Videogiochi: la produzione si sposta in Cina

La Cina sta diventando un punto di riferimento per i grandi team internazionali, che con sempre maggiore insistenza si affidano a team di sviluppo cinesi per la produzione dei loro giochi più importanti.
di Rosario Grasso pubblicata il 29 Agosto 2007, alle 15:32 nel canale Videogames
94 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa Cina ha INIZIATO a svilupparsi solo da 20 anni a questa parte. Non ha prodotti di punta, nè è rinomata per qualcosa di specifico, ma può fare passi in avanti pazzeschi xchè può sempre contare su una forza lavoro pazzesca, su un territorio immenso e su tutto il know-how che può carpire dagli stati cosiddetti evoluti.
Noi invece siamo fermi nel nostro arretrato paese da decenni. Non ci è stata nessuna evoluzione nel nostro modo di creare ricchezza, nel nostro modo di migliorare la vita, etc... Siamo semplicemente rimasti fermi. Quel poco che abbiamo di innovativo spesso è importato dall'estero e non riusciamo neanche ad avere un'indipendenza a livello energetico. Noi dipendiamo da tutti, ma nessuno dipende da NOI !!!
Sì, facciamo della auto di lusso molto belle, abbiamo delle città artisticamente eccezionali e abbiamo un'ottima cucina, ma oltre a questo che offriamo da quando siamo nati come stato non abbiamo NULLA che possa interessare all'estero. Viviamo sempre dei nostri ricordi, dicendoci che quello che abbiamo fatto in passato potrà mandare avanti la baracca per sempre. Questo è il problema dell'Italia: la pigrizia mentale. Vai negli altri paesi e vedi che tutto funziona alla perfezione. Paghiamo + tasse di tanti altri paesi al mondo, ma abbiamo i servizi + scadenti (eccezion fatta forse per la sanità... ma anche qui bisogna fare un raffronto con la francia e l'inghilterra, non con gli USA). Abbiamo un'economia che ogni giorno ci nasconde dei dissesti assurdi nelle varie società, salvo scoprirli quando ormai sono sull'orlo del fallimento (e allora quando possibile si svendono a grossi gruppi esteri... e di esempi ne potrei fare a iosa). Insomma siamo convinti di essere un grande popolo, ma non ci rendiamo conto che piano piano stiamo diventando sempre di più inferiori a tante nazioni che una volta forse si consideravano 2 mondo (il 3 ancora ci sta dietro). Siamo uno dei pochi paesi democratici dove abbiamo gli stessi politici da + di 20 anni (e sì perchè tanto se non sono gli stessi, sono amici o parenti...) e puntualmente non fanno un c..o dalla mattina alla sera e noi continuiamo a essere convinti che veramente non ci prendano per i fondelli.
Insomma siamo una nazione alla deriva, ma preferiamo non crederlo perchè così ci hanno insegnato. Molti di voi penseranno che io sia un disfattista, ma basta guardare i paesi all'estero e fare anche solo dei piccoli confronti. Vi sono delle situazioni in Italia che sono aberranti, ma si nasconde sempre la testa sotto la sabbia xchè fa comodo non vedere...
Detto ciò concludo dicendo che se non si cambia la testa, prima o poi andremo noi ad essere la cina dell'occidente...
E la colpa di chi sarebbe ? Siamo noi che scegliamo queste politiche, non i cinesi. I cinesi si adeguano a quello che il committente richiede: RISPARMIO RISPARMIO RISPARMIO...
La Cina ha INIZIATO a svilupparsi solo da 20 anni a questa parte. Non ha prodotti di punta, nè è rinomata per qualcosa di specifico, ma può fare passi in avanti pazzeschi xchè può sempre contare su una forza lavoro pazzesca, su un territorio immenso e su tutto il know-how che può carpire dagli stati cosiddetti evoluti.
Noi invece siamo fermi nel nostro arretrato paese da decenni. Non ci è stata nessuna evoluzione nel nostro modo di creare ricchezza, nel nostro modo di migliorare la vita, etc... Siamo semplicemente rimasti fermi. Quel poco che abbiamo di innovativo spesso è importato dall'estero e non riusciamo neanche ad avere un'indipendenza a livello energetico. Noi dipendiamo da tutti, ma nessuno dipende da NOI !!!
