Tanti seguiti, poca varietà e costi fino a 200 milioni di dollari: la profezia dell'ex boss di Sony

Tanti seguiti, poca varietà e costi fino a 200 milioni di dollari: la profezia dell'ex boss di Sony

Secondo l'ex boss di SIE Worldwide Studios, Shawn Layden, i costi dei giochi di punta di questa generazione toccheranno vette mai viste, fino a 200 milioni di dollari. Per questo le software house punteranno su sequel, remake e remaster, annientando la varietà.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Videogames
 

A quasi due anni dall'addio a Sony PlayStation e ai SIE Worldwide Studios, Shawn Layden torna a parlare snocciolando qualche informazione interessante sulla sua uscita e sul presente, ma anche prossimo futuro, dell'industria videoludica.

Nel corso di un'intervista con Jason Schreier di Bloomberg, Layden non ha commentato le voci su una presunta lotta per il potere interna con Jim Ryan, ma ha semplicemente affermato di aver capito di essere arrivato al capolinea, di essere troppo stanco e stressato per proseguire oltre.

Secondo Layden era giunto il momento di lasciare spazio ai giovani, in modo che potessero gestire il lancio e la vita di PlayStation 5 dopo che lui si era occupato di giochi di grande successo come Horizon Zero Dawn e God of War che hanno segnato la generazione PS4. "Penso di aver preso la decisione giusta nel momento migliore e non potrei essere più felice", ha commentato Layden.

Nel corso dell'intervista Layden ha anche parlato del costo di produzione dei giochi di punta, i cosiddetti tripla A, lanciando un allarme: l'industria si sta dirigendo verso un percorso insostenibile.

Lo sviluppo dei giochi "sembra raddoppiare di costo a ogni piattaforma", ha detto Layden, spiegando che i budget per i più recenti grandi titoli PS4 avevano raggiunto ben 100 milioni di dollari. "Se non possiamo impedire che la curva dei costi salga, tutto ciò che possiamo fare è cercare di ridurre i rischi. Questo ti mette in una posizione in cui sei incentivato a creare dei sequel". Layden ritiene che i titoli PS5 avranno un costo di 200 milioni e che la curva continuerà a crescere.

Insomma, se come noi avete captato che le grandi software house stanno riproponendo spesso sequel e minestre riscaldate (remake, remaster, ecc.) è a causa dei grandissimi rischi che un tripla A comporta: grandi costi e incassi non sempre così sicuri. Dovrebbero fare giochi migliori? Questo un altro problema.

"Il risultato è un'infinita serie di pubblicazioni annuali stantie in serie onnipresenti come Call of Duty e Madden", si legge su Bloomberg, insieme all'inseguimento delle ultime tendenze, da Candy Crush a Fortnite fino a Roblox. "Quello che succede è che ti ritrovi con 3-4 silos di giochi o tipi di giochi che continuano ad esistere, e la varietà viene annientata", ha detto Layden.

È chiaro però che mentre oggi Layden predica bene, in passato ha razzolato male. Durante il suo comando, PlayStation ha contribuito alla corsa verso titoli sempre più grandi e graficamente impressionanti, un ruolo che però oggi riconosce solo in parte. "Penso di aver contribuito in parte a mostrare al mondo come può essere un gameplay straordinario". Dopotutto, titoli come Uncharted 4 e Ghost of Tsushima hanno alzato l'asticella e se oggi Layden teme un'esplosione dei costi, non può chiamarsi fuori.

In ogni caso, già oggi i prezzi dei giochi next-gen sono aumentati, ma dopo anni di stagnazione dei listini, ci può stare. L'unico aspetto davvero problematico potrebbe essere una mancanza di innovazione e la poca varietà. Ognuno però, in tal senso, può avere la propria rispettabilissima opinione: meglio in passato con meno titoli ma più varietà e possibilità di rischiare, o meglio oggi che sembra esserci la rincorsa all'ultimo blockbuster, indie a parte? A voi la parola nei commenti.

16 Commenti
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Darkon05 Settembre 2021, 09:56 #1
Sicuramente in parte ha ragione ma dall'altra c'è anche che la "player base" ormai è molto molto degradata:

Community sempre più tossiche;
PvP ormai imprescindibile che ha reso buona parte dei giochi delle inutili arene;
Giocatori che hanno difficoltà a seguire anche la più semplice storia quando non la skippano a piè pari.

