Videogiochi: la produzione si sposta in Cina

La Cina sta diventando un punto di riferimento per i grandi team internazionali, che con sempre maggiore insistenza si affidano a team di sviluppo cinesi per la produzione dei loro giochi più importanti.
di Rosario Grasso pubblicata il 29 Agosto 2007, alle 15:32 nel canale Videogames
94 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocomunque quoto, l'italia sta nascondendo a se stessa i guai che passa sperando che L'Ue o forse gli U.S.A gli diano una mano a risolvere la crisi..
ma la crisi italiana è sistematica, causata dalla tendenza di chi ha un briciolo di potere a fregare gli altri..
il controesempio è la cina, non perchè la i governanti siano un modello di virtù ma perchè hanno capito che per fare i propri interessi è produttivo fare quelli del proprio paese... forse anche la disciplina aiuta..
scommetto che la qualità dei videogames da qui a 10 anni sarà superiore alla nostra..
Ripeto: ma se fanno i giochi buggati fate a meno di comperarli! Alla fine si cade sempre nella rete delle "polemiche trite e ritrite" come ho sentito dire in interventi passati: il gioco lo si compra perchè oramai non sappiamo più resisterci o perchè lo decidiamo noi? Se è buggato CHI, CHI vi obbliga a comperarlo.
Per il discorso MATTEL mi pare che il committente (Mattel stesso) dei giocattoli al piombo non si sia interessato di fare le analisi prima ma sia stato scoperta la frode dai solerti nuclei di verifica (NAS? boh!): la MATTEL non gliene frega a meno che non abbia uranio nella plastica, sono criminali come chi li fabbrica. E poi vorrei vedere se la fabbrica stessa cinese non fosse una delocalizzazione della MATTEL gestita da imprenditori americani... Leggi: il cinese si intossica in catena di montaggio e all'ufficio di sopra si contano i soldi, utilizzando per altro il Paese Cina come scudo. Il tutto poi raccontato da telegiornali quindi vacci a capire. E non mi pare che il prezzo delle Barbie fosse calato (da verificare) visto che avranno sicuramente risparmiato sulla manodopera e - a sto punto - sui materiali, conferma di quanto asserivo sopra. Ahi ahi ahi, c'è qualcosa che non va nella gente negli ultimi anni...
Io non sputeri nel piatto dove mangio!
Ehm, hai sbagliato esempio, ultimamente i loro ristoranti sono frequantati solo dai NAS...(Purtroppo anche alcuni locali nostrani non sono più puliti...dipende dalle zone)
Sai che oggigiorno l'apparire è meglio che essere, ma anche tu non stereotipare tutti gli italiani, non siamo tutti deficenti fan di Corona col suv in garage, il muto per TUTTO ciò che fa tendenza (pc,TVHD,consolle,vacanze all'estero,ecc).
Arte ben sfruttata: musei chiusi, 14 euro per entrare nei siti, biciclette arrugginite sugli (sopra!) alberi della costiera amalfitana, incuria generale anche qui a Padova (la cappella di Giotto va sotto acqua quando piove) e potrei andare avanti a polemicare. Bella arte sulla carta ma sufficiente nella realtà. Scandali documentati anche dalle Iene/Striscia che oramai sono più credibili dei TG. Poi arte non vuol dire per forza antico, dannazione: la Defense francese non è arte? Un picasso non è arte?
L'apparire poi non è MAI meglio di essere, nè ora nè mai. E ti do ragione, gli italiani non sono tutti deficienti (cosa da me mai affermata) ma dai uno sguardo fuori dalle mura di casa: bullismo a manetta (ed è endemico, sfido a contraddirmi), SUV come dici tu in ampio aumento, XBOX o console di prassi e schede video cambiate ogni 6-8 mesi tanto per giocare all'ultima sola succhia soldi. Non tutti, la maggior parte, e siccome la democrazia vige per fortuna ancora in Italia la maggior parte tira tutti dentro il buco...
Al posto di avere paura diamoci da fare! Gli Italiani sono gran lavorati e gran pensatori, non facciamo i timidi!
