Sempre più donne e adulti tra gli utenti di videogiochi

Sempre più donne e adulti tra gli utenti di videogiochi

Secondo un'indagine di mercato eseguita da TNS il numero di donne e di adulti che comprano videogiochi è in rapida crescita.

di pubblicata il , alle 09:23 nel canale Videogames
 
41 Commenti
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Wolfgang Grimmer12 Dicembre 2006, 10:32 #11
Originariamente inviato da: Gio22
si parla di sempre + donne.

Sugli shard di GDR come quello che frequento,effettivamente nn sn poche,xrò il 90% sn poco + che adolescenti,onestamente ci ho riflettuto solo ora che ho letto la notizia,in game molte sn abili strateghe O_O

Anche su UT ci sono ragazze che giocano e alcune sono davvero brave.
Ormai le ragazze stanno iniziando ad ownarci anche negli FPS
Cmq penso sia una buona notizia, magari in futuro troverò una ragazza gnocca disposta a mettersi con me a causa delle mie skills XD
aohwsw12 Dicembre 2006, 10:34 #12

I numeri non tornano ...

Originariamente inviato da: Il_Cozza
1,1 mila miliardi di sterline.. lol... un pò tanto, no? ;-)
poi, non per fare il puntiglioso... 81 milioni di sterline saranno 120 milioni di euro, nn miliardi... :-)

esatto: 1 sterlina = 1,48 Euro. (quando c'erano l lire si moltiplicava per circa 3000)
Poi non capisco:
"hanno speso [U]1,1 mila miliardi[/U] di sterline "
cosa vuol dire?
1,1 mila miliardi = 1.100 miliardi oppure intendeva 1,1 mila miliardi = 1,1 miliardi?
Mi pareva che la matematica non fosse un'opinione, ma adesso devo ricredermi ....

Potrebbero essere plausibili 1,6 miliardi di euro, che significherebbero 40 milioni di giochi a 40 euro l'uno. Non male per una popolazione di nemmeno 60 milioni di abitanti.
dema8612 Dicembre 2006, 10:40 #13
La cifra é ovviamente errata...
sarebbero 26,6Miliardi di vendite a 60€ l'una...
(sperando di non aver sbagliato i conti!)
probabilmente si tratta di 1,1 Miliardi di sterline, dato comunque molto confortante per il mercato videoludico.
Samoht12 Dicembre 2006, 10:45 #14
Le cose stanno cambiando, sempre più velocemente.

Chi vi parla è un ragazzo di trent'anni (trenta?!? ) che tra le mani ha avuto la fortuna di poter tenere qualsiasi (o quasi) tipo di intrattenimento video-ludico sia comparso sulla scena, dagli anni 80 ad oggi: atari 2600, Vic 20, Sinclair ZX Spectrum, Amstrad CPC464, Commodore 16, 64 e 128 (la mia sign la dice lunga ), Amiga, Atari ST, NES/SNES, Dreamcast, Playstation 1 e 2 e svariate forme di pc. E' ovviamente poi impossibile stimare anche solo ipoteticamente l'ammontare, dei fondi depositati nelle cassette dei vari flipper e videogames da bar (e anche qui le ho viste veramente tutte: da "space invaders" a "pac-man", da "Gyruss" a "Black Tiger", da "Galaxian" a "Tekken", da "Galaga '88" ai vari "Street Fighter" ).

La concezione di "videogioco", per come l'abbiamo noi, è naturalmente differente da quella che hanno i "nuovi" videogiocatori, e cioè le più recenti generazioni. Per i nuovi "adepti", è normale o quasi avere la possibilità di giocare (anche a certi livelli qualitativi) un gioco a casa su una console o su un pc. E' naturale che la gente comunichi con un telefono cellulare, che ognuno sia rintracciabile praticamente in qualsiasi istante. Ma non c'è da meravigliarsi: non è tanto più normale di quanto non sia andare al cinema e vedere un film zeppo di effetti speciali e la settimana dopo andare a vederne un'altro, quando all'epoca usciva qualcosa come "guerre stellari" e nelle sale ci stava almeno un mese

Mi sembra di fare un po' un discorso "paternalistico", ma se ci ragionate un attimo vi renderete conto che in effetti è così.

Anche in questo campo poi succedono poi cose strane, che non mi so spiegare e che definirei verosimilmente "miracoli"... Io ho assistito a qualcosa che definirei "conversione religiosa" di un collega che lavora con me: quest'estate a momenti venivamo alle mani per una discussione sui videogames (io, da grande appassionato quale sono, mi battevo contro di lui che sosteneva che i videogames non fossero opere d'arte, d'espressione contemporanea). Da qualche giorno ha acquistato una console Xbox 360.