Insomma se si fanno certi giochi pompatissimi sulla grafica, tutti uguali e privi di contenuti è anche perché il giocatore medio è questo che vuole.

C'erano giochi SNES che in confronto ai giochi attuali avevano delle storie a dir poco leggendarie. Oggi quali titoli potremmo annoverare fra quelli con una trama veramente interessante?
29Leonardo05 Settembre 2021, 10:13 #2
Mah insomma la situazione credo sia piu complessa di come sembra, negli ultimi anni i giochi piu' di successo sono stati pubg e fortnite che di certo saranno costati briciole dato che la grafica non è il loro forte e non ci sono nemmeno doppiaggi,trame,lore,cutscene etc a far lievitare i costi.

Poi ci sono i casi come CP2077, dove prendendo per buono ciò che fu detto dietro le quinte, il gioco è venuto una chiavica anche per colpa delle aspettative irrealistiche degli azionisti.

Non so prima come fosse ma ho la sensazione che negli anni tutto si sia spostato troppo sul mero profitto seguendo le solite caratteristiche che ovviamente creano hype e muovono $$$ (graficone-hardware), difficilmente si creano dei giochi per raccontare storie interessanti tranne rarissime eccezioni che appartengo forse piu' al mondo indiee che al mercato AAA (un'eccezione è Death Stranding).

Per il resto è innegabile che ci sia un degrado generale ma non si possono avere idee nuove all'infinito o meglio non con i ritmi serrati che vorrebbero i publisher.

Bisognerebbe anche trovare modelli alternativi di fare cassa, del tipo supportare maggiormente un gioco dopo l'uscita con patch e aggiunte varie (non dlc insulsi con skin, armi, o cose che accellerano esperienza e risorse) e non sfornare seguiti copia-incolla a cadenza annuale.

Poi comunque resto dell'idea che l'appiattimento generale del media videogioco vada di pari passo con l'appiattimento di tutto il resto, nessuno vuole soffermarsi a riflettere e spremere un pò le meningi, quando vedono la mia libreria o un classico della letteratura sul comodino mi guardano manco fossi un alieno. Tutto dev'essere mordi e fuggi, rapidamente fruibile, consumabile il piu' in fretta possibile per passare ad altro in preda ad una bulimia consumistica.
ghiltanas05 Settembre 2021, 10:23 #3
Originariamente inviato da: 29Leonardo
...Poi comunque resto dell'idea che l'appiattimento generale del media videogioco vada di pari passo con l'appiattimento di tutto il resto, nessuno vuole soffermarsi a riflettere e spremere un pò le meningi, quando vedono la mia libreria o un classico della letteratura sul comodino mi guardano manco fossi un alieno. Tutto dev'essere mordi e fuggi, rapidamente fruibile, consumabile il piu' in fretta possibile per passare ad altro in preda ad una bulimia consumistica.


Questo è il punto, ormai il mondo è cambiato in peggio sotto questo punto di vista, non solo nei videogiochi.
Anderaz05 Settembre 2021, 11:30 #4
In merito a questo commento con cui sono sostanzialmente d'accordo
Tutto dev'essere mordi e fuggi, rapidamente fruibile, consumabile il piu' in fretta possibile per passare ad altro in preda ad una bulimia consumistica.


faccio una domanda un po' da avvocato del diavolo: se è così mi spiegate perché l'arcade, e gli arcade, sono pressoché morti? :P
TorettoMilano05 Settembre 2021, 11:34 #5
Originariamente inviato da: Anderaz
faccio una domanda un po' da avvocato del diavolo: se è così mi spiegate perché l'arcade, e gli arcade, sono pressoché morti? :P


i vari giochini per smartphone mi pare vadano alla grande e richiedano "gettoni" per giocare
Darkon05 Settembre 2021, 11:36 #6
Originariamente inviato da: Anderaz
In merito a questo commento con cui sono sostanzialmente d'accordo


faccio una domanda un po' da avvocato del diavolo: se è così mi spiegate perché l'arcade, e gli arcade, sono pressoché morti? :P


Perché quel commento è giusto ma non va fino in fondo:

Non deve semplicemente essere facilmente fruibile ma anche qualcosa che ha un grado di sfida modesto ma al tempo stesso che permetta una competizione quanto più tossica possibile.

