Sempre più donne e adulti tra gli utenti di videogiochi

Secondo un'indagine di mercato eseguita da TNS il numero di donne e di adulti che comprano videogiochi ่ in rapida crescita.
di Rosario Grasso pubblicata il 12 Dicembre 2006, alle 09:23 nel canale Videogames
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoD'altronde è anche vero che molti giochi che escono al giorno d'oggi sono minestre riscaldate di anni e anni fa (Prince of Persia, anyone?). Non mi stupirei di vedere un Pac-Man in versione sparatutto 3D con un uomo che deve scappare da creature morte in un luogo labirintico, cercando le munizioni sparse qua e là per farli fuori.
Ah scusate c'è già, si chiama Resident Evil...
Cavoli, un Pac-Man in prima persona è un'idea bellissima. L'hanno già fatto? (e non mi riferisco a Resident Evil)
Tornando in topic: frequentando i siti di modding di Oblivion ho notato che tra i modders più talentuosi ci sono molte donne (Eshme ed Alienslof tra tutte, senza dimenticare la mitica Emma ed i suoi mods per Morrowind). Quindi le donne non si limitano a "videogiocare" ma si danno anche ad aspetti più impegnativi dell'ambito videoludico. Mi sembra comunque che sia un fenomeno meno diffuso in Italia che nel resto dell'Europa.
Quanto al discorso dei quarantenni appassionati videogiocatori, sono uno di loro e credo che tra dieci anni sarò uno dei cinquantenni appassionati videogiocatori (sempre che per allora mio figlio non mi freghi il PC, per ora è ancora troppo piccolo)
Sarà stato l'87 che giocavo sull'olivetti m24 (un 286 per intenderci) a pac-man 3d, in prima persona, in tempo reale, con grafica 3d in wireframe puro!
Comunque la differenza fra vecchi e nuovi videogiocatori, è che noi "vecchi" le abbiamo viste tutte, dal primo gioco ad oggi, mentre chi si mette a videogiocare ora inizia con quello che c'è ora.
Adesso mi vien da ridere a giocare all'ultimo prince of persia, ma un ragazzino di 10 anni che inizia con quello non ha metri di paragone, per lui potrebbe avere la stessa valenza che ha avuto per me il primo prince of persia.
E come sempre siamo rimasti rim... ehm
Purtroppo la mia futura consorte non mi capisce
Sottoscrivo.
Ovviamente per chi non aveva la passione dei videogiochi in quegli anni, difficilmente adesso inizierebbe a giocare, visto che oramai molti sono ultratrentenni e anche quarantenni.
Poi le eccezzioni esitono, si sa, ma questa è in genere una passione da giovani che poi ci si porta dietro.
Io iniziai col commodore, ed ero ancora tra le elementari e le medie e il discorso della dipendenza è valido, ma fino ad un certo punto, visto che per 4-5 anni sono stato lontano dai videogiochi e poi, con l'athlon 900mhz, ho ritrovato tramite un amico la mia grande e vecchia passione che avevo perso all'epoca del 486-dx2 66mhz.
Poi è vero che una volta molto era lasciato all'immaginazione: era sufficiente avere una navetta spaziale, delle armi tra cui scegliere (quando c'erano) e una bella gamma di alieni da far fuori.
Oggi la navetta spaziale c'è sempre, ed è in 3d... ma il pilota ha una sua vita privata, degli amici, rancori personali, cose che gli piace fare e altre meno, una storia da raccontare insomma. Le armi ci sono e hanno un prezzo, le possiamo montare sulla nostra nave a patto che abbiamo le gondole giuste e il sistema di gestione adatto, e tra gli alieni oltre ad esserci chi ci farebbe fuori all'istante, possiamo trovare anche chi tifa per noi.
Insomma... In videogame veritas!
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