Sì, facciamo della auto di lusso molto belle, abbiamo delle città artisticamente eccezionali e abbiamo un'ottima cucina, ma oltre a questo che offriamo da quando siamo nati come stato non abbiamo NULLA che possa interessare all'estero. Viviamo sempre dei nostri ricordi, dicendoci che quello che abbiamo fatto in passato potrà mandare avanti la baracca per sempre. Questo è il problema dell'Italia: la pigrizia mentale. Vai negli altri paesi e vedi che tutto funziona alla perfezione. Paghiamo + tasse di tanti altri paesi al mondo, ma abbiamo i servizi + scadenti (eccezion fatta forse per la sanità... ma anche qui bisogna fare un raffronto con la francia e l'inghilterra, non con gli USA). Abbiamo un'economia che ogni giorno ci nasconde dei dissesti assurdi nelle varie società, salvo scoprirli quando ormai sono sull'orlo del fallimento (e allora quando possibile si svendono a grossi gruppi esteri... e di esempi ne potrei fare a iosa). Insomma siamo convinti di essere un grande popolo, ma non ci rendiamo conto che piano piano stiamo diventando sempre di più inferiori a tante nazioni che una volta forse si consideravano 2 mondo (il 3 ancora ci sta dietro). Siamo uno dei pochi paesi democratici dove abbiamo gli stessi politici da + di 20 anni (e sì perchè tanto se non sono gli stessi, sono amici o parenti...) e puntualmente non fanno un c..o dalla mattina alla sera e noi continuiamo a essere convinti che veramente non ci prendano per i fondelli.
Insomma siamo una nazione alla deriva, ma preferiamo non crederlo perchè così ci hanno insegnato. Molti di voi penseranno che io sia un disfattista, ma basta guardare i paesi all'estero e fare anche solo dei piccoli confronti. Vi sono delle situazioni in Italia che sono aberranti, ma si nasconde sempre la testa sotto la sabbia xchè fa comodo non vedere...
Detto ciò concludo dicendo che se non si cambia la testa, prima o poi andremo noi ad essere la cina dell'occidente...
Ti quoto in pieno! Il nostro è un paese sicuramente fatto di brave e volenterose persone, ma l'andazzo generale è quello che tu hai descritto!
Tieni conto che l'Italia, oltre ad essere mal governata da molti decenni, con politiche discutibili nel campo della ricerca e dello sviluppo (ma non solo lì, sia chiaro!), ha una classe dirigente che, sul piano umano, non da' il buon esempio da seguire:
cioè nel senso che, chi si mette in politica, spesso, lo fa' per proprio interesse, più che far crescere l'economia, il lavoro e le opportunità del nostro beneamato paese (varando le giuste leggi e applicandole, ovviamente)... e qui mi fermo, perché è meglio non parlare di politica in un Forum di Information Technology.
Scusate l'Off Topic.
Tornando In Topic, a me la Cina fa' leggermente paura. Penso questo perchè, se da un lato è vero che la produttività senza controlli è pericolosa per la qualità, non si può non notare come in fretta i Cinesi abbiano imparato dai propri sbagli e siano enormemente migliorati sotto il profilo della qualità.
E ho paura che ciò succederà anche in campo informatico!
Bisogna rispettare la voglia di lavorare e di emergere di questo popolo. Noi occidentali, Italiani in particolare, non dobbiamo far altro che rimboccarci umilmente le maniche e darci da fare!
(di giochi "monnezza" ne avete visti di sicuro, risparmiatemi di linkarne)...
Invece di abbandonarvi a commenti generalisti (o addirittura razzisti,talvolta), sarebbe meglio
riflettere seriamente su di un problema serio (ovvero che tra India e Cina un terzo della
popolazione mondiale vende il proprio "manpower" ad un decimo del prezzo che ha qui da noi)....
Tra parentesi nè Microsoft nè Bungie, EA, Sony o Vivendi vi verranno mai a pubblicizzare il fatto
che il loro ultimo gioco è fatto in china (manca il bollino "made in china" sui dvd...)
Hei ma...quello è BattleField 2 tutto al minimo!
Anche se non fosse lui, è comunque uguale spiccicato..persino l'hud. mi puzza di fake
E ho paura che ciò succederà anche in campo informatico!
