Take-Two si oppone al nuovo marchio di Remedy: 'somiglia troppo al logo di Rockstar'

Take-Two si oppone al nuovo marchio di Remedy: 'somiglia troppo al logo di Rockstar'

Rockstar si è opposta alla richiesta di registrazione del marchio da parte di Remedy in Europa e Regno Unito. La ragione sarebbe un'evidente somiglianza con il logo di Rockstar che potrebbe condurre in errore gli utenti.

di pubblicata il , alle 14:07 nel canale Videogames
Take-TwoRockstar GamesRemedy
 

Take-Two ha presentato agli uffici per la proprietà intellettuale del Regno Unito e dell'UE una documentazione secondo cui il nuovo logo di Remedy non potrebbe essere registrato. Stando a quanto affermato dalla società, il marchio somiglia troppo a quello di Rockstar Games e potrebbe indurre in errore gli utenti.

Lo scorso aprile, Remedy ha mostrato al mondo il nuovo logo che ritrae una R con il nome per esteso dello studio sul lato inferiore. Con un post sul proprio blog, la casa di Alan Wake ha spiegato che il vecchio marchio, con un proiettile all'interno della lettera R, rappresentava l'era di Max Payne e non rifletteva la nuova identità dell'azienda.

"Il proiettile nella lettera R del vecchio logo rappresentava l'era di Max Payne, ma la Remedy di adesso è molto più grande di un singolo gioco; abbiamo un intero portafoglio di titoli, vecchi e nuovi. Era giunto il momento di aggiornare e ridefinire la nostra identità visiva per portare più coerenza, mostrare la nostra evoluzione negli anni ed esprimere meglio la nostra visione di Remedy attuale".

Dal canto suo, Take-Two ritiene che i due marchi siano eccessivamente somiglianti. In particolare, la ragione è una prominente presenza della lettera R, che a quanto pare vorrebbe rimanesse un'esclusiva di Rockstar Games. Al momento, non vi sarebbero ulteriori argomentazioni per cui il marchio non dovrebbe essere registrato.

In realtà si tratta di manovre piuttosto consuete per Take-Two, che rappresenta una delle società con il più alto numero di ricorsi negli Stati Uniti. In passato la compagnia ha costretto all'annullamento della registrazione del marchio non solo altre realtà del settore videoludico, ma anche piccole imprese come "Max Fayne", un brand di abbigliamento, e "Think Like A Rockstar", un editore di spartiti musicali.

Difficile dire come si concluderà la vicenda, soprattutto alla luce degli ottimi rapporti che intercorrono tra Remedy e la stessa Rockstar Games. Quest'ultima ha acquistato la licenza di Max Payne nel 2004 e successivamente ha collaborato proprio con Remedy, ideatrice del gioco, al remake dei primi due capitoli.

8 Commenti
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D4N!3L317 Gennaio 2024, 14:35 #1
demon7717 Gennaio 2024, 15:13 #2
"il marchio somiglia troppo a quello di Rockstar Games e potrebbe indurre in errore gli utenti"

me pare 'na cazzata.
Cioè.. colore diverso, grafica diversa, formato diverso, scritta "REMEDY" in bella vista.. ma che utenti deve confondere? Quelli che sniffano la colla e leccano i cavi della 380 magari.

Su queste basi devo stare attento a camminare per strada che mi scambiano per Jason Momoa.
ninja75017 Gennaio 2024, 15:18 #3
Originariamente inviato da: demon77
"il marchio somiglia troppo a quello di Rockstar Games e potrebbe indurre in errore gli utenti"

me pare 'na cazzata.
Cioè.. colore diverso, grafica diversa, formato diverso, scritta "REMEDY" in bella vista.. ma che utenti deve confondere? Quelli che sniffano la colla e leccano i cavi della 380 magari.

Su queste basi devo stare attento a camminare per strada che mi scambiano per Jason Momoa.


beh parliamo degli americani, gli stessi che imposero a Ferrari di cambiare il nome alla formula1 F150 perchè era già usato per il loro pickup

Link ad immagine (click per visualizzarla)

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demon7717 Gennaio 2024, 15:25 #4
Originariamente inviato da: ninja750
beh parliamo degli americani, gli stessi che imposero a Ferrari di cambiare il nome alla formula1 F150 perchè era già usato per il loro pickup


Ok, fa ridere ma lo capisco decisamente di più.
Se hanno un mome identico è vero che non puoi sbagliare guardando le foto ma si può fare confusione se lo scrivi in un articolo o un documento.
E' come se ci fossero due "Piero", uno che fa il buttafuori e l'altro il catechista.. e uno ti dice "adesso chiamo Piero che ti gonfia"

