Ubisoft: Steam, business model che non rappresenta il mondo della distribuzione dei giochi

Un articolo del New York Times ritorna sul duello tra Steam ed Epic Games Store che ha infiammato il dibattito dei giocatori negli ultimi mesi
di Rosario Grasso pubblicata il 29 Agosto 2019, alle 19:21 nel canale VideogamesUbisoftValveSteamEpic
Il mercato dei videogiochi per PC ha un valore di 36 miliardi di dollari. Coinvolge diversi produttori e sviluppatori e negli ultimi mesi ha visto l'inasprirsi dello scontro tra Steam ed Epic Games Store, con il secondo che è stato protagonista di una campagna acquisti di giochi in esclusiva come Borderlands 3 e Metro Exodus. Vincere la sfida per il ruolo di piattaforma di distribuzione di riferimento è molto importante nell'ottica di indirizzare il mercato.
Secondo quanto emerge da un articolo del New York Times, molti produttori di videogiochi starebbero facendo sempre più affidamento alla piattaforma di Epic, perché considerano quella di Valve "inefficiente" e "non aderente rispetto all'attuale mondo della distribuzione dei giochi". In particolare, sono indicative le parole di Chris Early, dirigente che in Ubisoft si occupa di partnership. "Il business model di Steam non riflette la realtà attuale in termini di distribuzione dei giochi".
Per anni, Ubisoft ha rilasciato titoli di successo come Assassin’s Creed e Splinter Cell su Steam. The Division 2, invece, è stato rilasciato solo tramite uPlay, perché Valve non avrebbe modificato il suo modello di compartecipazione alle entrate. E lo stesso accadrà con Ghost Recon Breakpoint. Altri sviluppatori hanno rifiutato di rivelare i dettagli contrattuali dei loro accordi di esclusività con Epic, citando accordi di non divulgazione, ma hanno affermato che il denaro è stato un fattore determinante nel loro processo decisionale.
In questa fase di lancio, Epic Games Store pratica dei prezzi molto competitivi per attirare i giocatori e offre una serie di giochi in via completamente gratuita. Ciò che Epic può permettersi in più rispetto a Valve dipende dal flusso di denaro in entrata da Fortnite, che consente all'azienda di Cary di finanziare una crescita accelerata per il suo servizio di distribuzione digitale. Titoli come Metro: Exodus e Borderlands 3 non saranno presenti su Steam per almeno sei mesi dopo il loro rilascio su Epic Games Store.
Nello scorso mese di marzo Epic ha dichiarato 85 milioni di utenti registrati al proprio servizio, mentre Valve conta 90 milioni di utenti su Steam in un mese. Il numero così importante di utenti di Epic Games Store dipende dal fatto che la registrazione al servizio è obbligatoria per poter giocare Fortnite. Naturalmente, non tutti gli utenti del servizio acquistano regolarmente dei videogiochi.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnzi che non hanno tirato in ballo la solita manfrina della pirateria su pc....
Per quel che mi riguarda, titoli Ubisoft solo su Xbox. Nessuno sbattimento di Uplay, Denuvo o altro....
troppi client da scaricare e account; mi diverto lo stesso alla passata gen ce ne sono a decine ancora attuali
pensate che mi sparo ancora qualche partita ai primi mass effect troppo belli per dire una
Per il resto ho già troppi client fra Steam, uPlay, Origin e Battle.net.
Ci manca anche quello di Bethesda e penso di averli tutti.
Per il resto ho già troppi client fra Steam, uPlay, Origin e Battle.net.
Ci manca anche quello di Bethesda e penso di averli tutti.
ne hai elencati 5, mica 50.
Per il resto ho già troppi client fra Steam, uPlay, Origin e Battle.net.
Ci manca anche quello di Bethesda e penso di averli tutti.
Ti batto, ho anche desura, gog, quello di twitch, glyph e non so che altro
Io ho cominciato con Origin, Steam, GOG, Epic e Uplay e concordo che cominciano ad esserne troppi.
Ma tralasciando ciò, 3 di quelli che hai citato li conosco, ma solo 1 bene, Twitch, gli altri 2 no, qualche info, qualche cosa in cui vale la pena prenderli?
Ma tralasciando ciò, 3 di quelli che hai citato li conosco, ma solo 1 bene, Twitch, gli altri 2 no, qualche info, qualche cosa in cui vale la pena prenderli?
Sono per lo più launcher di case di giochi f2p. Glyph è quello di Rift e ArcheAge.
Desura e GoG sono invece shop con giochi DRM free, ma Desura ha chiuso tempo fa.
GoG è ancora attivo ed è come HumbleBundle, come tipo di store.
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