Una donna non vedente può giocare ai videogiochi, grazie alla tecnologia. Ecco come
Un gruppo di ricercatori spagnoli è riuscito a bypassare gli occhi con un dispositivo in grado di trasmettere segnali direttamente al cervello
di Rosario Grasso pubblicata il 11 Febbraio 2020, alle 14:41 nel canale Videogames
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoquoto. ho avuto la stessa sensazione e seguendo la mia sign...
anch'io non ti seguo caro
anzi: "non seguire uno che proclama libertà e vita nell'hardware, perchè troverai miseria"
uhm, se tu ti chiami Guido Zapp**** allora ti conosco da molto tempo e non mi sarei aspettato questo sviluppo
1) trovare un quadrato su uno schermo e toccarlo (dimensioni e posizioni sempre diverse ovviamente e bianco su sfondo nero o viceversa)
2) una linea che attraversava lo schermo ad inclinazioni diverse dopo di che dovevo indicare il percorso che aveva fatto
3) una "C" ruotata di X gradi ed io dovevo capire dov'èera "l'apertura"
Stiamo parlando di tecnologie diverse, il mio microchip senza un nervo ottico funzionante non avrebbe portato a nulla, ma credo sia qualcosa di molto simile quindi BEN VENGA!
P.S.: Peccato che da un paio d'anni ho chiuso il mio blog personale altrimenti avrei recuperato molte più informazioni e ve lo avrei linkato
non so chi sia.
è chiaro (ed era abbastanza ovvio) che si tratta di una riabilitazione e di uno studio degli stimoli, e non di un "videogioco" come l'articolista ha scritto e qualcuno qui ha mal interpretato.
visto che sei (purtroppo) ben informato sulla tematica, il risultato che percepisci tu qual'è? sagome? o c'è anche una percezione più estesa?
Grazie
discorso lungo e complesso, comunque fino a quando funzionava al meglio riuscivo a distinguere forme più o meno complesse (ad esempio le lettere dell'alfabeto) e, se con "percezione più estesa" intendi lo spazio in 3D purtroppo la tecnologia che avevo io nonla comprendeva quindi vedevo queste forme ma dove fossero non lo sapevo, ti racconto solo questo, con questi "occhiali" vedevo la luna! Ovviamente sapevo che era quella perché alzavo la testa un po' troppo per poter essere altro ma se la luna fosse stata vicino ad un lampione probabilmente non avrei visto la differenza :-)
Per quanto riguarda i colori erano scale di grigio e la definizione niente di speciale anche se migliorabile con la pratica visto che più ti riabilitavi più era facile trovare "trucchetti" per definire le forme più velocemente :-)
discorso lungo e complesso, comunque fino a quando funzionava al meglio riuscivo a distinguere forme più o meno complesse (ad esempio le lettere dell'alfabeto) e, se con "percezione più estesa" intendi lo spazio in 3D purtroppo ...
Se ho capito bene è una specie di "teatro delle ombre".
Comunque già leggere mi sembra una cosa molto importante. :-)
Mi piace "teatro delle ombre" come definizione :-) comunque si ti do ragione ed è proprio per quello che mi prestai a ricevere una tecnologia palesemente agli arbori e lo rifarei molto volentieri di nuovo!
Mi piace "teatro delle ombre" come definizione :-) comunque si ti do ragione ed è proprio per quello che mi prestai a ricevere una tecnologia palesemente agli arbori e lo rifarei molto volentieri di nuovo!
Sono felice che ti piaccia la definizione: ho cercato di capire come sia l'effetto dalla descrizione che ne hai fatto ;-)
Da quello che hai scritto mi pare però di capire che il risultato ha perso di efficacia nel tempo e/o è stata una installazione temporanea che sarebbe necessario rifare. Questo è un peccato.
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