Ma qui si parla di grafica.. minchia non si confonderebbe neanche uno sotto acido.
Haran Banjo17 Gennaio 2024, 15:33 #5
Quelli di Take Two sono dei furbacchioni, ma prima o poi troveranno pane per i loro denti
popye17 Gennaio 2024, 18:28 #6
Anni fa dalle mie parti la Ferrari fece causa a un'azienda alimentare perché il suo marchio era simile al "patacchino" che Ferrari mette sul cofano delle auto,la differenza era che al posto del cavallino rampante c'era un maialino rampante
La Ferrari perse!
BulletHe@d18 Gennaio 2024, 10:24 #7
@popye
si ma siamo in italia in america le leggi sono alquanto differenti, fosse stata fatta in usa quella causa la ferrari l'avrebbe vinta se il logo era troppo simile

In generale
questa di take 2 mi sembra solo un tentativo di fare pubblicità ad entrambe o di fare soldi facili in caso di accordo extragiudiziale, che poi take 2 mi deve spiegare una cosa se la prende con remedy il cui marchio è differente ma con la bibita energetica rockstar come la mette ? (se è in causa anche con loro mi scuso non lo sapevo)
biometallo18 Gennaio 2024, 15:16 #8
Giusto per chi fosse curioso man non avesse tempo per fare una ricerca:

Link ad immagine (click per visualizzarla)

https://www.italiaonroad.it/2018/08...alino-rampante/

[I][U]Franco Gozzi, compianto segretario di Ferrari, ci ricorda questa storia che risale agli anni ’80:[/U]
[B]
[COLOR="Navy"]«Facciamo un balzo in indietro nel tempo e torniamo agli anni Ottanta. Stavo andando in ufficio sulla strada Estense che da Modena porta a Maranello» scrisse il nel suo libro “Alla destra del Drake” [U]«e mi saltò all’occhio una pubblicità riportata sulle tabelle delle fermate d’autobus: un riquadro giallo delimitato in alto dal tricolore nazionale e in basso da una scritta in nero con la sbarretta allungata proprio come nel logo Ferrari, mentre in mezzo, orrore degli orrori, campeggiava un maialino rampante[/U]. Sapevo che [U]Enzo Ferrari veniva in ufficio per quella stessa strada ed ebbi subito il presagio del travaglio che ne sarebbe seguito[/U]. Quando infatti arrivò in fabbrica fremeva, schiumava rabbia. Convocammo il responsabile del misfatto, un certo Montorsi, commerciante di prosciutti, la questione era sul piano della lesa maestà dell’oltraggio della storia. [U]Fu concordata una transazione, così, alla buona, ma l’ufficio legale della Fiat invece volle cocciutamente la guerra, lo scontro diretto, pagando però alla fine un penoso tributo di sangue. Adesso sono molto amico di Montorsi di Vignola e gli ho finalmente rivelato quello che da contendente non potevo ovviamente confessargli: la sua idea del maialino rampante è stata e rimane semplicemente geniale»[/U].

Dopo tanti anni dallo svolgersi di questi fatti, nel 2008 la SAMI ha potuto depositare il marchio del maialino che è diventato il simbolo ufficiale dell’azienda.

Quel maialino rampante trovò poi ospitalità sulla monoposto di Ayrton Senna (come testimoniato fotograficamente dalla rivista Autosprint) nel giorno del suo debutto in Formula Uno sul circuito di Rio de Janeiro, nel 1984.[/I][/COLOR]
[/B]
Storia così colorita e buffa che mi ha fatto passare la rabbia per questi disgraziati di take2, che comunque vanno fermati:

[COLOR="Navy"]In realtà si tratta di manovre piuttosto consuete per Take-Two, che rappresenta una delle società con il più alto numero di ricorsi negli Stati Uniti. In passato la compagnia ha costretto all'annullamento della registrazione del marchio non solo altre realtà del settore videoludico, ma anche piccole imprese come "Max Fayne", un brand di abbigliamento, e "Think Like A Rockstar", un editore di spartiti musicali.[/COLOR]

Assurdo che pretendando i diritti esclusivi per un termine di uso comune (perfino in Italia) come rockstar...

Andrebbe anche ricordato il caso recente di it take for two

It Takes Two trascinato in tribunale da Take-Two per violazione del marchio di Rosario Grasso pubblicata il 03 Dicembre 2021

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