Ad esempio i MOBA sono relativamente semplici per cui chiunque ci può giocare ma con aspetti complessi che permettono una competizione abbastanza serrata. Ciò da modo alla maggior parte dei giocatori di oggi che sono fortemente frustrati nel reale di sfogarsi online tirando fuori tutta la bile che hanno dentro e aggredendo il prossimo spesso nemmeno a ragione ma semplicemente perché si è perso la partita.

Ecco perché un arcade non funziona più... mica possono sfogarsi con se stessi altrimenti a frustrazione aggiungi frustrazione. Non è la sfida in se che cercano ma il capro espiatorio da incolpare.

Originariamente inviato da: TorettoMilano
i vari giochini per smartphone mi pare vadano alla grande e richiedano "gettoni" per giocare


È vero ma se noti anche lì gli arcade puri sono relativamente pochi a fronte di una vera e propria invasione di gatcha dove la componente PvP la fa da padrone.
Therinai05 Settembre 2021, 13:53 #7
Beh è dall'alba dei tempi che chi ha risorse economiche in bbondanza continua a replicare ciò che quell'abbondanza l'ha generata, e che l'innovazione viene relegato a singoli pionieri morti di fame.
E un meccanismo che si applica a qualsiasi contesto, mica solo ai videogiochi.
Ha sempre funzionato così, non vedo perché cambiare le cose.
Anche perché a rigor di logica, se sono con le pezze al culo e non possiedo altro che buone idee, che potrei fare? Provo a realizzare queste buone idee, magari un giorno una di queste mi renderà ricco, a quel punto continuerò a produrre richezza con quella buona idea fortunata, perché dovrei cambiare? Che ci pensino altri poveracci a sbattersi per realizzare qualcosa di nuovo, mica devo camparlo solo io il mondo
Poi ovviamente non sono d'accordo con il mio stesso ragionamento, ma da quanto ho capito è così che funziona.
ningen05 Settembre 2021, 14:02 #8
Originariamente inviato da: Darkon
Sicuramente in parte ha ragione ma dall'altra c'è anche che la "player base" ormai è molto molto degradata:

Community sempre più tossiche;
PvP ormai imprescindibile che ha reso buona parte dei giochi delle inutili arene;
Giocatori che hanno difficoltà a seguire anche la più semplice storia quando non la skippano a piè pari.

Insomma se si fanno certi giochi pompatissimi sulla grafica, tutti uguali e privi di contenuti è anche perché il giocatore medio è questo che vuole.

C'erano giochi SNES che in confronto ai giochi attuali avevano delle storie a dir poco leggendarie. Oggi quali titoli potremmo annoverare fra quelli con una trama veramente interessante?


Ma che c'entra il PVP? Volete i giochi sempre più graficati e pompati e con sempre più cutscene a narrare la storia ed i titoli di punta ai quali si riferisce l'ex di Sony sono proprio quelli che voi volete, ovvero un vero piattume creativo, mascherato da presunte trame profonde (magari pure mettendoci in mezzo camei di attori provenienti dal mondo del cinema o serie TV) che si mangiano tutto il gameplay e grafica appalla, il tutto sorretto da campagne di marketing faraoniche. Ecco da dove arrivano questi enormi costi ed onestamente un industria AAA che va in questa direzione, mi perdonerete, ma non la voglio sostenere.
Giusto qualche mese fa ci son cascato anch'io recuperando Max Payne 3, una chiavica di gioco, con più cutscene che gameplay (ed anche sul gameplay ci sarebbe da ridire). Un gioco in cui anche per salire una banale scala si attiva una cutscene ed in più quei dementi di Rockstar hanno deciso che dopo ogni cutscene devi sempre impugnare la pistola ed in certi casi addirittura buttare il fucile che ti portavi appresso pieno di munizioni. Questi sono i giochi che puntano alla "trama", un dispendio enorme di risorse per spesso raggiungere risultati mediocri.
Darkon05 Settembre 2021, 14:23 #9
Originariamente inviato da: ningen
Ma che c'entra il PVP?


