Presentazione italiana per l'OS indipendente AROS

Approda in Italia AROS, sistema operativo indipendente che ha quali primi obiettivi la semplicità d'uso e l'efficienza. È il frutto di un progetto iniziato nel 1995 da Aaron Digulla.
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Settembre 2007, alle 10:23 nel canale Videogames
118 Commenti
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Partendo dalla NewTek con il suo videotoaster e LightWave3d, Imagine divenuto poi TrueSpace, Real 3D e Cinema 4D, AMIGA ha portato ai mouse della gente "comune" strumenti prima esclusivi di sistemi quali le SiliconGraphics, e con risultati stupefacenti.
Esattamente!!! Ricordiamoci che anche i dinosauri di Jurassic Park devono molto ad amiga...
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TAD
Ma quindi questo AROS non è un S.O. vero e proprio.. è "solo" un interfaccia grafica come può esserlo.. che ne sò.. kde? gnome?
Esistono due versioni di AROS: quella "hosted" che sfrutta il kernel di Linux (scusate la ricorsione) per poter beneficiare del supporto a una moltitudine di periferiche, e quella "nativa" che fa uso del proprio kernel.
Non credo che Imagine sia diventato TrueSpace, quello era Caligari, Imagine è rimasto Imagine, sfumato anche lui per un inetto di manager, e cmq poi con Lightwave si era avanti anni luce (prendete un lightwave del tempo e confrontatelo con un 3d studio per pc..... c'è da crepare dalle risate). Il Videotoaster era una vera rivoluzione per editing tant'è che quasi tutti gli studi di produzione negli USA avevano Amiga con Videotoaster mentre i PC erano nefandezza. Idem per i Mac che erano raccapriccianti.
Shadow of the Beast aveva, se ricordate, 15 (DICO 15!!!!!!!!!!!!) schermi in parallasse (immaginate di avere 15 piani che si muovono a velocità diverse contemporaneamente che creano la profondità di campo in un game)... cose impensabili. solo vedendolo ci si può rendere conto e graficamente, come platform, darebbe la paga ai giochi attuali.
Quando poi usci il 4000 i colori aumentarono ancora in alta risoluzione (forse si era arrivati a 16.000 o più? non ricordo. Era il chipset aga?) ed i PC a malapena avevano i 256 con le vga in bassa risoluzione 320x240.
Cose dell'altro mondo.
Windows, anche il 3.1 sui 486, disegnava le finestre (si vedeva la finestra venir disegnata, uno scempio!) mentre un amiga 500 apriva le finestre in un lampo, caricava da HD il SO in pochissimi secondi, funzioni tipiche del SO erano estremamente attuali..... e si faceva tutto con uno sputo di ram, non con i giga che servono ora solo per tenere acceso il computer a far niente!
Ben venga un SO che riprende queste caratteristiche di snellezza, solo che poi ci deve anche essere il software... questo è il problema ed è per questo che temo non si arrivi a niente più che una bella illusione alimentata dai ricordi.
in ogni caso, è vero che basterebbe un emulatore, ma...questo in teoria è un OS completo, aperto e moderno, con il più, il plus di essere "basato" (come appunto non l'ho ancora capito) su Amiga OS.
Fatto sta che io ho ancora un 1200 con 68030 ed un 2000 con su una JanuxXT per la compatibilità con i PC dell'epoca, hehe. Acquistai il primo Ami esattamente 20 anni fa, settembre 1987. Quanti bei ricordi.
Se si trattasse di sola l'emulazione basterebbe WinUAE, che in questo campo eccelle.
Trovami un s.o. che ha la gestione dei volumi come in AmigaOS. Tanto per fare un esempio.
L'AmigaOS è sempre stato un s.o. grafico: anche la shell era una finestra come le altre.
Si può provare anche al boot da CD-ROM: tanto è "live", a sola lettura e non va a toccare una virgola di tutto il resto.
Lo è.
Purtroppo il suo tallone d'Achille è rappresentato proprio dai driver, che sono veramente pochi.
+1
1GB di ram per AROS è una quantità enorme.
Comunque per quello che consuma AmigaOS (e AROS) l'avrebbero potuto infilare tranquillamente su smartphone, PDA, telefonini, Set-Top-Box, e in generale su sistemi embedded.
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