Sono indiscutibilmente passati i tempi in cui le colonne sonore dei giochi venivano composte da gente come Ben Daglish, Chis Huelsback o i mitici Maniacs of Noise. Oggi grandi studi di registrazione ed intere orchestra vengono coinvolte nel reparto audio dei videogiochi, e tanto come nei film, ci sono direttori della fotografia, animazione in 3d, motion capture, disegnatori e sceneggiatori... tutte cose inimmaginabili, insomma, giocando all'epoca ad "R-Type" o "1942".

Sono pochi quelli che, come me, possono giocare a "Call of duty 2", pensando che una volta si sarebbe potuto chiamare "Into the Eagle's Nest"


... ma con ciò, cosa volevo dire? boh, mi sono perso da solo, come al solito!
CicCiuZzO.o12 Dicembre 2006, 10:51 #15
io ho 22 anni, ma tra altri 22 credo che non giocherò meno di adesso... (certo, la donna prima di tutto, ma una bella partita con pc o ps o xbox o nintendo non guasta )
spetro12 Dicembre 2006, 11:04 #16
Originariamente inviato da: joe4th
E' difficile però che un quarantenne cresciuto a pane e joystick si metta
a giocare con quei controller assurdi del gameboy, della playstation, etc.,
peraltro ai giochi odierni 3D, gran parte dei quali alquanto piatti e
stereotipati. Piuttosto va di MAME... :-)


Beh, spero tu stia scherzando.
Anche il videogiocatore si evolve. Io ho iniziato con l'Atari 2600 a far rimbalzare un quadratino da un lato all'altro dello schermo (si si, pong) e secondo te dovrei essere oggigiorno in grado di fare solo quel tipo di giochi? O essere attratto solo da quelli?

Vediamo... i giochi a cui sto giocando ora... NWN2, WOW, vari titoli Xbox... beh si, più o meno


Punto secondo:
come qualcuno ha fatto notare (kronos2000) si parla di acquirenti, non di giocatori. Tant'è che al notevole incremento di acquisti da parte delle donne è poi fatto seguire il dato secondo il quale solo il 15% acquista per uso personale.
E' decisamente tutta un'altra cosa.
pWi12 Dicembre 2006, 11:13 #17
cifre corrette
spud2312 Dicembre 2006, 11:34 #18
Ammesso e non concesso che gli acquirenti diventino poi utenti del gioco, mi sembra normale che se si sviluppano giochi dai contenuti "adulti" anche le varie mamme e papà possono essere tentati di giocare, magari cominciano proprio per verificare che il gioco sia "compatibile" con l'educazione del figlio. Del tipo:

(tipico padre italiano: 3 mesi per convincerlo a comprare una 360 con GoW e 4 ore dopo averla acquistata...
Figlio - " Papà, mi fai giocare ?!?" -
Padre - " Papà non sta giocando caro, controllo solo che il gioco non sia troppo violento per te... ( LOL)” -
spud2312 Dicembre 2006, 11:42 #19
Cmq sull'impennata della spesa.... Magari, oltre ai consumi aumentati, c'entra anche il fatto che i videogiochi (non tutti) sono NOTEVOLMENTE aumentati di prezzo?
Samoht12 Dicembre 2006, 11:48 #20
Purtroppo sono al corrente del fatto che c'è una bella fetta di genitori che pur di non sentire i figli lamentarsi, comprano loro la qualsiasi, li piazzano davanti alla televisione, e poi fanno i comitati per i genitori/consumatori scontenti per lametarsi e censurare la troppa violenza nei videogiochi...

E sempre, non per fare la paternale, ma mi ricordo che per poter avere il mio primo telefono cellulare (ho fatto in tempo a comprarmelo da solo solamente l'anno successivo), ho dovuto piangere in cinese... oggi un genitore che compra un telefono cellulare al figlio (uno solo?) è la cosa più ovvia che ci sia, quando poi in televisione fanno vedere Paris Hilton che se ne compra 34 di "videofonini" (scusate, ma ho dovuto metterla tra virgolette la parola, perchè evidentemente contiene una sorta di spora che mi provoca un'istintiva ed innata ilarità.

Ma parlavamo appunto del numero di acquirenti di videogiochi. "Acquirenti"? ho letto bene? non di "scaricatori"? dehe hehe heh heh

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