Per concludere questo pericoloso post, la cucina: i NAS fanno bene a chiudere sti ristoranti e dio li benedica (ah, se non ci fossero le forze dell'ordine! bravi ragazzi) ma non vanno mai a vedere se i big Mac hanno capelli o l'olio viene cambiato spesso, o su sui colli da noi si cucina gatto al posto del coniglio e se c'è qualcosa di strano in comuni pizzerie (capitato più di una volta con amici di sentirmi un po' appesantito...io! Poi che i miei amici/amiche più sensibili abbiano fatto idro-cacca per una notte e un giorno è un altro discorso). Giustamente vanno prima dai cinesi, e dopo...dai cinesi. STOP. Si punisce l'uno e ANCHE l'altro, no nè l'uno nè l'altro tantomeno uno ma non l'altro.
Piccolo O.T. L'aneddoto sui pomodori è stato travvisato al 100% eppure sembrava così semplice
Nessun commento da parte di "Alessandro Bordin" sulla "coerenza del mondo occidentale" che tanto sbandierava in un altro articolo, implicitamente accusando "l'oriente" di essere il regno dell'ipocrisia ?
Non è forse ipocrita sciacquarsi la bocca parlando di "diritti umani negati" (in Cina) e poi spostare lì la produzione dei nostri beni, perchè più conveniente ? (leggi: sfruttamento a livello schiavistico dei lavoratori)
O forse nel "Manuale del Piccolo Leghista/Baluardo dell'Occidente/Amico di Israele" queste cose non le insegnano ?
si ma non ti credere, tutto il mondo è paese, intervistato un politico cinese avrebbe dichiarato, in relazione al fatto che la cina sta per diventare il paese più inquinante del mondo, che gli occidentali non si dovrebbero lamentare di questo perchè le industrie inquinanti cinesi sono le loro. come se non fosse una scelta politica loro quella di fare arrivare le industrie occidentali lì agevolandole anche sotto il punto di vista dei regolamenti anti inquinamento. e immagino che non ci pensano proprio a prendere provvedimenti in tal senso perchè altrimenti qualcuno se ne andrebbe in posti più convenienti. come vedi l'ipocrisia è da tutte e due le parti, l'unica differenza è che le società che vanno lì a sfruttare la situazione non lo fanno certo in nome di una bandiera o di un'etica, anche se sono americane o italiane, ma in nome del profitto come è normale aspettarsi. mentre magari un politico dovrebbe essere un tantino più attento a queste questioni...
Non sottovalutate la cosa, i cinesi sono molto avanti nel settore, con un potenziale enormemente superiore a quello dei programmatori nostrani.
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Anche nel campo della verniciatura
Riprenditi il mercato e bloccagli il loro, basterebbe che solo l'Europa lo facesse e penso verrebbero ridotti alla fame come prima...
1- Costi più bassi e qualità pessima
2- Qualità uguale alla nostra ma costi superiori a nostri (vanno aggiunte le spese di trasporto).
I grandi geni del marketing e tutta la gentaglia che lavora in quel campo fanno solo i conti con il costo dimeticando completamente la qualità e l'affidabilità.
Penso che si vedranno di quelle ciofeche paurose provenire dalla cina, peggio di quelle che vediamo qui da noi.
CAZZATA. E scusate la volgarità, ma commenti del genere mi irritano proprio.
A parte il fatto che il "vecchio continente" ha da levarsi il cappello di fronte alla cultura cinese (visto ke cmq è una civiltà molto più antica della nostra), non mi pare proprio che i cinesi manchino di gusto e spirito creativo. TUTT'ALTRO!
E' il cosiddetto "occidente" che dovrebbe prendere un po' d'esempio. Con il suo politically correct, il suo schizzinismo, la sua aria di superiorità è diventato arrogante e ridicolo. TZK. Scusate l'OT
Per entrare in tema cmq la cosa è preoccupante. In materia di codice, cina giappone e india la sanno lunga, hanno sviluppato molto. Il fatto poi che cina e india abbiano una manodopera (anche se in questo caso non è un termine adattissimo) a costo 1/100 del nostro è il punto critico della situazione. Con lo stipendio che dai ad un programmatore europeo sfami un intero team di coders cinesi, con una resa MAGGIORE.
Dico maggiore xkè qui non si tratta di risparmiare ulteriormente sulla fattura, sui materiali, sulle misure igieniche. Il codice è codice! Quello che può fare un programmatore europeo lo può fare IN EGUAL MODO uno cinese...solo a costo inferiore.
