Steam rimuove l'arbitrato vincolante dal proprio contratto, Valve si espone ad azioni legali

Steam rimuove l'arbitrato vincolante dal proprio contratto, Valve si espone ad azioni legali

Anche se non applicabile in Europa, la decisione di Steam di rimuovere la clausola di arbitrato vincolante rappresenta un enorme passo avanti nella tutela dei consumatori ed espone Valve ad azioni legali e collettive.

di pubblicata il , alle 11:34 nel canale Videogames
ValveSteam
 

Una svolta importante nel settore del commercio digitale: Steam ha rimosso la clausola di concordato vincolante esponendo la società madre, Valve, alle azioni legali degli utenti. Questo significa che per la risoluzione delle controversie, adesso i giocatori possono citare Valve in giudizio.

Va sottolineato che tale clausola non era applicabile nell'Unione Europea, così come nel Regno Unito, Nuova Zelanda, Australia e Quebec. Tuttavia, è negli Stati Uniti che Steam trova il suo pubblico più ampio e lì la clausola aveva valore legale.

Basti pensare che di recente, Disney ha tentato di evitare un procedimento per omicidio colposo proprio appellandosi alla clausola in questione. La società aveva chiesto la risoluzione della controversia tramite arbitrato dopo che il cliente ha perso la moglie in un Disney Resort a causa di un'allergia.

L'arbitrato prevede che le due parti si affidino a terzi (arbitri) "super partes" per la risoluzione della controversia. Il problema è che questi non devono tenere conto della legislatura, ma la decisione finale è completamente a loro discrezione. L'obiettivo è quello di velocizzare le tempistiche rispetto a un procedimento legale, ma con le multinazionali è facile immaginarne l'esito.

Ecco perché la manovra di Steam risulta piuttosto curiosa, ma un enorme passo avanti verso la tutela dei consumatori. Gran parte dei prodotti e servizi in USA vengono venduti con un contratto che include la clausola di arbitrato vincolante. Di conseguenza, la mossa di Valve potrebbe motivare altre aziende a rimuoverla e assicurare agli utenti maggiori garanzie sugli acquisti online.

4 Commenti
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Giulio197630 Settembre 2024, 11:44 #1
Notizia che definirei 'mostruosa', almeno per gli utenti USA. Ad ogni modo, trovo assurdo che il sistema legale USA accetti clausole del genere. E meno male che clausole del genere non sono applicabili in Europa. Non capisco, tuttavia, cosa possa aver spinto la Valve ad una mossa del genere. Nessuna dichiarazione da parte dell'azienda?
demon7730 Settembre 2024, 12:14 #2
"L'arbitrato prevede che le due parti si affidino a terzi (arbitri) "super partes" per la risoluzione della controversia. Il problema è che questi non devono tenere conto della legislatura, ma la decisione finale è completamente a loro discrezione."

Qui la follia è solo il fatto che negli USA sia legale una cosa del genere.
Ma roba da pazzi veramente.
Unrue30 Settembre 2024, 15:02 #3
Il problema è che questi non devono tenere conto della legislatura, ma la decisione finale è completamente a loro discrezione


Della serie tirano i dadi? Non è rischioso affidarsi a una roba del genere, anche per chi si difende? Che assurdità.
Cfranco30 Settembre 2024, 17:20 #4
Originariamente inviato da: Unrue
Della serie tirano i dadi? Non è rischioso affidarsi a una roba del genere, anche per chi si difende? Che assurdità.


Magari tirassero i dadi, in realtà vince sempre l' azienda più grossa

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