Apple, causa a Fortnite: 'Epic non è Robin Hood, vuole solo guadagnare'
Arriva la contro-causa di Apple a Epic Games, un nuovo capitolo della 'guerra digitale' esplosa tra i due colossi a proposito di Fortnite e delle alte royalties che Apple chiede per i guadagni maturati attraverso il suo store
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Settembre 2020, alle 14:21 nel canale VideogamesFortniteAppleEpiciOS
Ad agosto Epic Games ha denunciato Apple accusandola di "pratiche monopolistiche" e di "concorrenza sleale" per via delle misure messe in atto con App Store e per la richiesta agli sviluppatori del 30% dei loro guadagni maturati tramite la piattaforma. La decisione di Epic ha dato il via a una vera e propria "guerra digitale" che ha assunto dei connotati molto importanti e che ha portato a riflettere sui vantaggi competitivi dei proprietari di piattaforma.
La causa intentata da Epic arrivava subito dopo la decisione di Apple di rimuovere Fortnite da App Store. La software house della North Carolina veniva accusata da Cupertino di aver introdotto una procedura di pagamento diretto all'interno della versione iOS del gioco, cosa non consentita dalle policy dello store. Epic ha poi chiesto il reintegro di Fortnite su App Store, senza successo.
Ora arriva la notizia della contro-causa di Apple ai danni di Epic, con un documento di accompagnamento dai toni impetuosi. "Epic è interessata solo alla parte monetaria" accusa Apple e la sua azione legale è un mero seguito al tentativo di raggiungere un accordo privato volto a esentare lo studio dagli obblighi.
"Anche se Epic si presenta come un moderno Robin Hood, in realtà è un'impresa multimiliardaria che semplicemente non vuole pagare nulla per l'enorme valore di cui gode grazie all'App Store" sostengono i legali di Apple. "Le richieste di Epic di un trattamento speciale e le minacce di 'ritorsione' non sono conciliabili con il fatto che sia stata colta in flagrante quando ha violato il contratto con le sue pratiche commerciali. Epic ottiene miliardi con le commissioni sulle vendite ai consumatori che in certi casi possono arrivare fino a $ 99,99 per i pacchetti di V-Buck (valuta in game di Fortnite ndr)".
Apple si oppone alla richiesta di reintegro fatta recentemente da Epic alla corte statunitense, adducendo che fino a oggi la casa della North Carolina ha tratto vantaggio "dagli strumenti, la tecnologia, il software, le opportunità di marketing e la portata dei clienti" che App Store mette a disposizione. Dopo che il negoziato tra le due aziende è fallito, secondo Apple, Epic ha provato comunque a spuntarla con "sotterfugi" e azioni non consentite dai termini di utilizzo di App Store, come la possibilità di acquistare V-Buck dal gioco iOS direttamente tramite lo store di Epic aggirando la commissione richiesta del 30%. Apple accusa Epic di aver usato un hotfix a "sangue freddo" all'interno di una pratica che si può definire solo come "un furto". "È stata una campagna contro Apple su diversi fronti: creativo, tecnico, aziendale e legale" aggiungono i legali della Mela.
"Non è vero che Apple è monopolista. La concorrenza sia all'interno che all'esterno dell'App Store è feroce a tutti i livelli: per dispositivi, piattaforme e singole app", si legge ancora nella denuncia, in cui Apple rimarca il fatto che Fortnite è disponibile su sei diverse piattaforme mobile, PC e console di gioco, dove i giocatori possono acquistare liberamente i loro V-Buck.
"Quelle che Epic definisce restrizioni tecniche dell'App Store esistono dal debutto della piattaforma nel 2008 e hanno notevolmente aumentato la produzione rendendo lo store un motore di innovazione, capace di veicolare una grande diversità di app, e con primati sul volume di download e i guadagni consentiti agli sviluppatori di app, aumentati in modo esponenziale nel tempo. Nel frattempo, la commissione di Apple è diminuita, i prezzi del software sono crollati e le barriere all'ingresso dissolte".
Nella denuncia Apple replica alle accuse di Epic Games punto per punto, considerandola responsabile di negligenza per la violazione dei termini contrattuali. Chiede il risarcimento dei danni, delle spese legali e degli interessi, oltre all'ingiunzione permanente al sistema che permette di vendere contenuti interni a Fortnite per iOS aggirando il meccanismo di pagamento di App Store.
"Epic ha sparato il primo colpo in questa controversia, e la sua condotta intenzionale, sfacciata e illegale non può essere lasciata incontrollata. Né le pretese ipocrite (ed egoistiche) del signor Sweeney né l'entità degli affari di Epic possono giustificare le deliberate violazioni contrattuali, la condotta illecita o le pratiche commerciali sleali", afferma la causa. I rappresentati legali di Apple ed Epic sono convocati dalla corte per la giornata del 28 settembre.
126 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE' chiaramente in torto, avrebbe speranza solo se dimostrasse che in passato Apple ha applicato provvigioni personalizzate ad alcune SH dal grosso fatturato.
Tutti uguali di fronte alla possibilità di guadagnare di più.
Niente da aggiungere alle considerazioni dei legali di Apple.
Tu (apple) invece no ?
consiglio a questo avvocato di informarsi prima di parlare non si puo leggere una frase simile riferita ad apple
E' chiaramente in torto, avrebbe speranza solo se dimostrasse che in passato Apple ha applicato provvigioni personalizzate ad alcune SH dal grosso fatturato.
ma apple lo ha fatto questo è be noto
E' chiaramente in torto, avrebbe speranza solo se dimostrasse che in passato Apple ha applicato provvigioni personalizzate ad alcune SH dal grosso fatturato.
Anche io penso che Apple abbia più ragione di Epic (sottolineo che non ho scritto: Apple ha ragione su Epic). Ma non siamo noi a giudicare, non conosciamo tutti gli aspetti legali e soprattutto è fin troppo facile sparare sentenze in 10 secondi dietro uno schermo e una tastiera su un forum.
consiglio a questo avvocato di informarsi prima di parlare non si puo leggere una frase simile riferita ad apple
Almeno non mi raccontassero caxxate così palesi. Il 30% c'è per lo stesso motivo per cui accusano Epic: sono interessati solo alla parte monetaria.
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