YouTuber italiano indagato per violazione del diritto d'autore: sequestrate 30 retroconsole

Francesco Salicini, noto online come Once Were Nerd, è indagato per violazione del diritto d'autore dopo aver recensito retroconsole contenenti giochi piratati. La Guardia di Finanza ha sequestrato console e dispositivi digitali. Il caso solleva dubbi sulla legalità dell’emulazione e potrebbe portare alla chiusura del suo canale YouTube
di Vittorio Rienzo pubblicata il 17 Luglio 2025, alle 10:17 nel canale VideogamesFrancesco Salicini, noto in rete come Once Were Nerd, è attualmente al centro di un'indagine della Guardia di Finanza per presunte violazioni della legge sul diritto d'autore. Il creator, specializzato in contenuti dedicati al retrogaming, ha raccontato in un recente video che già lo scorso aprile sei agenti delle Fiamme Gialle hanno effettuato una perquisizione presso il suo studio e la casa dei genitori, e sequestrato oltre trenta console portatili, il suo smartphone e parte della sua corrispondenza con produttori hardware cinesi.
Il cuore dell'indagine riguarda l'uso e la promozione di retroconsole, in particolare quelle prodotte da aziende come Anbernic, Powkiddy e TrimUI, note per offrire dispositivi Android progettati per l'emulazione di console del passato. Il problema sollevato dalle autorità risiede nella presenza, su molte di queste macchine, di migliaia di videogiochi preinstallati, tra cui titoli originariamente pubblicati da aziende come Nintendo e Sony.
La contestazione a Salicini è formulata in base all'articolo 171-ter della legge n. 633 del 1941, che punisce la duplicazione, la diffusione o la promozione (illegale) di opere protette dal diritto d'autore a fini di lucro. La legge prevede sanzioni che possono arrivare fino a 15.493 euro di multa e tre anni di reclusione, oltre alla possibile interdizione dall'attività professionale correlata all'infrazione.
Salicini, che ha rimosso dai propri canali tutti i video potenzialmente problematici, ha affermato di non aver mai guadagnato direttamente dalla vendita di tali prodotti e di aver solo recensito dispositivi già ampiamente disponibili online su grandi piattaforme di e-commerce. La sua difesa si basa sulla distinzione tra promozione commerciale e semplice trattazione tecnica, ma l'accusa ritiene che la diffusione dei contenuti possa configurare comunque un illecito.
Nel momento in cui scriviamo l'articolo, Salicini ha poco meno di 50.000 iscritti al suo canale YouTube e, come riportato nel video, è innegabile che questi prodotti siano largamente disponibili sul mercato. Qualsiasi appassionato di gaming si sarà imbattuto, almeno una volta, in un'inserzione di una console basata su Android e sull'emulazione. Che sia Amazon, eBay o AliExpress, reperire uno di questi prodotti è alla portata di tutti, ma non solo.
Basta fare un giro in un centro commerciale o in un mercatino rionale per intercettare uno stand di prodotti tech che, praticamente sempre, propone anche questo tipo di dispositivi. Insomma, il fatto che la Guardia di Finanza sia intervenuta su un piccolo canale YouTube mentre dilaga la distribuzione sul mercato italiano (e non solo) risulta abbastanza curioso.
Non è chiaro se vi sia una denuncia da parte delle aziende interessate – la GdF può procedere d'ufficio anche in assenza di una segnalazione formale da parte dei detentori del diritto d'autore. Tuttavia, a fronte dei precedenti legali e del tipo di attività colpita, è lecito supporre che uno dei due produttori giapponesi (se non entrambi) sia intervenuto in prima persona – per Nintendo sarebbe praticamente prassi.
Il caso evidenzia le criticità normative legate al mondo dell'emulazione e del retrogaming. L'emulazione, infatti, di per sé non è illegale. Tuttavia, l'utilizzo di ROM non originali pone davanti a un bivio: tendenzialmente si ritiene che chi ha acquistato il gioco, fisico o digitale che sia, può utilizzare copie di backup per fruire del software.
Nel caso specifico, però, i produttori di questi dispositivi forniscono copie illegali di migliaia di giochi, librerie incredibilmente copiose e di più che dubbia provenienza. Si tratta, peraltro, di aziende operanti esclusivamente in Cina, territorio nel quale le leggi occidentali sul diritto d'autore non sono applicabili, ma che al contempo distribuiscono a livello globale.
In conclusione, la vicenda si colloca in una zona grigia normativa e in un contesto pieno di contraddizioni. Difficile stabilire quale sia il destino di Salicini e del suo canale YouTube: la procura potrebbe archiviare il caso o procedere con un processo penale.
28 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSu chi ci sia dietro a tutta la faccenda un'idea io e tanti altri ce la siamo fatta.
Non è neanche difficile intuire chi. Poi magari mi sbaglio ed è una normale operazione come tante altre e questo si è ritrovato nel mezzo.
Aspetto aggiornamenti dallo youtuber, che tra l'altro pubblica video interessantissimi su tutto il settore, ma questa storia mi sembra assurda.
Quindi @m@zzon, che le vendono alla luce del sole, tanto per citarne uno ?
Sequestri e indagini anche a loro ? Non sia mai.