È l'origine di gran parte del peggio del mondo dei videogiochi. Ciò che ha portato la community da quella di quanto videogiocare era veramente un lusso ma eri entusiasta di condividere la sfida con amici sia dal vivo che persone che all'epoca ti sembravano talmente lontane da essere irraggiungibili.
Oggi? Con tutte le possibilità di oggi grazie al PvP ci sono solo o quasi masse di gente talmente sopraffatta da frustrazione ed odio per qualsiasi altro giocatore che invece di un momento di aggregazione videogiocare è diventato un momento di stress, di urla, di ragazzini che si dicono cose inenarrabili o peggio che pur di vincere nel PvP sono disposti ad azzerare la carta di credito dei genitori se la lasciano incautamente nelle loro disponibilità.

Volete i giochi sempre più graficati e pompati e con sempre più cutscene a narrare la storia ed i titoli di punta ai quali si riferisce l'ex di Sony sono proprio quelli che voi volete


Ma di che parli??? Ma quali sarebbero i giochi recenti che hanno una storia degna di nota? Negli ultimi 10 anni non ricordo un solo titolo particolarmente memorabile sotto questo punto di vista.
Cyberpunk stesso è un gioco che ok vale la pena giocare ma non è che abbia chissà che storia o chissà che profondità. Non dico che se skippi completamente la storia è la stessa cosa ma diciamocelo rimane roba molto all'acqua di rose.

, ovvero un vero piattume creativo, mascherato da presunte trame profonde (magari pure mettendoci in mezzo camei di attori provenienti dal mondo del cinema o serie TV) che si mangiano tutto il gameplay e grafica appalla, il tutto sorretto da campagne di marketing faraoniche. Ecco da dove arrivano questi enormi costi ed onestamente un industria AAA che va in questa direzione, mi perdonerete, ma non la voglio sostenere.


Ecco appunto parli di cyberpunk... guarda che con giochi interessanti di certo non mi riferivo a una roba del genere.
Con giochi con una storia parlo di roba come i Final Fantasy ante decimo capitolo, bahamut lagoon, Chrono Trigger, Xenogear... tutti titoli che pur in ambientazioni fantasy o futuristiche ma presentavano una storia profonda che esplorava a fondo i personaggi in cui i dialoghi non erano superficiali e inutili ma che ti tenevano incollato alla tv perché volevi sapere come andava a finire e non semplicemente vincere un combattimento.
C'erano personaggi spesso tragici e che affrontavano tematiche profonde che mi viene da ridere che c'è gente che ritiene profonda roba tipo TLoU che al confronto è una barzelletta.

Giusto qualche mese fa ci son cascato anch'io recuperando Max Payne 3, una chiavica di gioco, con più cutscene che gameplay (ed anche sul gameplay ci sarebbe da ridire).


Non ci ho giocato e non lo conosco quindi non posso esprimermi nel merito.

Un gioco in cui anche per salire una banale scala si attiva una cutscene ed in più quei dementi di Rockstar hanno deciso che dopo ogni cutscene devi sempre impugnare la pistola ed in certi casi addirittura buttare il fucile che ti portavi appresso pieno di munizioni. Questi sono i giochi che puntano alla "trama", un dispendio enorme di risorse per spesso raggiungere risultati mediocri.


Ma manco per il cavolo... questo è un gioco che non ti è piaciuto e che non punta particolarmente alla trama. Cercando online mi sono fatto un'idea del gioco e ti dico che se pensi che questo sia un gioco con una trama mi spiace ma non hai capito quello che intendo.
Giocati uno dei vecchi titoli che ho elencato sopra e vedrai che capisci che senza quasi nessuna cutscene (all'epoca si contavano su una mano) si fanno giochi con trame pazzesche.
ningen05 Settembre 2021, 15:06 #10
Originariamente inviato da: Darkon
È l'origine di gran parte del peggio del mondo dei videogiochi. Ciò che ha portato la community da quella di quanto videogiocare era veramente un lusso ma eri entusiasta di condividere la sfida con amici sia dal vivo che persone che all'epoca ti sembravano talmente lontane da essere irraggiungibili.
Oggi? Con tutte le possibilità di oggi grazie al PvP ci sono solo o quasi masse di gente talmente sopraffatta da frustrazione ed odio per qualsiasi altro giocatore che invece di un momento di aggregazione videogiocare è diventato un momento di stress, di urla, di ragazzini che si dicono cose inenarrabili o peggio che pur di vincere nel PvP sono disposti ad azzerare la carta di credito dei genitori se la lasciano incautamente nelle loro disponibilità.


