Stadia e xCloud su App Store? Apple apre (uno spiraglio), Microsoft non risparmia critiche

Stadia e xCloud su App Store? Apple apre (uno spiraglio), Microsoft non risparmia critiche

Apple ha aggiornato le sue linee guida dell'App Store aprendo formalmente ai servizi in streaming come Google Stadia e Microsoft xCloud. La casa di Cupertino ha però fissato alcune regole davvero stringenti, imponendo la presenza di ogni gioco del catalogo dei servizi su App Store affinché possa revisionarlo.

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Videogames
AppleStadiaiOSiPadOSMicrosoftGoogleNVIDIAGeForce
 

Nel pieno della diatriba legale con Epic Games, Apple ha pubblicato alcune revisioni alle linee guida che gli sviluppatori devono seguire per vedere approvate le loro app sull'App Store di iOS e iPadOS. L'azienda modifica di tanto in tanto queste linee per adeguarsi ai mutamenti del mercato, e di fatti in questa tornata c'è una novità, ossia la possibilità di offrire agli utenti servizi di gaming in streaming.

Fino a oggi i servizi come Google Stadia, Microsoft xCloud e Nvidia GeForce Now non erano disponibili su piattaforma iOS/iPadOS perché le linee guida non lo consentivano in alcun modo: Apple disse che ciò era dovuto al fatto che non avrebbe potuto approvare i giochi offerti su tali piattaforme. Ora l'azienda ha fatto un'apertura, ma potremmo definirla una "falsa apertura" o "un'apertura a metà" (ad essere buoni!).

Le nuove regole impongono infatti che ogni gioco proposto da questi servizi cloud sia presente individualmente sull'App Store, in modo che Apple possa analizzarlo per approvarlo. Di conseguenza Google, Microsoft e Nvidia potranno pubblicare formalmente i loro servizi sull'App Store, ma dovranno far sì che i giochi disponibili siano presenti anche su App Store come singole app. Inoltre, dovranno permettere agli utenti di autenticarsi al servizio dall'app, il che significa che Apple incamererà il 30% degli abbonamenti. Richiesto, inoltre, il supporto a "Sign in with Apple" (Accedi con Apple).

La novità difficilmente porterà Stadia, GeForce Now o xCloud su App Store (a meno che le rispettive aziende non siano pronte a farsi andare bene i compromessi), in quanto i paletti appaiono troppo rigidi e difficilmente aggirabili, tanto che Microsoft non ha perso tempo per criticare aspramente la nuova politica di Apple. "Questa rimane una cattiva esperienza per i clienti. I giocatori vogliono entrare direttamente in un gioco dal loro catalogo personalizzato all'interno di un'app come fanno per i film o per le canzoni, e non essere forzati a scaricare oltre 100 app per giocare singoli titoli dal cloud. Siamo impegnati a mettere i giocatori al centro di tutto ciò che facciamo, e fornire una grande esperienza è il cuore di questa missione".

La casa di Redmond non ha commentato il resto dei paletti, ma chiaramente anche le altre imposizioni probabilmente non le andranno a genio, dato che nella querelle tra Apple ed Epic Games l'azienda ha dato sostegno alla software house di Fornite.

15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
MaxVIXI12 Settembre 2020, 12:09 #1
Mah... Il passo successivo sarà passare dai giochi si film? Alle singole puntate delle serie TV? Ai singoli album o alle singole canzoni? 30% ad Apple su tutto?... Mah...
io78bis12 Settembre 2020, 12:28 #2
Viste le condizioni, manderei semplicemente a ..... Apple.

Finché nessuno dei 3 provider cede , il problema non esiste e possono dare la colpa a Apple per lo scarso supporto e la pessima politica di commissioni.

xarz312 Settembre 2020, 12:52 #3
Un altro esempio di come Epic abbia fatto bene a fare causa ad Apple.

Se ho capito bene Apple vorrebbe intascare il 30% di abbonamenti di streaming a giochi accessibili su qualsiasi piattaforma (che sia PC,console, etc), che non girano sui server Apple e non girano nemmeno sui device Apple visto che la logica è tutta server side.

Cioè si prende il 30% per fare cosa?
AlexSwitch12 Settembre 2020, 12:58 #4
L'avidità di Tim Cook e del suo staff dirigenziale non conosce proprio limiti!!

Come è stato giustamente scritto il prossimo passo sarà di pretendere il controllo sullo streaming video e audio?

Io lo vedo come un grosso passo falso di Apple che corrobora la posizione di Epic.
io78bis12 Settembre 2020, 13:10 #5
Originariamente inviato da: xarz3
....
Cioè si prende il 30% per fare cosa?
...


Apple vende i proprio utenti non la potenza dei propri server o dispositivi. Così come fanno gli influencer che sono pagati dagli sponsor per quanti followers hanno.
ningen12 Settembre 2020, 14:59 #6
Mi sfugge il senso di tutto questo... A che servirebbe allora l'app di xCloud, Stadia ecc, se poi dovresti scaricare i giochi come app singole a parte? Anzi a che stra-cacchio serve scaricare tutti i giochi come singole app, quando stiamo parlando di streaming video di giochi che vengono elaborati nei server proprietari di Google, MS, Sony, Nvidia o chicchesia? Cosa diavolo devi scaricare? Tanti mini launcher da pochi MB per i singoli giochi che ti permettono di ricevere lo stream video? Quale sarebbe il problema di sicurezza in uno stream video controllato (e non certo dai primi disgraziati arrivati, visto che stiamo parlando di aziende big dell'informatica)? E' una cosa che non ha un fottuto senso, solo Apple poteva pensare ad una "soluzione" cosi idiota e contorta, ma sospetto che abbia volutamente presentato una soluzione inaccettabile per tutti, per pararsi il culo e poter dire "noi abbiamo dato una possibilità, ma loro non hanno accettato".

