Studio: quali le dimensioni della pirateria su PC?

Studio: quali le dimensioni della pirateria su PC?

Eurogamer ha sentito alcune figure chiave dell'industria dei videogiochi a proposito dell'impatto che ha la pirateria su piattaforma PC sull'intera industria.

di pubblicata il , alle 09:45 nel canale Videogames
 

Un articolo su Eurogamer esplicita i risultati di uno studio costruito sulle risposte di alcune figure chiave dell'industria dei videogiochi alla domanda su qual è l'impatto della pirateria su PC nei confronti dell'intera industria e, quindi, quali sono le reali dimensioni del problema. Quasi tutti concordano sul fatto che è impossibile determinare con precisione la percentuale di giochi per PC piratati, o a quanto ammontano le perdite a causa della pirateria, però alcune delle posizioni degli intervistati sono interessanti.

"Tra il 40 e l'80% dei videogiochi che si trovano in circolazione sono piratati", dice Reinhard Blaukovitsch di Sony DADC, la quale si occupa, tra le altre cose, del sistema di protezione SecuROM. "Il valore commerciale della pirateria su scala internazionale sta crescendo del 14% ogni anno".

Questa la considerazione di Michael Pachter, analista di Wedbush Morgan: "Ubisoft mi ha detto che le vendite dei giochi per PC si sono abbassate del 90% senza una corrispondente ascesa nelle vendite di giochi per console. Secondo me, tra il 40 e il 50% dei giochi per PC non vengono acquistati regolarmente". Secondo Christian Svensson, che si occupa delle ricerche e strategie per Capcom, "nel caso peggiore 9 copie su 10 sono illegittime".

"Non ci sono dati pubblici sull'effettiva resa dei DRM", aggiunge Pachter. "Ma il fatto che i produttori li usino in maniera così insistente suggerisce che questi metodi funzionano".

"La pirateria sta forzando il gaming su PC a trasferirsi sull'online. È una cosa che in Estremo Oriente è successa 15 anni fa e che adesso sta accadendo anche in Occidente", continua Pachter. Molti di coloro che hanno risposto, d'altra parte, concordano sul fatto che i DRM puniscono gli utenti legittimi e finiscono per incoraggiare la pirateria.

"I consumatori hanno ragione a lamentarsi dei DRM, visto che danneggiano in egual modo sia gli utenti legittimi che quelli illegittimi", parla ancora Pachter. "Il problema è che le compagnie pensano che questi sistemi limitano la pirateria ma, mentre un hacker esperto è in grado di aggirarli, per gli utenti tradizionali si tratta solamente di una scocciatura. Rispetto il diritto delle compagnie a proteggere le loro proprietà intellettuali, ma i consumatori hanno comunque il diritto di lamentarsi sui sistemi di protezione troppo invasivi".

"Oggi la sfida è premiare gli utenti leali", sostiene Guillaume Rambourg, managing director di Gog.com. "Se si rende l'intera esperienza di gioco più complicata e frustrante, mentre chi pirata riesce comunque nel suo intento, si finisce per favorire la pirateria stessa. Giocare un prodotto che è stato acquistato legalmente dovrebbe essere più facile che giocare un prodotto piratato".

"Usando un DRM, un publisher può migliorare in maniera significativa la profittabilità di un suo prodotto", dice Svensson di Capcom. "Ci sono buoni DRM e DRM meno buoni. Ci sono un sacco di tecnologie disponibili in questo settore, e tutte sono valide. Ciò che può essere poco valido è il modo in cui vengono implementate queste tecnologie, oltre che la comunicazione su come vengono implementate. Quello che in Capcom cerchiamo di fare, e riteniamo di averlo sempre fatto con successo, è di non colpire gli utenti legittimi. Se un utente legittimo ha un'esperienza di gioco peggiore rispetto a chi pirata i giochi allora c'è qualcosa che non funziona".

34 Commenti
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HostFat03 Ottobre 2011, 09:51 #1
Reinhard Blaukovitsch è in pieno conflitto di interessi nelle sue affermazioni visto che si occupa del sistema Securom.

Michael Pachter riporta le lagne della Ubisoft che negli ultimi tempi ha rilasciano prodotti mediocri, e strano si aspetta ancora che qualcuno li compri ... NO, è colpa della pirateria ...

Per il resto a parlar di drm buoni e drm cattivi lo faceva già Gabe della VALVe una generazione fa ... ben arrivati ma avete già perso il treno
david-103 Ottobre 2011, 09:54 #2
Un articolo su Eurogamer esplicita i risultati...ecc

wow
Quasi tutti concordano sul fatto che è impossibile determinare con precisione la percentuale di giochi per PC piratati, o a quanto ammontano le perdite a causa della pirateria, però alcune delle posizioni degli intervistati sono interessanti.

Ma va?
"Non ci sono dati pubblici sull'effettiva resa dei DRM", aggiunge Pachter. "Ma il fatto che i produttori li usino in maniera così insistente suggerisce che questi metodi funzionano".

Ahhh si, come no!!!!


Al momento non esistono metodi antipirateria validi.
Ce ne sono di quelli che vengono bypassati anche da un bambino e quelli che rompono le palle alla grande.
Dei primi non c'è nulla da dire; gli altri rompono le palle anche agli utenti onesti con in mano una copia originale (fatevi un giro sul thread di FIFA12 PC.....)
nickmot03 Ottobre 2011, 09:55 #3
"Se si rende l'intera esperienza di gioco più complicata e frustrante, mentre chi pirata riesce comunque nel suo intento, si finisce per favorire la pirateria stessa. Giocare un prodotto che è stato acquistato legalmente dovrebbe essere più facile che giocare un prodotto piratato".


