Strage di Boston, adesso anche in un videogioco

Un gruppo di "troll" ha messo sulla rete un controverso gioco che prende spunto dalla strage di qualche giorno fa alla Maratona di Boston.
di Rosario Grasso pubblicata il 24 Aprile 2013, alle 14:18 nel canale Videogames
32 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNei giochi di guerra c'è sempre una motivazione che scaturisce l'uso della violenza, che può essere nobile o meno, come la salvezza della Terra o il diventare il boss della città come in GTA.
Qui c'è solo la presa in giro verso delle vittime.
Prendere in giro gli altri è divertente... finché non capita a loro di rimanere sulla sedia a rotelle, poi si perde di colpo il senso dell'umorismo.
Nei giochi di guerra c'è sempre una motivazione che scaturisce l'uso della violenza, che può essere nobile o meno, come la salvezza della Terra o il diventare il boss della città come in GTA.
Qui c'è solo la presa in giro verso delle vittime.
Prendere in giro gli altri è divertente... finché non capita a loro di rimanere sulla sedia a rotelle, poi si perde di colpo il senso dell'umorismo.
il ragionamento fa acqua a mio avviso, non è che io non sono sensibile al dolore di chi è stato colpito dalla tragedia, il problema è che io sono sensibile anche al dolore per la tragedia della guerra, mentre in tanti sono talmente desensibilizzati ormai da considerarlo normale. Sembra facile identificarsi con un soldato americano che va a fare fuori quelli di al-qaeda, ma sicuramente per i musulmani non deve essere tanto normale un gioco con un clichè del genere...
per quel che riguarda la motivazione, bhe certamente ognuno ha i suoi parametri soggettivi, chi si è infilato dentro alle torri gemelle probabilmente pensava di avere dei buoni motivi. Quello di GTA (una delle mie serie preferite fino a san andreas) è proprio l'esempio meno calzante di violenza totalmente immotivata e parossistica al limite del grottesco. spiegatemi quale sarebbe la motivazione eticamente corretta che giustifica la violenza?
io non so se il gioco in questione derida le vittime, in questo caso sarebbe veramente di cattivo gusto, ma secondo me ci si può tranquillamente non giocare, l'unico giudizio morale negativo che mi sento di dare è se qualcuno ci sta lucrando. Per il resto è un gioco violento e se deride le vittime della violenza per questo lo fanno tutti i giochi violenti per quel che mi riguarda, non è che perché spari a un giallo, un verde, un nero è giustificabile, nemmeno con una trama che li considera propagandisticamente il nemico, perché così, assurdamente, si giustifica la violenza dell'attentatore stesso che è convinto di combattere un nemico (a prescindere che abbia ragione o torto, esattamente come nei giochi di guerra). mi risulta che quando ci sono due fazioni in lotta sono entrambe convinte di avere ragione, non è che uno lo fa solo perché si sente cattivo
GTA era un esempio di gioco violento, potevo prendere anche Crysis o potevo anche non prenderli.
Lungi da me a identificarmi in qualcuno o fare etica della violenza. (guarda non ho proprio voglia di parlare di politica, guerra e religione)
In un gioco di guerra si combatte contro "i cattivi" qualsiasi essi siano, possono essere chiunque appunto perché è un gioco, di cui tra l'altro mi ci devo godere anche la grafica, la giocabilità ecc...
Diverso è il caso di un giochino amatoriale, ispirato ad un attentato. imho sono due cose differenti. Ma qualcuno evidentemente lo apprezza, a me non piace.
GTA era un esempio di gioco violento, potevo prendere anche Crysis o potevo anche non prenderli.
Lungi da me a identificarmi in qualcuno o fare etica della violenza. (guarda non ho proprio voglia di parlare di politica, guerra e religione)
In un gioco di guerra si combatte contro "i cattivi" qualsiasi essi siano, possono essere chiunque appunto perché è un gioco, di cui tra l'altro mi ci devo godere anche la grafica, la giocabilità ecc...