Ma di che epoca parli? No perchè, almeno su PC, i giochi con il PvP online e le comunità online ci sono dagli anni 90 e ce n'erano di fantastiche e di tossiche esattamente come oggi. Poi il fatto che quelli che giocano abitualmente ai singleplayer non sono tossici rispetto a quelli che giocano prevalentemente online è tutto da dimostrare, anzi a giudicare da quello che leggo sui vari siti videoludici è più facile trovare un fanatico dei singleplayer che agisce in maniera tossica, che non un tipo che gioca abitualmente a Fortnite, ma magari sarà per il fatto che io ai giochi come Fortnite non mi ci avvicino perchè mi disgustano già dalla concezione di base, ma questo ha poco a che fare con il fatto che un gioco Pvp può essere valido ed avere una buona community.


Originariamente inviato da: Darkon
Ma di che parli??? Ma quali sarebbero i giochi recenti che hanno una storia degna di nota? Negli ultimi 10 anni non ricordo un solo titolo particolarmente memorabile sotto questo punto di vista.
Cyberpunk stesso è un gioco che ok vale la pena giocare ma non è che abbia chissà che storia o chissà che profondità. Non dico che se skippi completamente la storia è la stessa cosa ma diciamocelo rimane roba molto all'acqua di rose.


A parte che non mi riferivo nello specifico a Cyberpunk, anche se potrebbe rientrare benissimo nella categoria, ma ai titoli a cui si riferiva l'ex dirigente Sony, che evidentemente sono le tanto lodate esclusive Sony, che per l'appunto fanno del loro "forte" la grafica ed un uso estremamente elevato delle cutscene come mezzo di narrazione, tutti giochi che oggi in molti considerano come quelli "meglio narrati" e dalla trama "pazzesca"... in molti, ma non io.

Originariamente inviato da: Darkon
Ecco appunto parli di cyberpunk... guarda che con giochi interessanti di certo non mi riferivo a una roba del genere.
Con giochi con una storia parlo di roba come i Final Fantasy ante decimo capitolo, bahamut lagoon, Chrono Trigger, Xenogear... tutti titoli che pur in ambientazioni fantasy o futuristiche ma presentavano una storia profonda che esplorava a fondo i personaggi in cui i dialoghi non erano superficiali e inutili ma che ti tenevano incollato alla tv perché volevi sapere come andava a finire e non semplicemente vincere un combattimento.
C'erano personaggi spesso tragici e che affrontavano tematiche profonde che mi viene da ridere che c'è gente che ritiene profonda roba tipo TLoU che al confronto è una barzelletta.


No non parlo di Cyberpunk nello specifico, ma anche dei titoli che citavo sopra. Ma sono d'accordo che le storie oggi, oltre ad essere narrate male, sono anche meno intressanti, ma quello che volevo dire è che i titoli che oggi sono considerati dalla "trama eccellente", sono appunto quelli dai costi maggiori ed il fatto che non siano ripagati da questi costi non dipende per niente dal fatto che il Pvp vada di moda (dal mio punto di vista non c'è niente di male in ciò ed io distinguo tra giochi buoni e non buoni, poco mi importa se è un PVE o PvP) o dall'esistenza delle "community tossiche". Il pubblico che gioca i singleplayer, vuole quel tipo di esperienze e le ritiene eccellenti, quindi i publisher gli danno quel che vuole.

Originariamente inviato da: Darkon
Non ci ho giocato e non lo conosco quindi non posso esprimermi nel merito.



Ma manco per il cavolo... questo è un gioco che non ti è piaciuto e che non punta particolarmente alla trama. Cercando online mi sono fatto un'idea del gioco e ti dico che se pensi che questo sia un gioco con una trama mi spiace ma non hai capito quello che intendo.
Giocati uno dei vecchi titoli che ho elencato sopra e vedrai che capisci che senza quasi nessuna cutscene (all'epoca si contavano su una mano) si fanno giochi con trame pazzesche.


Non punta alla trama? Ma se è praticamente un continuo uso di cut-scene narrative, filtri "artistici" (fanno cagare a spruzzo) con qualche scena di gameplay lineare da far schifo? Quello è un gioco che punta sulla trama, poi che lo faccia male è un'altro discorso. Puoi fare un gioco che punta su una buona trama senza abusare di questi mezzi che oggi utilizzano, ma da quanto scrivi mi pare che su questo punto siamo abbastanza d'accordo.

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