Suyu: l'erede dell'emulatore Switch Yuzu rimosso da GitLab, ma lo sviluppo non si ferma

Suyu: l'erede dell'emulatore Switch Yuzu rimosso da GitLab, ma lo sviluppo non si ferma

Suyu, il nuovo emulatore Nintendo Switch basato sul codice del defunto Yuzu, è già stato preso di mira: GitLab ha eliminato tutti i file e bloccato gli account degli sviluppatori in seguito a una "richiesta di rimozione DMCA".

di pubblicata il , alle 15:52 nel canale Videogames
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GitLab ha rimosso la pagina relativa all'emulatore di Nintendo Switch Suyu e ha bloccato gli account degli sviluppatori. Le misure sono state intraprese dopo aver ricevuto una notifica di rimozione DMCA da un avvocato, probabilmente di qualche società le cui proprietà intellettuali erano state violate da Yuzu.

Per chi non lo sapesse, solo qualche settimana fa Nintendo ha citato in giudizio Yuzu e la società che ne supportava finanziariamente lo sviluppo, Tropic Haze. La causa non è neanche arrivata in tribunale: Tropic Haze ha accettato le condizioni di Nintendo e ammesso che l'emulatore era strutturato per aggirare i sistemi di sicurezza di Switch.

Come facilmente prevedibile lo sviluppo di Yuzu non si è interrotto: l'eredità dell'emulatore è stata raccolta da Suyu, un nuovo progetto basato sullo stesso codice sorgente, ma dal quale sono stati rimossi gli strumenti verso cui  Nintendo ha puntato il dito. Tuttavia, pare che questo non sia sufficiente a rendere la vita dell'emulazione Switch più semplice, perfino senza che la società di Kyoto avanzi accuse o richieste.

Non è chiaro cosa ci sia scritto nell'avviso ricevuto da GitLab, ma agli sviluppatori di Suyu è stato intimato di rimuovere tutti i file relativi all'emulatore per tornare in possesso dei propri account. Stando a quanto riportato nella mail, Suyu sfrutterebbe contenuti già rimossi in precedenza dalla piattaforma, di conseguenza sarebbe stato semplicemente applicato il regolamento.

In realtà, le linee guida di GitLab non chiariscono quali possono essere le ragioni per la rimozione dei contenuti o il blocco dell'account, ma solo che "in circostanze specifiche" gli amministratori potrebbero adottare questi provvedimenti. Ad ogni modo, questo non ha rappresentato un problema per gli sviluppatori che hanno già pubblicato tutto su un nuovo dominio poche ore fa.

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