Stallman: il passaggio di Steam a Linux è immorale

Programmi chiusi e protetti da DRM non sono compatibili con una piattaforma aperta come Linux, secondo l'autore del noto sistema operativo Unix-like.
di Rosario Grasso pubblicata il 01 Agosto 2012, alle 17:16 nel canale VideogamesSteam
133 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOvvio che l'utente finale possa non essere minimamente competente e intetessato a studiare o modificare il codice sorgente. Ma la possibilita' di farlo ha effetti collaterali:
- altri possono controllarlo per te
- altri possono introdurre miglioramenti
- altri possono contunare a mantenere il progetto se lo sviluppatore iniziale lo abbandono a lo manda a ortiche.
Se fai una donazione e poi dopo tre mesi lo sviluppatore si rompe chiude il sito e va a fare altro? Se e' un free-ware mica e' tenuto a rilasciare il codice.
Se magari fino ad allora e' campato a donazioni e poi decide di venderlo e di fregarsene di chi ha fatto donazioni fino a qul momento?
Se con il modello di business delle donazioni ha preso quanto ha potuto e ora decide, chesso', di metterci dentro delle schifezze per raccogliere e vendere i dati degli utenti a terzi per marketing?
Se e' bravissino a fare chesso': le interfaccie utente ma non capisce una sega di sicurezza? In un progetto aperto qualcuno puo' essere interessato a contribuire dei miglioramenti.
Se l'autore si e' inventato la sua licenza personalizzata che contiene degli errori e puo' mettere a rischio gli utenti con terzi (ad esempio perche l'autore ha copiato codice altrui)?
Ogni volta per ogni cosa ti devi leggere una licenza diversa o e' piu' comodo avere ome riferimento la GPL?
Queste cose interessano anche l'utente finale che non e' interessato a leggersi i sorgenti.
Prima di contribuire si puo' leggere il contratto di licenza, valutare la community e cercare di capire dove tira lo sviluppo. Informarsi e fare scelte consapevoli e un grossa parte di quell'insieme di azioni che portano al concetto di liberta'.
Non c'e' solo saper programmare, c'e' tanta gente che sa programmare ma e' inpantanata il licenze d'uso e lucchetti vari, mentre ci sono molti utenti che non saprebbero scrivere una riga di html ma possono copiare, rivendere, farsi modificare l'intero sistema operativo e tutti gli applicativi.
Senza essere in balia di un unico fornitore che dalla notte al giorno puo' pretendere che modifichino le modalita' di uilizzo del software senza poter dire nulla, a parte maledirsi per non aver anticipatamente letto il contratto di licenza, valutato l'ecosistema e la direzione del progetto.
I fatti dicono che l'anno scorso, o due anni fa, in un sistema operativo open source, non ricordo se fosse linux o solo una distribuzione, è stata riscoperta una grave vulnerabilità che era stata corretta ma reintrodotta un paio di anni prima.
Secunia identifica in Microsoft una velocità nella correzione dei problemi elevatissima, quando in molti sistemi operativi open source le falle riconosciute rimangono aperte molto più a lungo. Per non parlare di Apple che sembra una barzelletta, ovviamente.
Per la questione sicurezza di Windows, mi sembra che fosse piuttosto evidente la differenza di installazioni... e non venite a parlare dei server, che sono dietro a firewall e altre cose eppure vengono bucati lo stesso...
Inoltre, tagliare parti importanti delle frasi in cui si comparano 2 cose, dimostra di non avere rispetto dell'interlocutore.
Se magari fino ad allora e' campato a donazioni e poi decide di venderlo e di fregarsene di chi ha fatto donazioni fino a qul momento?
Immagino però che tu abbia ben chiaro il concetto di "scroccare".
Io quando taglio qualcosa lo indico chiaramente mettendo un [CUT],
e se lo faccio e' per poter affrontare un concetto alla volta
e mantenere il thread ragionevolmente comprensibile.
E non e' una gara in cui io devo confutare tutti i punti del mio interlocutore
per dimostrare che sono piu' furbo.
Se sono interessato o competente solo su un punto del suo discorso
posso quotare e rispondere solo a quello.
Infatti del tuo messaggio precedente, che considero una mega trollata, rispondo solo all'utima parte.
E tipo quando ci sono migliaia di server per distribuire software proprietario craccato o contenuti coperti da copyright?
Io ho esattamente 2001 pacchetti software installati sul mio sistema operativo in questo momento e nessuno di essi e stato 'scroccato'.
Tra privati e aziende che usano prevalente mente software proprietario quanti possono dire la stessa cosa?
Bravo.
Perche' se per caso non lo sapete o non ne eravate consci, gli eseguibili di un qualsivoglia programma......che vada da una semplice applicazione a un sistema operativo o videogame che sia.....si ottengono con dei compilatori che appunto creano i files eseguibili partendo dal source code (o codice sorgente).
Com'e' vero questo, e' anche vero il contrario.....ovvero si trovano in giro cercando un po, decompilatori ad hoc quasi per tutto...sistemi operativi inclusi.....che quindi partono dagli eseguibili per ottenere almeno buona parte del source code.
La vera differenza dunque fra un s.o. open e free da uno closed o restricted, la fa solo la legge.
Ovvero....e' legale utilizzare per i propri scopi del codice sorgente free.....mentre non lo e' assolutamente per quanto riguarda quello closed.
Mentre i "problemi" (leggasi bugs, falle di sicurezza, falle nei protocolli....etc.etc.)....sono presenti OVUNQUE.
Gia' ma quando sono disponibili i sorgenti e' piu' semplice riconoscerli.
Certo....ma e' come dire che se e' scritto sulla copertina, lo leggo subito. Ovvio no? Ma e' comunque scritto da qualche parte.....basta solo sapere come e dove andare a cercare.
E alcune "falle", sono piu' che volute. A volte, per poter fare/permettere determinate operazioni, bisogna scendere a compromessi......ovvero "se voglio fare questo/rendere possibile questa operazione, devo lasciare questa porta aperta.....e non posso chiuderla, non in quel momento."
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