Revoca chiavi Far Cry 4: Kinguin, Ubisoft non ha base giuridica per la sua azione

Continua la lotta a distanza tra Ubisoft, G2A e Kinguin, ovvero con i rivenditori di terze parti che secondo Ubisoft distribuiscono chiavi per i giochi in maniera non regolare. Sembra che sia stata Electronic Arts a comunicare a Ubisoft l'esistenza del tentativo di frode.
di Rosario Grasso pubblicata il 29 Gennaio 2015, alle 14:01 nel canale VideogamesUbisoft
77 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon puoi pretendere che Ubisoft ci rimetta in azioni legali perché non sai o non vuoi informarti.
Pienamente d'accordo nel dire che se un gioco non piace o il prezzo è ritenuto troppo elevato non lo si compra (infatti non ho neppure Uplay installato, non ne vale la pena per quelle ciofeche), ma il prezzo di mercato era quello fatto da quei negozianti che, per quanto ne potevano sapere gli utenti, avevano lo stesso diritto di vendere il gioco che può avere il negoziante sotto casa. Non si può dare colpa all'acquirente che acquista un bene falso/contraffatto/rubato se prima ancora a quell'acquirente non si dà un mezzo UFFICIALE per riconoscere quello stesso bene come falso/contraffatto/rubato.
Ubisoft ha fatto una cagata madornale.
Se andate a prendere la macchina parcheggiata e la trovate rigata, e lì vicino c'è un tipo che passeggia, che fate? Lo pestate a sangue?
Potrebbe essere lui, ma non è detto, e anche se fosse lui, pestarlo a sangue non è giusto. Ci si rivolge ad un giudice che deciderà cosa è giusto fare e con che modalità?
Allo stesso modo Ubisoft se la è presa con gli utenti che "passeggiavano lì vicino" e li ha "pestati a sangue" senza rivolgersi ad alcun giudice come invece avrebbe dovuto.
Se poi vi piace vedere i diritti delle persone negati dall'arbitrio di chi è più forte, bene. . . la ruota gira.
Che diavolo c'entra? Lo capisci che non è Ubisoft il problema? E' come se la Polizia, per fermare il traffico di droga in un luogo, va ad arrestare Pino il salumiere in un altro posto per contrabbando di sigarette. Non funziona così.
Viene attaccata ugualmente
Eh.. infatti!!
Evidentemente sono in parecchi a rifornirsi dagli eshop citati nell'articolo!
Eh.. infatti!!
Evidentemente sono in parecchi a rifornirsi dagli eshop citati nell'articolo!
Non ti stupire , siamo in italia .
Anzi io mi stupisco che questi siti inve e di essere polacchi o cinesi , non siano nostrani.
Pienamente d'accordo nel dire che se un gioco non piace o il prezzo è ritenuto troppo elevato non lo si compra (infatti non ho neppure Uplay installato, non ne vale la pena per quelle ciofeche), ma il prezzo di mercato era quello fatto da quei negozianti che, per quanto ne potevano sapere gli utenti, avevano lo stesso diritto di vendere il gioco che può avere il negoziante sotto casa. Non si può dare colpa all'acquirente che acquista un bene falso/contraffatto/rubato se prima ancora a quell'acquirente non si dà un mezzo UFFICIALE per riconoscere quello stesso bene come falso/contraffatto/rubato.
Ubisoft ha fatto una cagata madornale.
Se andate a prendere la macchina parcheggiata e la trovate rigata, e lì vicino c'è un tipo che passeggia, che fate? Lo pestate a sangue?
Potrebbe essere lui, ma non è detto, e anche se fosse lui, pestarlo a sangue non è giusto. Ci si rivolge ad un giudice che deciderà cosa è giusto fare e con che modalità?
Allo stesso modo Ubisoft se la è presa con gli utenti che "passeggiavano lì vicino" e li ha "pestati a sangue" senza rivolgersi ad alcun giudice come invece avrebbe dovuto.
Se poi vi piace vedere i diritti delle persone negati dall'arbitrio di chi è più forte, bene. . . la ruota gira.
Steam fa lo stesso dalla notte dei tempi. Ti ritrovi qualche cosa comprata con una carta di credito rubata ? auguri, dopo il chargeback, scomparirà in pochi secondi.
Lo fa Ubisoft e tutti impazziscono.