Il trasporto è relativo rispetto alla mancanza di noie(sindacati) e costi bassissimi. Riprenderci il mercato? L'apparato prouttivo europeo è in grado di compensare il mancato afflusso di prodotti cinesi? Dove le produciamo noi le cose che ci arrivavano da loro? E a che prezzi?
Per quello che ne so poi le cose prodotte qui in italia non costano di più necessariamente perchè di qualità migliore (o comunque non solo per quello) ma perchè in cina la manodopera costa un'infinità di meno, non ci sono scioperi e le condizioni di lavoro (standard di sicurezza) sono molto peggiori.
A parte il fatto che il "vecchio continente" ha da levarsi il cappello di fronte alla cultura cinese (visto ke cmq è una civiltà molto più antica della nostra), non mi pare proprio che i cinesi manchino di gusto e spirito creativo. TUTT'ALTRO!
E' il cosiddetto "occidente" che dovrebbe prendere un po' d'esempio. Con il suo politically correct, il suo schizzinismo, la sua aria di superiorità è diventato arrogante e ridicolo. TZK. Scusate l'OT
Per entrare in tema cmq la cosa è preoccupante. In materia di codice, cina giappone e india la sanno lunga, hanno sviluppato molto. Il fatto poi che cina e india abbiano una manodopera (anche se in questo caso non è un termine adattissimo) a costo 1/100 del nostro è il punto critico della situazione. Con lo stipendio che dai ad un programmatore europeo sfami un intero team di coders cinesi, con una resa MAGGIORE.
Dico maggiore xkè qui non si tratta di risparmiare ulteriormente sulla fattura, sui materiali, sulle misure igieniche. Il codice è codice! Quello che può fare un programmatore europeo lo può fare IN EGUAL MODO uno cinese...solo a costo inferiore.
sulla prima parte, posso pure essere d'accordo, ma che il codice è codice proprio no, unitamente al commento qui sotto è vero che non è colpa dei cinesi se la qualità è bassa, ma di chi spreme un sistema infischiandosene di tutto, se questo schema viene proposto anche per programmare, avrai un programma buggato. penso sia evidente che i programmi non sono tutti della stessa qualità...
Il trasporto è relativo rispetto alla mancanza di noie(sindacati) e costi bassissimi. Riprenderci il mercato? L'apparato prouttivo europeo è in grado di compensare il mancato afflusso di prodotti cinesi? Dove le produciamo noi le cose che ci arrivavano da loro? E a che prezzi?
Per quello che ne so poi le cose prodotte qui in italia non costano di più necessariamente perchè di qualità migliore (o comunque non solo per quello) ma perchè in cina la manodopera costa un'infinità di meno, non ci sono scioperi e le condizioni di lavoro (standard di sicurezza) sono molto peggiori.
giusto
Vorrei aggiungere che se dai la possibilità ai cinesi di produrre cose di qualità, loro acquisiscono esperienza e prima o poi si svincoleranno dalle grandi compagnie. Se ci pensate, quanti prodotti non vengono fabbricati in CINA ? Provate a vedere su 10 prodotti qualsiasi e vi sfido a non trovare anche solo UN componente non fabbricato in Cina.
La qualità come è stato detto sono le società estere a determinarla, non l'operaio cinese. A lui se gli dici di fare 2 cuciture in più su una maglietta non gli cambia la vita, ma alla società che la produce magari genera un piccolo costo che moltiplicato per migliaia, è un mancato profitto.
In questi ultimi tempi ci sono stati i saldi in tutta Italia (con tempistiche diverse). Guardate la maggior parte degli abiti. Anche quelli che costano qualche centinaio di euro NON sono prodotti in paesi ricchi, ma in paesi come Cina, Bangladesh, Marocco, etc... Come è possibile che paghiamo un prodotto un sacco di soldi, quando il tessuto è quello che è e la manodopera è a bassissimo costo ? Se compro un jeans e lo pago 200 euro, possibile che la società che l'ha prodotto non riesca a rientrarci delle spese producendolo in Italia ? Ci rientra eccome, solo che non gli conviene...
Quindi basta dare colpe agli altri popoli, se poi siamo noi che accettiamo questo sfruttamento.
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