Bisogna rispettare la voglia di lavorare e di emergere di questo popolo. Noi occidentali, Italiani in particolare, non dobbiamo far altro che rimboccarci umilmente le maniche e darci da fare!
Esatto! La Cina, al di la delle discussioni etiche che si possono fare sul suo modo di condurre ricerche o sul suo modo di gestire la forza lavoro, sta semplicemente comprando l'industria manifatturiera e sta apprendendo (e entro qualche decennio avrà finito) tutto ciò che può dalla tecnologia dei così detti "paesi avanzati", portandosi a passi veloci al nostro stesso livello tecno-scientifico. La colpa di questo può essere imputata solo in minima parte alle nostre "leggi meno permissive", poichè per la maggior parte del tempo noi (e con noi intendo i paesi avanzati) spendiamo i nostri cervelli nella ricerca militare, lasciamo i giovani senza un lavoro, soffochiamo ogni singola briciola di meritocrazia, snobbiamo la ricerca pubblica, uccidiamo l'imprenditoria giovanile, mandiamo in malora ciò che funziona (Alitalia) e sprechiamo il denaro nel nascondere ciò che non funziona (Telecom), investiamo nelle forme di guadagno più stupide ed inutili (pubblicità e stupidi programmi TV)... e potrei continuare. Un po ce la cerchiamo
Nessun commento da parte di "Alessandro Bordin" sulla "coerenza del mondo occidentale" che tanto sbandierava in un altro articolo, implicitamente accusando "l'oriente" di essere il regno dell'ipocrisia ?
Non è forse ipocrita sciacquarsi la bocca parlando di "diritti umani negati" (in Cina) e poi spostare lì la produzione dei nostri beni, perchè più conveniente ? (leggi: sfruttamento a livello schiavistico dei lavoratori)
O forse nel "Manuale del Piccolo Leghista/Baluardo dell'Occidente/Amico di Israele" queste cose non le insegnano ?
Nessun commento da parte di "Alessandro Bordin" sulla "coerenza del mondo occidentale" che tanto sbandierava in un altro articolo, implicitamente accusando "l'oriente" di essere il regno dell'ipocrisia ?
Non è forse ipocrita sciacquarsi la bocca parlando di "diritti umani negati" (in Cina) e poi spostare lì la produzione dei nostri beni, perchè più conveniente ? (leggi: sfruttamento a livello schiavistico dei lavoratori)
O forse nel "Manuale del Piccolo Leghista/Baluardo dell'Occidente/Amico di Israele" queste cose non le insegnano ?
Infatti questa è un'anomalia di tanti paesi civilizzati. Criticano altri paesi, ma non hanno problemi a fare affari con loro se hanno un risparmio o un vantaggio...
Gli USA in ciò sono maestri, ma anche noi spesso non giochiamo (basta guardare le armi che facciamo esportare senza problemi nei paesi africani in guerra).
Questo è un problema molto radicato nella cultura occidentale, ma l'autocritica spesso non si sa neanche cosa sia...
Premesso che non condivido le conclusioni di questa ricerca, in quanto credo che siano soprattutto le condizioni socio economiche a determinare lo sviluppo di un soggetto, i dati hanno dimostrato una superiorità degli orientali, nonostante condizione di vita decisamente inferiori a quelle dell'americano medio.
un estratto:
"The modern controversy surrounding intelligence and race focuses on the results of IQ studies conducted during the second half of the 20th century in the United States, Western Europe, and other industrialized nations.[4] The average IQ for East Asians centers around 105-106 and that for Whites, about 100. Blacks have an IQ score of about 85 in the United States and 67-70 in sub-Saharan Africa. Neither the existence nor the size of race differences in IQ are a matter of dispute, only their cause. Both culture-only (0% genetic–100% environmental) and hereditarian (e.g. 50% genetic–50% environmental) models have been proposed to explain the racial differences in average intelligence"
mi sembra pericolosa la frase evidenziata, non so se inventata da chi ha scritto l'articolo o se accettata veramente a livello scientifico.
l'articolo:
http://en.wikipedia.org/wiki/Race_and_intelligence
I dati statistici poi sono sempre da prendere con le molle xchè non sono mai dati assoluti, ma a campione e su una popolazione di 6 miliardi di persone anche un campione di 1 milione di persone (tanto per fare un esempio) è insignificante...
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