Quali sono i giochi più accessibili alle persone ipovedenti? Ecco la lista

Quali sono i giochi più accessibili alle persone ipovedenti? Ecco la lista

Lenstore, un rivenditore di ottica online, ha analizzato diversi videogiochi per scoprire quali sono più accessibili alle persone affette da disabilità visive

di pubblicata il , alle 17:41 nel canale Videogames
 

Secondo una ricerca condotta dall’associazione benefica AbleGamers, circa 46 milioni di giocatori negli Stati Uniti sono impossibilitati a giocare ai videogiochi a causa di disabilità di vario genere. Questo è dovuto al fatto che la maggior parte dei videogiochi è programmata per persone dotate di una vista perfetta. Lenstore ha analizzato diversi videogiochi per scoprire quali sono più accessibili alle persone affette da disabilità visive.

Per la realizzazione dello studio sono stati fissati quattro parametri. Innanzitutto è stata presa in considerazione la presenza di opzioni per il daltonismo e poi la possibilità di modificare la dimensione del testo nel gioco; di ridimensionare dell'interfaccia utente (HUD) e, infine, se esiste un controllo integrato sul livello di contrasto visivo (differenza tra colori chiari e scuri).

The Last of Us Parte II è il gioco più accessibile per le persone ipovedenti

Il videogioco in assoluto più accessibile è risultato essere The Last of Us Parte II. Il risultato è prevedibile perché in questo caso lo sviluppatore Naughty Dog si è espressamente preoccupato di rendere il gioco accessibile alle persone ipovedenti, includendo un’ampia varietà di configurazioni di accessibilità uditiva e motoria. The Last of Us Parte II offre anche sintesi vocale incorporata e una serie di funzionalità che consentono di saltare i puzzle, evitare di cadere e nascondersi dai nemici, create apposta per soddisfare le esigenze degli ipovedenti. Il gioco include filtri per protanopia, daltonismo e tritanopia, oltre a colorazione HUD personalizzabile.

I giochi più accessibili alle persone ipovedenti

Anche World of Warcraft presenta varie opzioni molto utili per le persone ipovedenti, come un’interfaccia ridimensionabile e controlli personalizzabili. Il gioco inoltre non richiede la necessità di mirare o concentrarsi sul campo visivo, il che può ostacolare la capacità di giocare di coloro che hanno un deficit visivo. I possessori di Nintendo Switch, invece, potranno optare per Into the Breach, un gioco di strategia con un gameplay lento e interfacce facili da leggere. Into the Breach è disponibile anche su PC. Fra i più accessibili anche Microsoft Flight Simulator, che offre la possibilità di cambiare il campo visivo e filtri per persone affette da protanopia, daltonismo e tritanopia.

I giochi più accessibili alle persone ipovedenti

Un accenno viene fatto anche al gioco per la Realtà Virtuale Half-Life: Alyx, il quale include varie opzioni utili come quella che permette di giocare con un unico controller, o di ridurre l’intensità degli effetti di luce. Queste opzioni possono essere vantaggiose per le persone con disabilità motorie, che sperimentano reazioni negative a luci lampeggianti. Per quanto riguarda Cyberpunk 2077, invece, i giocatori hanno più opzioni di mira assistita, tra cui un miglioramento della funzione “aggancia il bersaglio”, ed infine l’opzione per rimuovere l’oscillazione dell’arma. La dimensione del testo può essere regolata e sono disponibili filtri per coloro affetti da protanopia, daltonismo e tritanopia.

Lo studio di Lenstore è interessante e ben fatto. Tra le altre cose, suggerisce agli sviluppatori che intendono rendere accessibili i propri videogiochi alle persone ipovedenti di offrire la possibilità di bloccare la mira, dove è necessario sparare o puntare con l’arma; di introdurre segnali audio per il movimento ed il combattimento e la possibilità di saltare alcune sezioni che sono più difficili per le persone affette da disabilità. Inoltre, dovrebbe essere possibile regolare i livelli di contrasto oltre a quello della piattaforma di gioco, oltre che scegliere tra livelli di difficoltà personalizzabili.

I giochi più accessibili alle persone ipovedenti

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1 Commenti
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JuneFlower24 Febbraio 2021, 20:09 #1

E la competitività?

Questo trend dell'accessibilità è fondamentale. Ma se lo si fa sviluppare da chi non ha idea del bello di un gioco, ne va della sfida che un gioco deve porre. La libertà di settarlo è un conto ma cozza a mio vedere se si deve giocare ad un gioco competitivo.
Ci sono software che si aggiungono applicano all'interfaccia, ovvero, si fanno girare sotto, fatti da ASUS che aiutano persone cone radar audio e altre cose che sono chiaramente cheats. Non tutti i giochi, spero invece di si, ma non lo so, adottano un ban immediato quando si usa questo sistema.
Ad ogni modo il ban deve essere appellabile in modo da permettere una persona che non sente o non vede bene di utilizzare il software che è per lui\lei disegnato ed è giusto che possa usare ma va presentato un certificato (sto parlando di giochi competitivi).

Per il resto spero che TUTTI adottino questo tipo di processi di sviluppo inclusivi, tutti devono poter giocare e perché no, anche competere, ma bisogna allora adottare anche sistemi che bannino chi utilizza tali programmi in modo poi da poter permettere in appello (magari prima del ban sarebbe meglio) se non prima un permesso speciale, magari legato al MAC address... (sto parlando di giochi di tipo competitivo tipo FPS).

La cosa che però lamento è che per via dell'accessibilità molta profondità di alcuni giochi sembra essere stata lavata via e dimenticata, come se i giochi debbano essere esperienze estremamente allettanti, confortevoli, prive di sconfitte, e perdite di tempo...

In una frase? Un potenziale cocktail tossico è cavalcare il trend dell'accessibilità (verso cui sono a favore) ma farlo indiscriminatamente (non va bene) e poi mixarlo con microtransactions... allora così davvero si distrugge ogni chance di stare sviluppando qualcosa che è un videogioco.

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