Non è un caso se quei siti hanno una brutta nomea, su HWU stesso è vietato linkarli. L'acquirente dovrebbe informarsi a prescindere quando si usano soldi su internet, credo sia l'ABC dell'usare un e-commerce
ed infatti tutte le chiavi bannate erano di utenti italiani....si come no!
Per inciso ancora nessuno mi ha detto quali sono i canali ufficiali da utilizzare per informarsi circa quali siano gli shop autorizzati.
In realtà comprare da .... uhm .... questo tipo di shop comporta dei rischi, paghi poco, ma rischi.
E se il primo acquirente sullo shop origin non avesse usato un pagamento farlocco ma avesse pagato ( comunque poco ) le chiavi, non le avrebbero revocate.
Quindi c'è poco da lamentarsi se la key è stata disattivata.
Casomai c'è da ragionare sul meccanismo di controllo dei pagamenti della filiera che in questo caso è avvenuto assai dopo, se ci fosse stato un limite di tempo alla rivendita delle chiavi ( come ora ha messo steam ) questo non sarebbe potuto accadere.
Quindi il sistema un poco sbagliato lo era dall'inizio.
Purtroppo i veri truffatori di sicuro non saranno mai ritrovati, e gli unici a pagare saranno gli acquirenti finali ( che sapevano di rischiare ) anche se in parte per un sistema un poco farlocco in se.
Lo fa Ubisoft e tutti impazziscono.
Non è un caso se quei siti hanno una brutta nomea, su HWU stesso è vietato linkarli. L'acquirente dovrebbe informarsi a prescindere quando si usano soldi su internet, credo sia l'ABC dell'usare un e-commerce
Informarsi dove? Hwupgrade è forse un ente deputato a conoscere e garantire circa la legittimità delle keys e dei negozi online? Deve essere Ubisoft a dirlo, non hwupgrade!
Basta mandare una mail al centro ubi.
Loro ti indicheranno ( come a me) che se non vuoi avere problemi ti conviene comprare da steam o da uplay.
Tutti gli altri shop potrebbero vendere key certificate emea , ma anche non. E che tutte le ley non certificate potrebbero venir revocate.
E mmx me lo sono preso boxato.
Ps poi sappiamo che gmg e affini son seri , ma loro non possono garantire niente perche metti che un domani gmg si mette a comprare key in russia ... Mica ne vogliono rispondere loro.
Mi par corretto così!
Esempio, ricerca ~8 secondi:
http://forums.steampowered.com/foru...d.php?t=3177938
http://forums.steampowered.com/foru...ad.php?t=990908
Sono sicuro che se scrivi al support di steam o di ubisoft, gog, ecc...
Ti sapranno dare maggiori informazioni.
In realtà comprare da .... uhm .... questo tipo di shop comporta dei rischi, paghi poco, ma rischi.
E se il primo acquirente sullo shop origin non avesse usato un pagamento farlocco ma avesse pagato ( comunque poco ) le chiavi, non le avrebbero revocate.
Quindi c'è poco da lamentarsi se la key è stata disattivata.
Casomai c'è da ragionare sul meccanismo di controllo dei pagamenti della filiera che in questo caso è avvenuto assai dopo, se ci fosse stato un limite di tempo alla rivendita delle chiavi ( come ora ha messo steam ) questo non sarebbe potuto accadere.
Quindi il sistema un poco sbagliato lo era dall'inizio.
Purtroppo i veri truffatori di sicuro non saranno mai ritrovati, e gli unici a pagare saranno gli acquirenti finali ( che sapevano di rischiare ) anche se in parte per un sistema un poco farlocco in se.
Infatti steam ha inserito il limite di 30gg prima dei quali le key non possono essere donate. Quindi se qualcuno fa un acquisto con carta farlocca di una key, le ipotesi sono:
- fa l'acquisto per se, acquirente che commette l'illecito e utilizzatore che si vede bannare la key sono la stessa persona (e allora tutto ok)
- fa l'acquisto per vendere la chiave, nel qual caso però non può girarla a terzi prima di 30gg durante i quali vengono fatti i controlli, ed in questo modo i terzi acquirenti sono tutelati.
Ubisoft invece se ne frega di fare distinzione tra acquirente e utilizzatore e colpisce i secondi al posto dei primi. E non è corretto.
Il fatto che l'utente che compra in rete sia più smaliziato è vero ma non sempre. Anche mia madre ha fatto acquisti in rete, e la modalita con cui sceglie dove acquistare è googlare "nome_prodotto + prezzo" e cercare il più basso.
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