Perchè quelli "a chi ha dato via a questa storia" (se così è iniziata, ben inteso) poi "rispondono per le rime" e Bezos di soldini ne ha tanti...ma tanti...per far passare la voglia di far causa alla gente...
Capisco il senso della causa in corso.. ma se la prendono con lui che fa recensioni e non le aziende stesse che producono e vendono su tutti i canali ufficiali???
Capisco il senso della causa in corso.. ma se la prendono con lui che fa recensioni e non le aziende stesse che producono e vendono su tutti i canali ufficiali???
O c'è altro in questa storia, qualcosa di non detto o semplicemente hanno voluto colpirne uno per "educarne cento" - e ribadisco, tra l'altro lo ipotizzo lo youtuber stesso, di società che ti portano in tribunale per il retrogaming non ne conosco "così tante".
Però logicamente forti con i deboli e deboli con i forti, ripeto il noto shop online di Bezos non lo vedo interessato da questi provvedimenti, anche adesso CHIUNQUE POTREBBE acquistare una di queste consolle, con o senza rom precaricate, con tanto di ricevuta o addirittura fattura se da account aziendale.
E quindi ? Bah. Paese dei balocchi l'Italia.
Esattamente. 99 su 100 per lo Youtuber si risolverà tutto in nulla di fatto.
Archiviata la questione, come dice anche lui, faccia le valige e vada a far impresa lontano dall'Italia che ormai è buona solo per i paesaggi e per la cucina.
Una terra per turisti e neanche troppo, visto che il biglietto d'ingresso è il tassinaro con il pos rotto nove volte su dieci e i delinquenti che ti portano via anche l'anima in metro.
...sui tassisti, ci tengo a precisare, senza offesa per quelli che lavorano secondo le regole e onestamente, parlo solo delle mele marce
Però logicamente forti con i deboli e deboli con i forti, ripeto il noto shop online di Bezos non lo vedo interessato da questi provvedimenti, anche adesso CHIUNQUE POTREBBE acquistare una di queste consolle, con o senza rom precaricate, con tanto di ricevuta o addirittura fattura se da account aziendale.
E quindi ? Bah. Paese dei balocchi l'Italia.
perche citi l'Italia? quelle console sono venduti sugli store di tutto il pianeta non è che siamo noi anomali.
Tornando alla notizia solidarieta a lui ma capisco che parlare di certi temi su un media pubblico muova le autorita era scontato che prima o poi accadesse è il oro lavoro
Rileggi (con attenzione) quello che ho scritto e avrai la risposta.
Non amo ripetermi.
Errori grammaticali a parte...ma di quali temi parli ??? Ma stai scherzando o cosa ? Ma hai visto i suoi video con tanto di disclaimer contro la pirateria ? RECENSIVA CONSOLLE.
E se io le rom le possiedo legalmente come la mettiamo ? Anche con lo smartphone puoi fare altrettanto...
Allora secondo il tuo ragionamento am@zzon che le vende direttamente ? Che aspettano a sequestrargli tutte quelle nei loro magazzini ?
Ci arrivi ?
ma se quei libri sono protetti da diritto d'autore e tu li copi come la metti?, dova inizia il tuo diritto e finische quello degli altri?
no non ci arrivo, se non ha fatto nulla allora perche ne parliamo?
Su chi ci sia dietro a tutta la faccenda un'idea io e tanto altri ce la siamo fatta.
Non è neanche difficile intuire. Poi magari mi sbaglio ed è una normale operazione come tante altre e questo si è ritrovato nel mezzo.
Aspetto aggiornamenti dallo youtuber, che tra l'altro pubblica video interessantissimi su tutto il settore, ma tutta questa storia mi sembra assurda.
Quindi @m@zzon, che le vendono alla luce del sole, tanto per citarne uno ?
Sequestri e indagini anche a loro ? Non sia mai.
Perchè quelli "a chi ha dato via a questa storia" (se così è iniziata, ben inteso) poi "rispondono per le rime" e Bezos di soldini ne ha tanti...ma tanti...per far passare la voglia di far causa alla gente...
tralasciando che non li vende direttamente Amazon e sono tutti venditori in marketplace
è semplicemente utopico, per non dire peggio, pensare che un qualsiasi venditore possa controllare ogni singolo prodotto sotto ogni aspetto; è sempre e solo il produttore a rispondere di queste cose, è sempre stato cosi e sempre lo sarà
se ipoteticamente Sony infrangesse i brevetti o diritti d'autore di Micorsoft e vendesse i prodotti da Mediaworld quest'ultima non sarebbe MAI accusata di nulla, Microsoft farebbe causa a Sony e ritirerebbero il prodotto e stop.
il problema si porrebbe nel caso in cui il negozio continuasse a vendere un prodotto con un ordine di ritiro dal mercato.
questo tizio nel momento in cui recensisce un prodotto mostra apertamente una cosa illegale che sa essere illegale, io non sono ne magistrato ne giudice ma cosi a sentimento, anche senza un pagamento diretto del produttore della console a me pare sia una cosa perseguibile; poi se salta fuori che aveva effettivamente contatti con i produttori ed è stato pagato per le recensioni ciaone...
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