"Se un utente legittimo ha un'esperienza di gioco peggiore rispetto a chi pirata i giochi allora c'è qualcosa che non funziona".


Mi pare che qui si racchiuda il senso di tutto quanto.
Donbabbeo03 Ottobre 2011, 10:12 #4
Intervistare un tizio che crea DRM e chiedergli se servono a qualcosa mi pare ridicolo, cosa dovrebbe rispondere, che non servono a niente e quindi smettete di darmi soldi?
Tra l'altro le cifre sparate mi sembrano decisamente campate in aria, "il 50% dei giochi è piratato cioè 9 copie su 10 (che a casa mia fa 90% ma vabbè non viene acquistato e di contro non aumenta il numero di vendite su consolle".
Non è che magari i numeri sono enormemente calati perchè i giochi sono una porcheria e fatti con il copia-incolla?
D'altra parte l'unico parere sensato che citano è quello del tizio di gog.com che, guardacaso, ha fatto il botto con The Witcher 2 che è senza DRM e con DLC gratis, alla faccia di Ubisoft e compagnia bella.
Markk11703 Ottobre 2011, 10:20 #5
se non vengono acquistati è perchè sono dei cessi buggati, altrimenti vengono acquistati
stuz8703 Ottobre 2011, 10:23 #6
Quello che in Capcom cerchiamo di fare, e riteniamo di averlo sempre fatto con successo, è di non colpire gli utenti legittimi. Se un utente legittimo ha un'esperienza di gioco peggiore rispetto a chi pirata i giochi allora c'è qualcosa che non funziona".

Ma non erano loro che avevano messo la connessione internet permanente a Super Street Fighter 4 Arcade Edition?

Originariamente inviato da: Markk117
se non vengono acquistati è perchè sono dei cessi buggati, altrimenti vengono acquistati

Seee, certo...
Forse solo l'1% di chi pirata lo fa per questo motivo.
Slamdunk03 Ottobre 2011, 10:45 #7
"Tra il 40 e l'80% dei videogiochi che si trovano in circolazione sono piratati"

Vabbè, diciamo pure tra lo 0% e il 100%...
Pikazul03 Ottobre 2011, 10:49 #8
...ma davvero la ubisoft pensa che ci beviamo una palla colossale come "le vendite PC sono diminuite del 90%" ?
Sicuro il mercato PC è diventato più marginale, ma questo perchè è il mercato console ad essere esploso, il mondo PC non è diminuito per niente, anzi è in continua ascesa (lenta ma costante, come sempre per il pc). Senza contare che la pirateria è universalmente diffusa da almeno un decennio, quindi sarebbe diminuita rispetto a quando, gli anni 90?
E intanto Electronic Arts prevede che nel 2012 i profitti della divisione PC supereranno quelli di tutte le altre divisioni console (non cumulate, ovviamente)

L'unica spiegazione possibile è che utilizzino solamente i dati dei negozi fisici, ma è risaputo che la stragrande maggioranza delle vendite di giochi per PC è effettuata sui canali digitali quindi la pirateria "non ha colpa", anzi, basta andare sul forum di uno qualunque di questi negozi per trovare valanghe di ex-pirati convertiti.
Pozzame03 Ottobre 2011, 11:00 #9
Se uno si deve sbattere a craccare (o a scaricare il crack) il DRM di un gioco che ha pagato fior di quattrini, la volta dopo se lo scarica direttamente.
Tanto sbattersi per sbattersi, almeno ha risparmiato i soldi.

Poi ci sono quelli che i giochi non li comprano a prescindere, in quel caso non lo avrebbero comprato comunque, però la pirateria aumenta la loro base installata, con conseguente passaparola e pubblicità.

La pirateria, in passato, ha fatto la fortuna di Microsoft e della Playstation 1, perché si ostinano stupidamente a non capire come funziona il mercato e non lo sfruttano in modo proficuo? invece che continuare a lottare contro chi gli da da il pane??
WillianG8303 Ottobre 2011, 11:05 #10
Originariamente inviato da: Donbabbeo
Tra l'altro le cifre sparate mi sembrano decisamente campate in aria, "il 50% dei giochi è piratato cioè 9 copie su 10 (che a casa mia fa 90% ma vabbè ....


Sei capace di comprendere quel che leggi???? Hai capito che questi numeri diversi tra loro sono stati dati da persone diverse che hanno dato i numeri relativi alla società dove lavorano????



Comunque a mio avviso servizi come onlive potrebbero mettere in seria difficoltà la pirateria (era ora).
Come ho sempre detto LA PIRATERIA NON DIPENDE NÈ DAI PREZZI E NEMMENO DALLA QUALITÀ DEL PRODOTTO (visto che non fanno nemmeno donazione di 1 euro a coloro che fornisce il software per il download illegale e il gioco illegale), dipende soltanto dal fatto che oggi la società va così tanti vogliono avere tutto senza nessun sforzo, come fossi un loro diritto quindi guai a chiamarli ladri. Resta di fatto che certi prezzi sono semplicemente alti, soprattutto se si considera i prezzi su piattaforme tipo steam. Su console non ne parliamo visto che toccano anche i 75 euro …..

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