Diverso è il caso di un giochino amatoriale, ispirato ad un attentato. imho sono due cose differenti. Ma qualcuno evidentemente lo apprezza, a me non piace.
senza volerti offendere, ma prendendo il tuo commento come il pensiero di una parte estesa della società, a me pare che il tuo ragionamento è un po' segnale di una sottocultura ormai dilagante, un modo di visione del mondo piuttosto infantile alla "signore degli anelli" o "star wars", in cui ci sono i buoni che sono sempre buoni e leali e i cattivi che non perdono occasione di essere malvagi e uno prende una posizione che è abbastanza ovvia e proposta su un piatto d'argento... In realtà quando si osserva il mondo reale difficilmente le cose sono così evidenti, grottesche e consolatorie. Questo sistema è pensato per non far pensare, per dare una visione chiara e precisa di una situazione e far empatizzare una fazione e odiare l'altra. è studiata per far percepire delle sensazioni senza doverci pensare e analizzare la situazione, tanto è evidente il giudizio morale.
io penso che fornire questa visione semplificata del mondo per esempio fa molti più danni rispetto a tanti altri contenuti nei media, tra cui la violenza gratuita... perché subdolamente inocula il seme del disprezzo del prossimo e delle sue posizioni, che possibilmente è proprio il motivo per cui avvengono questi attentati e anche altri tipi di violenze.
io penso che fornire questa visione semplificata del mondo per esempio fa molti più danni rispetto a tanti altri contenuti nei media, tra cui la violenza gratuita... perché subdolamente inocula il seme del disprezzo del prossimo e delle sue posizioni, che possibilmente è proprio il motivo per cui avvengono questi attentati e anche altri tipi di violenze.
Grazie, lo prendo come complimento
Hai distorto completamente il senso del mio commento, rigirato la frittata dirottandola su altri temi.
Seppur d'accordo in linea di principio con quello che scrivi, stavo commentando solo un cacchio di gioco, e ho deliberatamente omesso la mia posizione politica e religiosa al riguardo, appunto perché non lo vedo un tema adatto a questo forum, e perché non me la sento di dire pubblicamente i miei schieramenti al riguardo.
Adesso visto che mi hai accusato di far parte di una sottocultura infantile, pretendo che mi spieghi con calma, partendo dall'inizio, le tue idee al riguardo, (mettici un po' di teorie complottistiche che ci distolgono l'attenzione, come le scie chimiche, Skull and Bones, se vuoi)
Ti prego fallo in privato, e sii meno prolisso, chissà che abbiamo molto in comune.
è la frase che ha scaturito il mio ragionamento. Ora, spesso in un post non si riesce a comunicare perfettamente il nostro pensiero, e probabilmente intendevi altro, ma a me sembrava che tu giustificassi i giochi di guerra perché in fondo ci sono dei "cattivi", che dunque meritano di essere oggetto di violenza in quanto tali.
Io sono solo coerente col mio pensiero che la violenza è molto difficile da giustificare e di sicuro non per un motivo del genere.
questi ragionamenti rientrano nel discorso sulla deumanizzazione come giustificazione della violenza:
cito dall'estratto di un libro di Chiara Volpato che ha scritto un libro sull'argomento:
questa è proprio la fallacia logica che entra in campo quando ci si riferisce a qualcuno come "cattivo" come se la sua stessa esistenza fosse solo un ruolo, per me questa fallacia è molto subdola e radice di molte cattive decisioni e pessime opinioni.
a mio avviso siamo in tema, a meno che tu non lo prenda come un attacco personale che non c'è, non ho motivo per continuare in privato.
Io sono solo coerente col mio pensiero che la violenza è molto difficile da giustificare e di sicuro non per un motivo del genere.
Il contrario
(Stranamente trovo interessanti GTA, e Manhunt, che sono violenti, ma è un tipo di violenza diversa, più fine a se stessa, in Manhunt devi sfuggire agli assassini che ti danno la caccia per ucciderti, devi uccidere per sopravvivere, sei solo contro tutti, c'è un ritorno alla legge della giungla, all'istinto di sopravvivenza)
Non a caso, ho usato "scaturisce" e non "giustifica" nella mia frase: <Nei giochi di guerra c'è sempre una motivazione che scaturisce l'uso della violenza> perché non voglio giustificarla, semmai voglio mettere l'accento su come invece ci sia bisogno di dare alla gente un motivo per usarla, motivo che invece nel gioco di Boston manca perché bisogna solo saltare le bombe.
Poi ho scritto <la satira va fatta con le categorie forti> ma era più un ragionamento OT per far capire che se offendo che ne so... un politico, che ha un enorme potere, è diverso che offendere una vittima che di potere non ne ha.
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