diluito queste introduzioni nel corso degli anni, evidenziando come un gioco di calcio rappresenti il frutto di un continuo miglioramento e di una dedizione che si protrae ben al di là del singolo capitolo. Uno sforzo tecnologico che ha così consentito un sorpasso che qualche anno fa ha avuto del clamoroso, e che progressivamente ha reso Fifa, dal punto di vista delle meccaniche di gioco, sempre più reattivo.

Il controllo a 360 gradi è ovviamente cruciale nell'ottica di poter muovere in assoluta libertà i calciatori sul manto erboso. Mentre Impact Engine non solo rendeva credibile e realistico ogni contrasto tra i calciatori, ma influenzava quasi tutte le meccaniche di gameplay e il modo di gestire le collisioni da parte del giocatore. Con Precision Movement invece cambiava il rapporto tra calciatori e pallone in termini di frequenza di tocchi impartiti al pallone in spazi ristretti, il che permetteva di controllare ogni giocata in maniera più estensiva e precisa. Ignite Engine, infine, rendeva tutto più bello, con calciatori, stadi, manto erboso, illuminazioni e quant'altro sempre più allo stato dell'arte, capaci di rendere la grafica del videogioco sempre più simile alla prospettiva della telecamera sulla partita reale.

[HWUVIDEO="2172"]Fifa 17: Giocato in Redazione[/HWUVIDEO]

Se da una parte PES arriva a un interessante livello di sofisticazione dopo gli anni passati da Konami a maturare il proprio Fox Engine, dal lato di Fifa si è deciso di ripartire quasi da zero, con la storica transizione da Ignite a Frostbite Engine
Il 2016, però, sarà ricordato come un anno di grande cambiamento in questo delicato gioco di equilibri fra i due titoli di calcio più famosi. Se da una parte PES 2017, come abbiamo già visto qui, arriva a un interessante livello di sofisticazione dopo gli anni passati da Konami a maturare il proprio Fox Engine, dal lato di Fifa si è deciso di ripartire quasi da zero, con la storica transizione da Ignite a Frostbite Engine. Perché EA ha convertito Fifa al motore di Battlefield dopo tutti questi anni di lavori e rifiniture sulla precedente tecnologia curata con così grande zelo?

La risposta può sembrare semplice: EA vuole che un unico motore grafico sia alla base di tutti i suoi giochi, in modo da convergere gli sforzi di tutti i team che ruotano intorno alla sua orbita verso i medesimi scopi. Quindi, un unico motore a prescindere che si tratti di sparatutto, giochi di ruolo o, per l'appunto, giochi di calcio. Ma la questione non è così semplice, perché per il momento il solo Fifa è passato a Frostbite, mentre i vari Madden, NHL e compagnia rimangono su Ignite. Insomma, se da una parte è prevedibile che anche gli altri titoli sportivi EA prima o poi passeranno a Frostbite, dall'altra si evince come questa transizione sia tutto fuorché semplice, proprio perché deve esssere diluita nel tempo.

Il punto è riuscire ad adattare un sistema di animazioni complesso, e funzionale a giudicare dai precedenti Fifa, al nuovo scheletro, ovvero al nuovo motore grafico. Quasi sicuramente è per questo che EA Sports non ha mostrato Fifa 17 così presto come faceva negli anni passati (sostanzialmente è stato possibile giocarlo per la prima volta al GamesCom, ad agosto, mentre le prime build prima venivano mostrate a maggio/giugno). Inoltre, ed è la cosa ancora più evidente, si nota un lavoro molto importante tra demo e release finale: se con la demo Fifa 17 sembrava ancora legnoso e non così reattivo come lo vogliono i fan, la release finale dà sensazioni diverse.

Forse non sarà il Fifa più fluido di sempre, ma il gioco è buono e assolutamente godibile. Come vedremo nel corso dell'articolo, insomma, i veri fan rimarranno ancora una volta lì, perché continueranno ad amare certe peculiarità che ci sono in Fifa e mancano in PES, per una scelta stilistica, o filosofica che dir si voglia. Certo, Fifa 17 continuerà a essere ricordato come un gioco acerbo, proprio per via del cambio di motore grafico, ma anche per l'ottimo lavoro fatto da EA per convertire tutto da uno scheletro all'altro in così poco tempo.

 
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