Think different... but also worse.
pengfei12 Settembre 2020, 15:02 #7
Originariamente inviato da: xarz3
Un altro esempio di come Epic abbia fatto bene a fare causa ad Apple.

Se ho capito bene Apple vorrebbe intascare il 30% di abbonamenti di streaming a giochi accessibili su qualsiasi piattaforma (che sia PC,console, etc), che non girano sui server Apple e non girano nemmeno sui device Apple visto che la logica è tutta server side.

Cioè si prende il 30% per fare cosa?


Penso sia inutile cercare di razionalizzare la cosa, lo fanno perchè lo possono fare, l'idea di Apple sarebbe di giustificare la cosa col fatto che gli sviluppatori godono di una vetrina con milioni di clienti che prospera per i loro sforzi di mantenerla sicura e con contenuti di qualità, secondo me se proprio volessimo fare il bilancio di costi e benefici dovremmo calcolare che se chiudesse l'app store gli sviluppatori avrebbero qualche riduzione del fatturato perchè per gli utenti sarebbe più difficile procurarsi le app (almeno finchè non emerge uno store alternativo), ma se gli sviluppatori smettessero di sviluppare le app per iOS sarebbe apple a dover chiudere baracca, però gli sviluppatori sono polverizzati e non hanno peso contrattuale, basterebbe che gli sviluppatori delle app più importanti le ritirassero per un po' dallo store e penso che apple abbasserebbe la cresta in fretta
MaxVIXI12 Settembre 2020, 16:52 #8
Secondo me gli altri big tech dovrebbero boicottarla, o chiedere gli stessi balzelli, vuoi essere su Google o Bing? 30% del tuo fatturato grazie. Altrimenti cercando Apple compaiono solo inserzioni notizie e siti riguardanti le mele. Prodotti Apple su Amazon? 30% grazie , altrimenti mele anche qui. Facebook, Instagram etc etc? C'è una foto con un melafonino o melanotebook? 30% altrimenti foto bloccata perché non rispetta i nostri standard. E così via, bandita dal mondo digitale

Perché lo scemo ragionamento di Apple "devi darmi il 30% del tuo fatturato perché la tua visibilità ai miei clienti è data dalla essere sul mio store" potrebbe farlo anche Google: "devi darmi il 30% del tuo fatturato perché la tua visibilità è data dal risultare nel mio motore di ricerca, se no ti elimino"
xarz312 Settembre 2020, 20:36 #9
Originariamente inviato da: pengfei
Penso sia inutile cercare di razionalizzare la cosa, lo fanno perchè lo possono fare, l'idea di Apple sarebbe di giustificare la cosa col fatto che gli sviluppatori godono di una vetrina con milioni di clienti che prospera per i loro sforzi di mantenerla sicura e con contenuti di qualità, secondo me se proprio volessimo fare il bilancio di costi e benefici dovremmo calcolare che se chiudesse l'app store gli sviluppatori avrebbero qualche riduzione del fatturato perchè per gli utenti sarebbe più difficile procurarsi le app (almeno finchè non emerge uno store alternativo), ma se gli sviluppatori smettessero di sviluppare le app per iOS sarebbe apple a dover chiudere baracca, però gli sviluppatori sono polverizzati e non hanno peso contrattuale, basterebbe che gli sviluppatori delle app più importanti le ritirassero per un po' dallo store e penso che apple abbasserebbe la cresta in fretta


Per me possono fare quello che gli pare nel loro store, ma solo se consentono e non ostacolano la nascita di store alternativi
Mde7915 Settembre 2020, 09:24 #10
Originariamente inviato da: MaxVIXI
Secondo me gli altri big tech dovrebbero boicottarla, o chiedere gli stessi balzelli, vuoi essere su Google o Bing? 30% del tuo fatturato grazie. Altrimenti cercando Apple compaiono solo inserzioni notizie e siti riguardanti le mele. Prodotti Apple su Amazon? 30% grazie , altrimenti mele anche qui. Facebook, Instagram etc etc? C'è una foto con un melafonino o melanotebook? 30% altrimenti foto bloccata perché non rispetta i nostri standard. E così via, bandita dal mondo digitale

Perché lo scemo ragionamento di Apple "devi darmi il 30% del tuo fatturato perché la tua visibilità ai miei clienti è data dalla essere sul mio store" potrebbe farlo anche Google: "devi darmi il 30% del tuo fatturato perché la tua visibilità è data dal risultare nel mio motore di ricerca, se no ti elimino"


Lo sai vero che Google, Steam e molti altri prendono anche loro il 30% vero?
Secondo me l'unico problema , ma purtroppo insormontabile è avere i singoli giochi come singole app, spero che su questo si ricredano, che poi possono comunque magari mettere il veto su alcuni giochi troppo violenti o simili, ecc verificando il catalogo insieme a chi pubblica l'app

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^